Previdenza
Pensione, a dicembre sarà più alta. Ecco cosa sapere
Non solo la tredicesima. Con il cedolino di dicembre arriva anche il bonus di Natale che, però, non spetta a tutti. Ecco quello che serve sapere
di Redazione 19 Novembre 2025 17:33
La pensione di dicembre per molti sarà più consistente. Per la tredicesima e per la quattordicesima per le categorie che ne hanno diritto. Ma c’è da considerare anche la rivalutazione degli importi erogati nel corso dell’anno e il bonus aggiuntivo, che nel 2024 è stato di 154,94 euro. Per finire bisogna aggiungere la sospensione delle trattenute legate alle addizionali regionali e comunali.
La tredicesima, in generale, equivale a un mese di pensione. La somma definitiva, però, può variare in base al periodo in cui il trattamento è stato effettivamente corrisposto. Si considerano tutti i pagamenti lordi erogati nell’anno e li si divide per dodici. Se l’erogazione non copre l’intero anno, si procede con un conteggio proporzionale ai mesi maturati.
A dicembre scatta anche la rivalutazione degli importi, fissata per il 2025 al +0,8%, secondo l’indice provvisorio dell’inflazione. Questo vuol dire che per chi riceve un assegno previdenziale fino a quattro volte il minimo Inps, pari a 2.394 euro, la rivalutazione sarà pari al 100%. Scende al 90% per gli assegni compresi tra quattro e cinque volte il minimo. E al 75% per chi supera questa soglia. Per le pensioni minime l’aumento è del +2,2%.
L’importo aggiuntivo di 154 euro è stato introdotto dalla legge di bilancio del 2001 con l’obiettivo di offrire sostegno concreto ai pensionati con redditi vicini al minimo, che si trovano a dover far quadrare i conti con crescenti difficoltà, considerando i prezzi in salita e il calo del potere d’acquisto.
Non spetta a tutti. Il limite massimo per riceverlo, infatti, è pari al trattamento minimo Inps, ossia 7.936,87 euro. Se la pensione annua supera la soglia del trattamento minimo, ma resta al massimo pari al trattamento minimo più bonus, quindi 8.091,81 euro, l’importo del bonus viene ridotto progressivamente. In caso di pensionato single, il reddito non può superare 1,5 volte il trattamento minimo (11.672,90 euro). In caso di pensionati coniugati, il reddito non può superare 3 volte il trattamento minimo (23.345,79 euro).
A QUANTO AMMONTA LA TREDICESIMA
La tredicesima, in generale, equivale a un mese di pensione. La somma definitiva, però, può variare in base al periodo in cui il trattamento è stato effettivamente corrisposto. Si considerano tutti i pagamenti lordi erogati nell’anno e li si divide per dodici. Se l’erogazione non copre l’intero anno, si procede con un conteggio proporzionale ai mesi maturati.
LA RIVALUTAZIONE
A dicembre scatta anche la rivalutazione degli importi, fissata per il 2025 al +0,8%, secondo l’indice provvisorio dell’inflazione. Questo vuol dire che per chi riceve un assegno previdenziale fino a quattro volte il minimo Inps, pari a 2.394 euro, la rivalutazione sarà pari al 100%. Scende al 90% per gli assegni compresi tra quattro e cinque volte il minimo. E al 75% per chi supera questa soglia. Per le pensioni minime l’aumento è del +2,2%.
IL BONUS DI NATALE
L’importo aggiuntivo di 154 euro è stato introdotto dalla legge di bilancio del 2001 con l’obiettivo di offrire sostegno concreto ai pensionati con redditi vicini al minimo, che si trovano a dover far quadrare i conti con crescenti difficoltà, considerando i prezzi in salita e il calo del potere d’acquisto.
I LIMITI DI REDDITO
Non spetta a tutti. Il limite massimo per riceverlo, infatti, è pari al trattamento minimo Inps, ossia 7.936,87 euro. Se la pensione annua supera la soglia del trattamento minimo, ma resta al massimo pari al trattamento minimo più bonus, quindi 8.091,81 euro, l’importo del bonus viene ridotto progressivamente. In caso di pensionato single, il reddito non può superare 1,5 volte il trattamento minimo (11.672,90 euro). In caso di pensionati coniugati, il reddito non può superare 3 volte il trattamento minimo (23.345,79 euro).
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