Sostenibilità

COP30: per Neuberger Berman servono capitali privati e IA in soccorso alla crisi climatica

Nonostante anni di negoziati, persiste un ampio scarto tra gli obiettivi climatici e gli impegni reali: segno di una distanza tra le dichiarazioni dei vertici e i progressi sul terreno

di Leo Campagna 14 Novembre 2025 12:30

financialounge -  cop30 economia ESG green economy
Dal 10 novembre è partita la 30ª edizione della Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP30), in programma a Belém, in Brasile. Si parte da esigenze di investimento per la transizione energetica chiare: per restare su una traiettoria che limiti l’aumento della temperatura globale a non oltre 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, sono necessari circa 4.000 miliardi di dollari all’anno. Il capitale, però, è limitato, e con bilanci pubblici sotto pressione e capacità di finanziamento non omogenee tra i Paesi, la tendenza indica un crescente spostamento dell’onere verso i mercati privati.

COMBINARE CAPITALE PUBBLICO CON CAPITALE PRIVATO


“Per colmare il divario, serviranno piani progettuali più trasparenti, strutture di modalità di finanziamento che combinano capitale pubblico con capitale privato (blended-finance) e quadri regolatori capaci di attrarre capitale privato su larga scala” tiene a sottolineare Sarah Peasey, Head of Europe Sustainable Investing di Neuberger Berman. Che subito avverte: occorre chiedersi su come Paesi, città e comunità potranno resistere a eventi climatici sempre più estremi e con crescenti ripercussioni materiali.

UN’OPPORTUNITÀ DA MIGLIAIA DI MILIARDI DI DOLLARI


Per gli investitori, l’adattamento rappresenta un’opportunità da migliaia di miliardi di dollari: le economie di tutto il mondo dovranno adeguarsi a eventi meteorologici più intensi e frequenti, generati dal cambiamento climatico. “Seguiremo la finalizzazione di un Obiettivo Globale per l’Adattamento credibile, sostenuto da indicatori misurabili e progressi concreti nella messa a punto di strumenti finanziari e normativi, che integrino il rischio climatico materiale, come i rischi derivanti dagli impatti diretti del cambiamento climatico su persone, asset, attività economiche e infrastrutture, nei processi di investimento, pianificazione e rendicontazione” precisa Peasey.

CONTRIBUTI DETERMINATI A LIVELLO NAZIONALE (NDC)


Nel frattempo, i 195 Paesi membri della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici devono presentare un aggiornamento dei cosidetti Contributi Determinati a livello Nazionale (NDC), estesi al 2035. Grazie alle pressioni crescenti dell’ONU, quasi 100 Paesi hanno indicato nuovi obiettivi. La novità principale riguarda la Cina, che per la prima volta ha annunciato l’intenzione di ridurre le emissioni nette di gas serra del 7–10% rispetto al picco entro il 2035. Un approccio prudente che tuttavia  segna un passaggio importante. “Più in generale” afferma la manager di Neuberger Berman “sarà cruciale effettuare un vero test di credibilità su ambizione ed esecuzione, per capire se la COP30 consegnerà NDC più solidi e finanziabili fino al 2035, con obiettivi settoriali più chiari, piani di implementazione e meccanismi di responsabilità”.

MOBILITARE 1.300 MILIARDI DI DOLLARI ALL’ANNO


La manager, segnala poi l’obiettivo ambizioso definito dai negoziatori: mobilitare 1.300 miliardi di dollari all’anno. Un traguardo che richiama l’attenzione di tutti gli attori, riconoscendo le reali necessità di investimento dei paesi in via di sviluppo. Ma i fondi pubblici, da soli, non bastano; serve “ridisegnare” la finanza per attrarre capitale privato. ”In quest’ottica” puntualizza Peasey “sono cruciali percorsi più chiari per attirare capitale privato, insieme a una pianificazione robusta di progetti e a una misurazione trasparente di come gli NDC aggiornati si traducano in opportunità concretamente investibili”.

IL RAPPORTO TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E CLIMA


Alla COP30 un tema centrale sarà il rapporto tra Intelligenza Artificiale e clima. Prevista un’accelerazione per le autorizzazioni di nuova energia pulita vicino ai principali data center. In parallelo, l’IA supporta i sistemi di allerta precoce, individua gli incendi, mappa le aree a rischio di alluvione e stima le rese agricole. Servizi funzionali all’Obiettivo Globale per l’Adattamento, attraverso indicatori misurabili adottati a livello locale. Al tempo stesso, la crescente domanda di elettricità legata all’IA può attirare capitale privato verso energia pulita e reti, grazie ai power purchase agreement degli hyperscaler, ai capacity payments e a strutture di blended finance dedicate alla trasmissione. Gli investitori guarderanno con attenzione a come gli NDC e i risultati della COP si tradurranno in progetti concretamente finanziabili.

RAFFORZARE ADATTAMENTO E RESILIENZA


Con l’avvio della COP30, crescono gli interrogativi sull’efficacia della COP nel promuovere un’azione climatica globale davvero significativa.  “L’invito è a concentrarsi su uno sviluppo che rafforzi adattamento e resilienza, affiancando la riduzione delle emissioni a soluzioni di adattamento che migliorino direttamente la vita delle persone” conclude l’Head of Europe Sustainable Investing di Neuberger Berman.

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