L'analisi

Selettivi, disciplinati e trasparenti: il metodo di DPAM per investire nei mercati emergenti

Il debito dei mercati emergenti in valuta locale può svolgere un ruolo prezioso: aumentare il rendimento, aggiungere esposizione valutaria e diversificare il rischio legato ai tassi dei mercati sviluppati

di Leo Campagna 10 Novembre 2025 14:00

financialounge -  debito DPAM investimenti mercati emergenti
Una delle principali preoccupazioni sollevate dalla maggior parte degli investitori nel debito dei paesi emergenti riguarda l’andamento delle valute. Il loro valore può aumentare o diminuire rapidamente e in modo significativo quando i governi locali modificano le politiche, l’inflazione cresce o gli investitori ritirano i capitali dal Paese. “Con il nostro fondo DPAM L Bonds Emerging Markets Sustainable, l’approccio di investimento garantisce che vengano privilegiati i Paesi con istituzioni più solide e quadri normativi più chiari. Inoltre, escludiamo automaticamente i Paesi non democratici” spiegano Michaël Vander Elst, Head of Emerging Markets, e Hugo Verdière, Fund Manager Emerging Markets di DPAM.

ISTITUZIONI SOLIDE, POLITICHE TRASPARENTI E GOVERNANCE SOSTENIBILE


Il rischio dell’investimento in questa asset class obbligazionaria varia infatti in misura significativa da paese a paese e l’approccio di DPAM tende a privilegiare nazioni con istituzioni solide, politiche trasparenti e una governance sostenibile. Una metodologia che consente di ridurre la volatilità e di evitare mercati fragili o caratterizzati da regimi non democratici. Nel tempo, i portafogli più esposti a Paesi con punteggi ESG più solidi hanno mostrato tendenzialmente minori perdite in situazioni di stress, così come una ripresa più rapida dopo battute d’arresto, pur mirando a catturare il rendimento dei mercati locali.

MODELLO PROPRIETARIO DI SOSTENIBILITÀ DEI PAESI


“Il nostro modello proprietario di Sostenibilità dei Paesi è stato messo a punto per valutare gli emittenti in base a fattori ESG stilando una classifica che viene rivista e aggiornata semestralmente. Una base solida che ci consente di garantire che il portafoglio rimanga focalizzato su Paesi con una governance robusta e politiche sostenibili. Studi di organismi come la Banca Mondiale collegano una migliore governance a un minor rischio di default, e con questo filtro riusciamo a supportare un contesto più stabile per tassi locali e valute” riferiscono Vander Elst e Verdière.

LA PROFONDITÀ DI RICERCA SUL CAMPO


Un altro elemento chiave del processo di DPAM è la profondità della ricerca sul campo. Gli incontri regolari con policy maker, rappresentanti delle banche centrali e istituzioni locali assicurano una comprensione reale della posizione e del potenziale di crescita di ciascun Paese. “Il nostro approccio fondamentale si articola su cinque dimensioni: qualità politica e istituzionale, crescita e struttura economica, solidità fiscale e traiettoria del debito, dinamiche del settore estero e regimi di politica monetaria e di cambio” argomentano i due manager di DPAM.

INCLUSI SELEZIONATI PAESI DI FRONTIERA


In pratica, si tende a privilegiare gli investimenti in Paesi con una gestione equa e trasparente, riducendo l’esposizione verso quelli dove corruzione o eccessivo controllo politico aumentano il rischio economico. “In DPAM, adottiamo un approccio attivo per ampliare l’universo investibile oltre all’indice, includendo mercati di frontiera selezionati che spesso si muovono in modo decorrelato rispetto ai Paesi più rappresentati negli indici, offrendo al contempo rendimenti interessanti. Per garantire la liquidità l’esposizione per singolo Paese è limitata al 3% portando ad un ventaglio di opportunità più ampio” sottolineano Vander Elst e Verdière.

LA STRATEGIA DI DPAM


La gestione attiva permette di affrontare meglio le condizioni in rapido cambiamento di questa asset class. La strategia di DPAM, non vincolata a un indice, offre la flessibilità di ridurre o uscire da una posizione quando il profilo di investimento di un Paese si indebolisce. “Il punto di partenza di un investimento sono gli obiettivi, l’orizzonte temporale e la tolleranza alle oscillazioni valutarie e dei tassi locali. Il nostro approccio unisce una prospettiva di sostenibilità a livello Paese a un’analisi fondamentale approfondita, lascia spazio per intervenire quando il contesto cambia e applica rigorosi limiti di portafoglio per garantire la liquidità” concludono i due manager di DPAM.

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