Telecomunicazioni e AI

Tim: “Colloqui in corso con Nvidia”

Nel corso di una conference call con gli analisti, i manager di Telecom Italia hanno annunciato la possibile collaborazione con il colosso dei chip, che recentemente ha chiuso un accordo con Deutsche Telekom

di Antonio Cardarelli 6 Novembre 2025 14:28

financialounge -  economia Nvidia tim
Tim e Nvidia si stanno parlando. Ad annunciarlo è stato Elio Schiavo, chief enterprise and innovative solutions officer di Tim, nel corso di una conference call con gli analisti. "Stiamo discutendo con Nvidia e, come ho detto, stiamo valutando la portata dello sforzo, ma soprattutto l’entità dell'opportunità che possiamo cogliere insieme", ha spiegato Schiavo.

DIALOGHI IN CORSO TRA TIM E NVIDIA


L’eventuale collaborazione potrebbe ricalcare quella che recentemente ha visto protagonisti Nvidia e Deutsche Telekom, che insieme creeranno uno stabilimento per l’intelligenza artificiale a Monaco di Baviera grazie a un investimento da un miliardo di euro. "Chiaramente Deutsche Telekom è l'esempio lampante – ha aggiunto - È molto difficile per loro procedere senza avere una grande società di telecomunicazioni a bordo. E immagino che siamo noi quelli con cui vogliono trattare”.

“TELECOMUNICAZIONI DI NUOVO AL CENTRO”


“Quindi cercheremo di capire, come ho detto in modo molto pragmatico, cosa significherà e il modo in cui lo misureremo è la lunghezza, la durata e la dimensione del ROI che possiamo ottenere entrambi da questa attività”, ha detto Schiavo rispondendo alla domanda dell’analista. Inoltre, il manager ha sottolineato che la notizia sulla partnership tra Deutsche Telekom e Nvidia "conferma che il settore delle telecomunicazioni è tornato al centro del processo di innovazione".

IL COMMENTO DELL’AD LABRIOLA


Nel corso della mattinata ha parlato anche Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, affermando che “la capacità di calcolo è nulla senza connettività”. Citando Elon Musk, Labriola ha detto che tra tre o cinque anni la capacità di calcolo sarà distribuita. "Ma ciò che servirà è la bassa latenza, e noi abbiamo le frequenze 5G, quindi siamo noi a poter fornire bassa latenza. Non abbiamo la proprietà della fibra passiva, ma la latenza a un certo punto passa attraverso l'elettronica che si installa nell'ultimo miglio. Bisogna avere una dorsale molto diffusa. E anche su questo siamo i migliori", ha spiegato Labriola.

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