La pace di Busan

Accordo Usa-Cina: equilibrio fragile o nuovo ciclo positivo per i mercati?

Secondo La Financière de l'Echiquier, la distensione rappresenta una pausa significativa dopo mesi di tensioni commerciali ed elimina il rischio volatilità. Da capire quali saranno le ripercussioni nel tempo

di Davide Lentini 4 Novembre 2025 16:26

financialounge -  Clément Inbona La Financière de l'Echiquier terre rare Trump-Xi Jimping
Xi Jinping e Donald Trump hanno firmato a Busan l'accordo Usa-Cina che potrebbe diventare un passaggio cruciale nella dinamica tra le due superpotenze. L’incontro in Corea del Sud si è concluso con un’intesa che, seppur temporanea e ancora senza dettagli formali definitivi, sancisce una tregua nella guerra commerciale che ha dominato gli ultimi mesi e alimentato incertezza sui mercati internazionali. Come spiega Clément Inbona, Fund Manager di La Financière de l'Echiquier, "Xi Jinping e Donald Trump, i due uomini più potenti del mondo, si sono incontrati per porre fine ai loro diverbi. Dopo settimane in cui si erano scontrati a distanza sembrano aver, almeno per ora, sotterrato l'ascia di guerra con un accordo tra le parti, sulla sostanza innanzitutto, mentre la forma seguirà nelle prossime settimane". Una de-escalation che arriva dopo sei mesi di tensioni crescenti e segnala un cambiamento importante nello scenario geopolitico.

ACCORDO USA-CINA, I PUNTI CHIAVE DELLA TREGUA


L’intesa tocca dossier strategici per entrambe le parti. Come ricorda Inbona, "Pechino accetta di sospendere le restrizioni all'esportazione di terre rare per un anno impegnandosi ad acquistare ingenti quantità di soia americana. Rafforzerà inoltre la lotta contro la produzione di precursori chimici del fentanil". Dal canto suo, Washington farà un passo indietro sul fronte tariffario. "Ridurrà i dazi sui prodotti cinesi del 10%, attestati mediamente al 30%, e allenterà alcune restrizioni che gravavano sull'esportazione di chip elettronici verso l'Impero di Mezzo".
Una tregua condizionata, che però ricalibra le forze in campo dopo mesi di escalation.

L’ARMA DELLE TERRE RARE E IL NUOVO EQUILIBRIO DI POTERE


Il confronto non è solo commerciale. "Utilizzando l'espediente delle terre rare, la Cina ha dimostrato che dispone di un'arma di dissuasione di massa contro le minacce di Washington", osserva Inbona. La pressione sulle catene globali delle tecnologie strategiche ha mostrato la capacità di Pechino di "esercitare la sua influenza oltre i confini nazionali", come già fa Washington con il dollaro. Un messaggio chiaro: la Cina non accetta più di essere l’obiettivo principale delle misure americane e costringe gli Stati Uniti a ricalibrare la propria strategia, spostando parte della pressione commerciale su India e Brasile.

ACCORDO USA-CINA, IL MULTILATERALISMO CINESE


L’analista de La Financière de l'Echiquier sottolinea come gli ultimi mesi abbiano segnato un ribaltamento dei ruoli tradizionali sullo scacchiere globale. "Con la fine del multilateralismo americano verso la nuova dottrina “America First”, la Cina è diventata un fautore del libero scambio e del multilateralismo, con i suoi partner regionali soprattutto". La scelta di Pechino di posizionarsi come attore multilaterale è favorita dall’uscita degli Stati Uniti da numerosi organismi sovranazionali, creando un vuoto diplomatico che "apre la porta a Pechino". Questo scenario conferma una nuova architettura internazionale più frammentata, nella quale l’Asia accresce progressivamente la sua centralità.

SUI MERCATI RINNOVATA FIDUCIA, MA VIGILANZA ALTA


Per i mercati globali la distensione arriva nel momento giusto. "Per i mercati finanziari e la crescita mondiale, questo accordo elimina un rischio che incombeva da sei mesi ed era fonte di volatilità", sottolinea Inbona. La fine dell’incertezza commerciale potrebbe favorire nuovi massimi in Borsa, anche se servirà verificare quanto la tregua sarà duratura. Gli investitori ora guardano alla fase successiva: una stabilizzazione delle relazioni e una ripresa delle catene produttive globali, accompagnate da una maggiore fiducia nella crescita globale.

QUALI RIPERCUSSIONI DELL'ACCORDO NEL TEMPO?


In sintesi, l'accordo Usa-Cina appare come una pausa strategica in un confronto ancora aperto. Per Clément Inbona, Fund Manager di La Financière de l'Echiquier, resta una domanda: questa tregua sarà sufficiente per avviare un nuovo ciclo positivo per l’economia mondiale o si tratta solo di un fragile equilibrio destinato a essere rimesso in discussione? Secondo LFDE la risposta arriverà nei prossimi mesi, quando si capirà se la collaborazione prevarrà o se torneranno le tensioni.

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