La survey

Private Markets, la svolta del 2025: fiducia in risalita e focus sui real asset

Secondo la survey di Goldman Sachs Asset Management, gli investitori sono pronti ad aumentare l’esposizione agli alternativi grazie a trend come AI ed energia. Più liquidità attesa da cessioni strategiche e IPO, mentre la geopolitica resta la principale incognita

di Davide Lentini 1 Novembre 2025 09:30

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Il 2025 potrebbe essere l’anno in cui i mercati privati “girano l’angolo”. È quanto emerge dalla nuova Private Markets Diagnostic Survey - “Turning the Corner?” di Goldman Sachs Asset Management, che raccoglie le opinioni di oltre 250 investitori globali tra Limited Partner e General Partner. Il quadro che ne risulta è improntato a un cauto ottimismo: dopo due anni di rallentamento, la combinazione di fondamentali solidi, condizioni finanziarie più favorevoli e dinamiche strutturali legate a innovazione tecnologica e infrastrutture sta riportando fiducia nell’asset class. Sullo sfondo rimane però il rischio geopolitico, oggi percepito come principale variabile di incertezza.

SENTIMENT POSITIVO VERSO I PRIVATE MARKETS


A trainare il clima più favorevole sono soprattutto i real asset. Infrastrutture e immobili tornano ad attirare capitali grazie alla bassa correlazione con i mercati tradizionali e alla capacità di intercettare temi strutturali: rinnovamento di asset obsoleti, transizione energetica, digitalizzazione delle reti e crescita della domanda di data center e capacità di calcolo per l’intelligenza artificiale. Anche il real estate, dopo una fase difficile, mostra segnali di stabilizzazione e riapre spiragli selettivi, pur con forte enfasi sulla qualità e sulla selezione dei segmenti. Nel private equity, la prospettiva resta costruttiva, con un’attenzione crescente alla creazione di valore operativa e all’adozione di tecnologie AI-driven nei modelli aziendali. Il private credit, dal canto suo, continua a beneficiare di una domanda sostenuta di finanziamenti, soprattutto nei segmenti investment grade e asset-backed.

EXIT, LIQUIDITÀ E RITORNO DELLE IPO


Uno dei segnali più rilevanti riguarda la riapertura del canale delle exit. Secondo il documento di Goldman Sachs Asset Management, dopo anni di rallentamento i gestori vedono tornare in scena le operazioni strategiche, le vendite a sponsor e persino le quotazioni. L’aspettativa è che mercati dei capitali più stabili e costi di finanziamento inferiori favoriscano transazioni più sostenute, con liquidità in graduale miglioramento. Nel 2025, dunque, i mercati privati tornano a confrontarsi con un percorso di normalizzazione: valutazioni ancora elevate, ma dinamiche operative più favorevoli e un calendario delle uscite più attivo rispetto agli ultimi esercizi.

ALLOCAZIONI: SOTTOPESI E CACCIA A NUOVE STRATEGIE


Dalla survey di Goldman Sachs emerge che gli allocatori istituzionali risultano in maggioranza sottoesposti rispetto ai target strategici e indicano l’intenzione di aumentare l’impegno nei prossimi mesi. La carenza di distribuzioni ha rallentato il ritmo per alcune istituzioni, ma non ha invertito la tendenza: la grande parte degli LP prevede infatti di investire almeno quanto l’anno scorso, con una quota significativa pronta ad accelerare. Si rafforza inoltre l’interesse per co-investimenti e mercato secondario, strumenti che offrono maggiore controllo sull’allocazione, tempistiche più brevi e, nel caso dei secondari, ingressi a valutazioni potenzialmente più appetibili.

EVOLUZIONE DELL’INDUSTRIA: AI E VEICOLI EVERGREEN


La survey rileva anche una crescente attenzione all’impatto dell’intelligenza artificiale sulla gestione e sulla creazione di valore nei portafogli. Per il 41% degli operatori, l’AI rappresenta il fattore trasformativo più importante per l’industria nel prossimo decennio. Parallelamente si consolida la diffusione dei veicoli evergreen, sempre più adottati non solo nel wealth management ma anche tra investitori istituzionali, attratti da una maggiore flessibilità di liquidità e da una struttura di impegno permanente. Oltre l’80% dei grandi gestori sta già operando o valutando strategie evergreen.

GEOPOLITCA RISCHIO ANCHE PER I PRIVATE MARKETS


La geopolitica domina lo scenario dei rischi globali, superando timori legati a recessione e tassi d’interesse, che restano sullo sfondo ma in attenuazione dopo le prospettive di allentamento monetario in molte economie avanzate. In base alla Private Markets Diagnostic Survey - “Turning the Corner? nei private markets il tema delle valutazioni rimane centrale, soprattutto per i gestori americani, ma la maggiore resilienza operativa delle società in portafoglio e l’utilizzo crescente di dati e AI alimentano un clima di maggiore fiducia. In sintesi, il 2025 si apre con venti favorevoli per i mercati privati. Dalla riattivazione delle exit al consolidamento dei real asset, dal ruolo crescente dell’intelligenza artificiale all’espansione dei veicoli evergreen, gli investitori guardano al nuovo anno con una visione più costruttiva, pronti ad aumentare l’esposizione e a cogliere opportunità selettive in un contesto che, pur complesso, appare più equilibrato rispetto al recente passato.

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