L'analisi

Venture capital: Schroders vede in biotech e life science le opportunità oltre l’IA

Nell'esposizione tramite coinvestimenti o mercato secondario, gli investitori dovrebbero cercare di evitare situazioni in cui le valutazioni riflettono un'euforia gonfiata o sono sostanzialmente superiori ai fondamentali

di Leo Campagna 31 Ottobre 2025 07:55

financialounge -  Michael McLean Nils Rode private equity Schroders Capital Steven Yang venture capital
Dopo la correzione del 2022-2023, a partire dal 2025 il mercato del venture capital ha registrato le prime fasi di una nuova ripresa dell'innovazione. Le migliori opportunità continuano a trovarsi nelle fasi iniziali del ciclo di vita delle start-up, mentre le valutazioni per i round in fase avanzata, dopo essere scese in misura significativa dai massimi del 2021, stanno nuovamente risalendo.

UN’ENORME OPPORTUNITÀ PER GLI INVESTITORI


Per gli investitori i prezzi all’ingrosso sono in genere più ragionevoli rispetto al periodo iper-competitivo del 2021 con quasi due terzi del valore totale delle operazioni di venture capital nel 2025 legati all'intelligenza artificiale. “È un'enorme opportunità per gli investitori per trarre vantaggio da un cambiamento tecnologico epocale. Tuttavia, ciò richiede anche un’attenta analisi per evitare aree di investimento nell’IA che potrebbero essere surriscaldate, soprattutto nei round di fase avanzata” tengono a sottolineare Nils Rode, Chief Investment Officer, Steven Yang, Head of Global Venture Investments, e Michael McLean, Senior Investment Director di Schroders Capital.

LA RACCOLTA DI FONDI DI VENTURE CAPITAL NEGLI STATI UNITI


La raccolta di fondi di venture capital negli Stati Uniti nel 2023 è scesa a circa 67 miliardi di dollari, il livello più basso degli ultimi sei anni, ed è proseguita nel 2024 e nel 2025. “Un programma di venture capital dovrebbe puntare a mantenere o espandere gli impegni nei confronti dei GP di qualità (il manager responsabile della gestione incaricato di trovare, analizzare e investire capitali in startup innovative ad alto potenziale), anche se altri si ritirano” spiegano Rode, Yang e McLean.

IL MERCATO SECONDARIO NEL VENTURE CAPITAL


L'attuale mercato secondario può contribuire ad aumentare i rendimenti dei programmi, ma richiede cautela. L'attività è aumentata poiché gli LP (Limited Partners , ovvero gli investitori) cercano liquidità, spesso con sconti a doppia cifra. Nel frattempo, le valutazioni in fase avanzata, in particolare nell'ambito dell'intelligenza artificiale, sono nuovamente aumentate. Un mix che rende indispensabili una rigorosa disciplina dei prezzi, una rigorosa due diligence bottom-up e un'attenta revisione delle valutazioni e dei termini prima di investire nei secondari. La stessa cautela riguarda i coinvestimenti, anche se le condizioni appaiono ora favorevoli.

EXIT E IPO NEL VENTURE CAPITAL


Per quanto riguarda poi l'attività di exit dal private equity, si è osservato un miglioramento nel corso del 2024 e all'inizio del 2025, ma con una diminuzione dei volumi nel secondo trimestre di quest’anno. "Se lo slancio alimentato da una serie di IPO sostenute da venture capital nel settembre 2025 dovesse persistere, le società che stanno attualmente raccogliendo fondi privati potrebbero essere candidate all'IPO alla fine del 2025-2026, offrendo ai partecipanti secondari e ai co-investitori un percorso potenzialmente più rapido verso la liquidità, sebbene con un rischio di mercato” argomentano i tre manager di Schroders Capital.

CRUCIALE LA DIVERSIFICAZIONE GEOGRAFICA E SETTORIALE


Secondo gli analisti è cruciale in questo contesto mantenere la diversificazione geografica e settoriale. Il momentum guidato dall'intelligenza artificiale è più forte nelle start-up tecnologiche statunitensi, ma l'innovazione è robusta anche negli ecosistemi deep tech e biotech europei, nei centri di innovazione cinesi e in India (ad esempio nel fintech e nel SaaS, software come servizio). “La forte diffusione dell’IA attira ingenti capitali e guida le valutazioni nelle fasi successive, mentre altri segmenti tecnologici, come fintech e climate tech, continuano a beneficiare di venti strutturali. Al contrario, i finanziamenti e le valutazioni del biotech e della life science hanno registrato un marcato rallentamento, creando punti di ingresso contrarian in un segmento sostenuto da fattori di crescita a lungo termine e vie di uscita sane, tra cui acquirenti farmaceutici ben capitalizzati” specificano Rode, Yang e McLean.

PREZZI E TERMINI ADEGUATI AL RISCHIO


I tre manager di Schroders Capital concludono suggerendo di adottare un piano di allocazione con adeguamenti misurati piuttosto che con tempistiche discontinue. Per l'esposizione in fase avanzata, tramite coinvestimenti o mercato secondario, gli investitori dovrebbero cercare di evitare situazioni in cui le valutazioni riflettono un'euforia gonfiata o sono sostanzialmente superiori ai fondamentali, procedendo solo quando i prezzi e i termini sono adeguati al rischio.

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