Politica monetaria
					La Bce lascia i tassi di interesse invariati al 2%
Come previsto, la Banca centrale europea non ha apportato modifiche al costo del denaro nel meeting che si sta tenendo a Firenze
 di Antonio Cardarelli  30 Ottobre 2025 14:31
					 
						
Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso oggi di mantenere invariato il costo del denaro. I tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale restano dunque rispettivamente al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%.
"L’inflazione - recita il comunicato di fine vertice - resta prossima all’obiettivo del 2% a medio termine e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo si conferma pressoché invariata. L’economia ha continuato a crescere malgrado il difficile contesto mondiale. Il vigore del mercato del lavoro, la solidità dei bilanci del settore privato e le passate riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo rimangono fattori importanti alla base della capacità di tenuta dell’economia. Tuttavia, le prospettive sono ancora incerte, soprattutto a causa delle attuali controversie commerciali e tensioni geopolitiche a livello mondiale".
"Il Consiglio direttivo - prosegue il comunicato - è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine. Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, il Consiglio direttivo seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione". In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse "saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi".
					BCE, TASSI INVARIATI
"L’inflazione - recita il comunicato di fine vertice - resta prossima all’obiettivo del 2% a medio termine e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo si conferma pressoché invariata. L’economia ha continuato a crescere malgrado il difficile contesto mondiale. Il vigore del mercato del lavoro, la solidità dei bilanci del settore privato e le passate riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo rimangono fattori importanti alla base della capacità di tenuta dell’economia. Tuttavia, le prospettive sono ancora incerte, soprattutto a causa delle attuali controversie commerciali e tensioni geopolitiche a livello mondiale".
IL TEMA INFLAZIONE
"Il Consiglio direttivo - prosegue il comunicato - è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine. Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, il Consiglio direttivo seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione". In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse "saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi".
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