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Halloween 2025: Invesco non si aspetta nessuno scherzetto per i mercati

Possibile proseguimento favorevole della traiettoria dei mercati fino alla fine dell’anno ma sono da seguire con attenzione l’andamento delle trimestrali aziendali e le decisioni della Bank of Japan

di Leo Campagna 29 Ottobre 2025 17:30

financialounge -  Invesco mercati
Alcune incertezze su mercato del lavoro americano, tensioni commerciali e proiezioni di crescita delle big-tech restano ma alcuni segnali sono favorevoli alla traiettoria dei mercati fino alla fine dell’anno. “I mercati hanno assorbito le tensioni sul mercato del credito emerse la settimana scorsa mentre le condizioni finanziarie sono favorevoli, gli utili societari del settore finanziario risultano migliori delle attese e lo scenario di tagli ai tassi confermato. Al contempo i dati economici della settimana scorsa hanno rinforzato le aspettative di uno stabile e graduale ritmo di crescita delle economie dell’Area Euro” fa sapere Luca Simoncelli, Investment Strategist di Invesco.

INDICATORI PMI SULLA FIDUCIA DELLE IMPRESE


Il riferimento del manager è agli indicatori PMI sulla fiducia delle imprese il cui indice aggregato è salito a quota 52.2, confermando una successione positiva partita nel mese di giugno e caratterizzata da una situazione pro-cilcica con i nuovi ordinativi industriali ed il segmento dei servizi in evidenza. “E’ vero che pesano l’impatto di tensioni commerciali, la forza dell’euro e l’instabilità politica in Francia tuttavia il significativo incremento di spesa pubblica in Germania comincia a dispiegare i propri effetti soprattutto in prospettiva per la futura attività economica” spiega Simoncelli.

PROSEGUE LA STAGIONE DELLE TRIMESTRALI


Intanto prosegue la stagione delle trimestrali, con la pubblicazione questa settimana dei bilanci per oltre il 40% della capitalizzazione di mercato sul S&P 500. I riflettori questa settimana saranno puntati su 5 delle big-tech che aggiorneranno le proiezioni di crescita negli investimenti fissi per il prossimo anno, già attesi in rialzo rispetto all’attuale ritmo di crescita annua del 35%. L’attenzione sarà concentrata sulla capacità di espandere i margini sul business del cloud, sulla tenuta della profittabilità, sulla crescita nelle vendite e sugli sviluppi del segmento AI.

IL VIAGGIO DI TRUMP IN ASIA


Altrettanto rilevante il viaggio di Trump in Asia. Domenica scorsa le delegazioni di negoziatori commerciali di Cina e Stati Uniti hanno annunciato di aver raggiunto un accordo quadro che pone le basi ad una de-escalation. Fondamentale, però, sarà l’esito dell’incontro tra Trump e Xi in Corea del Sud, a margine del vertice dei leader per la Cooperazione Economica Asia-Pacifico, previsto per giovedi.

BCE E FED SENZA SORPRESE


A rendere l’ultima settimana di ottobre cruciale per il prosieguo dei mercati finanziari le riunioni di molte banche centrali. “Sia BCE che Fed sono destinate a seguire un percorso senza sorprese per il mercato, la prima lasciando i tassi invariati e la seconda portando un taglio di 25 punti base” commenta Simoncelli. L’Investment Strategist di Invesco segnala infatti che negli Stati Uniti l’ultimo dato ha confermato una tendenza di fondo stabile e discendente dei prezzi al consumo. L’aumento mensile dell’indice CPI a settembre è stato dello 0,3% contro lo 0,4% atteso, portando il tasso annuo al 3% rispetto le attese del 3.1%.

MASSIMA ATTENZIONE ALLE DECISIONI DELLA BANK OF JAPAN


“Considerando che i dati core sono risultati inferiori alle attese, che la componente dei servizi core, fortemente legata alle dinamiche salariali, è in ribasso e gli affitti sono in calo, il mercato sconta un ulteriore taglio dei tassi da parte della Fed alla riunione di dicembre” riferisce il manager. Secondo il quale però sarà soprattutto la Bank Of Japan ad attirare l’attenzione degli investitori.

POSSIBILE IMPATTO SUI TITOLI GOVERNATIVI A LIVELLO GLOBALE


L’elezione del nuovo primo ministro giapponese ha indirizzato le aspettative del mercato verso un mix di politica economica con tassi a breve più contenuti ed uno yen più debole. “Il problema è che la BOJ è impegnata a gestire un equilibrio di aggiustamento dei tassi al rialzo. La comunicazione che annuncerà al mercato potrebbe determinare una revisione di quanto sia scontato dalle attuali curve dei tassi e innescare volatilità sullo yen. Non si possono pertanto escludere ripercussioni sulle cosiddette strategie “carry trade” e nemmeno tensioni al rialzo sui titoli di stato nipponici a lunga scadenza con possibile impatto sui titoli governativi a livello globale” conclude l’Investment Strategist di Invesco.

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