Il risultato elettorale
La vittoria di Milei infonde fiducia nei mercati e fa apprezzare il peso argentino
Secondo Thierry Larose di Vontobel, la vittoria del presidente argentino Javer Milei alle elezioni di medio termine rafforza la stabilità politica del Paese
di Redazione 27 Ottobre 2025 19:00
La Libertad Avanza, il partito del presidente Javier Milei, ha vinto le elezioni di medio termine in Argentina ottenendo circa il 41% dei voti a livello nazionale. Ora il governo ha più di un terzo dei seggi in entrambe le camere. Il risultato elettorale rilancia la fiducia dei mercati, che vedono nella vittoria di Milei un segnale di continuità delle riforme economiche di orientamento liberista e una possibile stabilizzazione della valuta argentina. Si allontana il rischio di impeachment e si apre una strada credibile per le riforme. Lo sostiene l'analisi di Vontobel. "Il peronismo, tradizionale forza dominante, esce da questa tornata indebolito e diviso. Lo slancio riformista dell'Argentina è tornato e Milei può legiferare da una posizione di forza, non di sopravvivenza - sottolinea l'analisi di Thierry Larose, gestore di portafogli di debito emergente, Vontobel.
Il risultato allontana i timori di un ritorno al populismo dopo il risultato choc delle primarie di Buenois Aires di settembre. Qui i peronisti avevano trionfato mettendo all'angolo la formazione dei conservatori di Milei. "Con LLA al 41% e i peronisti al 31%, il premio di rischio politico dell'Argentina sta calando drasticamente. Possiamo quindi aspettarci un forte rally delle obbligazioni globali in dollari e delle obbligazioni nazionali in pesos, mentre la valuta dovrebbe trovare un enorme sollievo grazie alla chiusura delle coperture e alla normalizzazione dei flussi. Questa prospettiva infonde fiducia nei mercati delineando un mandato forte, minore volatilità e un percorso chiaro verso il ritorno all'accesso ai mercati entro il 2026" analizza Larose di Vontobel.
Per quanto riguarda il peso dopo questo risultato non è prevista alcuna svalutazione. Anzi: il peso, in conseguenza dell'esito elettorale, è passato da essere una valuta difensiva ad apprezzarsi. "Si prevede che il peso si apprezzi e si mantenga comodamente all’interno del range di cambio. Il governo può ora ricostituire le riserve e mantenere il trend disinflazionistico senza modificare il regime attuale. Un sistema senza bande di oscillazione potrebbe arrivare più avanti, nel 2026, una volta aumentati gli afflussi di capitale e gli investimenti diretti esteri" fa sapere Larose.
La vittoria di Milei ha anche consolidato il rapporto con gli Stati Uniti. "Circa 18 miliardi di dollari sono ancora disponibili nell'ambito dell'accordo di swap ESF da 20 miliardi di dollari e non sembra che ci sarà una riduzione. Anzi, gli Stati Uniti possono ora fare un passo indietro dagli interventi diretti sul mercato valutario, lasciando che il rally del mercato dimostri che il sostegno ha funzionato" conclude l'analisi di Thierry Larose, gestore di portafogli di debito emergente, Vontobel. Insomma con la fiducia ripristinata l'Argentina ha appena riconquistato la credibilità del mercato.
L'OTTIMISMO DEI MERCATI DOPO LA VITTORIA DI MILEI
Il risultato allontana i timori di un ritorno al populismo dopo il risultato choc delle primarie di Buenois Aires di settembre. Qui i peronisti avevano trionfato mettendo all'angolo la formazione dei conservatori di Milei. "Con LLA al 41% e i peronisti al 31%, il premio di rischio politico dell'Argentina sta calando drasticamente. Possiamo quindi aspettarci un forte rally delle obbligazioni globali in dollari e delle obbligazioni nazionali in pesos, mentre la valuta dovrebbe trovare un enorme sollievo grazie alla chiusura delle coperture e alla normalizzazione dei flussi. Questa prospettiva infonde fiducia nei mercati delineando un mandato forte, minore volatilità e un percorso chiaro verso il ritorno all'accesso ai mercati entro il 2026" analizza Larose di Vontobel.
LA VITTORIA DI MILEI FA APPREZZARE IL PESO
Per quanto riguarda il peso dopo questo risultato non è prevista alcuna svalutazione. Anzi: il peso, in conseguenza dell'esito elettorale, è passato da essere una valuta difensiva ad apprezzarsi. "Si prevede che il peso si apprezzi e si mantenga comodamente all’interno del range di cambio. Il governo può ora ricostituire le riserve e mantenere il trend disinflazionistico senza modificare il regime attuale. Un sistema senza bande di oscillazione potrebbe arrivare più avanti, nel 2026, una volta aumentati gli afflussi di capitale e gli investimenti diretti esteri" fa sapere Larose.
GLI USA A FIANCO DELL'ARGENTINA CHE RICONQUISTA LA CREDIBILITÀ DEL MERCATO
La vittoria di Milei ha anche consolidato il rapporto con gli Stati Uniti. "Circa 18 miliardi di dollari sono ancora disponibili nell'ambito dell'accordo di swap ESF da 20 miliardi di dollari e non sembra che ci sarà una riduzione. Anzi, gli Stati Uniti possono ora fare un passo indietro dagli interventi diretti sul mercato valutario, lasciando che il rally del mercato dimostri che il sostegno ha funzionato" conclude l'analisi di Thierry Larose, gestore di portafogli di debito emergente, Vontobel. Insomma con la fiducia ripristinata l'Argentina ha appena riconquistato la credibilità del mercato.
