Putin isolato

Dopo gli Usa anche la Cina sospende gli acquisti di petrolio dalla Russia

Le compagnie petrolifere statali cinesi hanno stoppato gli acquisti di petrolio russo, dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni alle compagnie petrolifere russe. Anche l’India è pronta a ridurre le importazioni

di Fabrizio Arnhold 23 Ottobre 2025 16:27

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Le principali società petrolifere statali cinesi hanno sospeso gli acquisti di petrolio russo, trasportato via mare dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Rosneft e Lokoil. A riportare la notizia è Reuters, in un’esclusiva sul suo sito. La mossa arriva mentre le raffinerie dell’India, il più grande compratore di petrolio russo via mare, sono pronte a ridurre drasticamente le importazioni di greggio da Mosca.

ECONOMIA RUSSA A DURA PROVA


Un possibile calo della domanda di petrolio da parte di Cina e India, i due maggiori clienti della Russia, avrebbe come effetto ripercussioni pesanti sull’economia di Mosca. Ma non solo. Costringerà i principali importatori mondiali a cercare forniture alternative, con il rischio che possano salire i prezzi.

I MOTIVI DELLA MOSSA CINESE


Al momento non sembra che la Cina voglia rallentare l’aggressione di Putin all’Ucraina. Più probabile che Pechino voglia approfittare di questa svolta di Trump per provare a farsi fatturare il petrolio in yuan, cercando così rilanciare la sua valuta e il suo ruolo a livello internazionale. Forse Xi Jinping ha avviato dialoghi con Donald Trump, proprio in un momento in cui le tensioni commerciali tra i due Paesi si sono riaccese.

RISCHIO AUMENTO PREZZI


Sempre Reuters scrive che la Cina importa circa 900mila barili al giorno di petrolio russo, tramite oleodotto, destinati a PetroChina. Si prevede che l’India e la Cina potrebbero acquistare petrolio altrove, creando così una spirale rialzista dei prezzi.

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