L'analisi

Allianz Global Investors illustra dieci motivi per (ri)considerare le azioni cinesi

Le azioni cinesi evidenziano un potenziale di rendimento a lungo termine ma possono anche contribuire a generare un profilo rischio-rendimento complessivo migliore in un portafoglio azionario globale

di Leo Campagna 21 Ottobre 2025 08:00

financialounge -  AllianzGI azioni cina investimenti USA
La ripresa dell’ultimo anno dell’azionario cinese è stata incoraggiante. Tessa Wong, Senior Product Specialist, e William Russell, Head of Product Specialists Equity Asia Pacific di Allianz Global Investors, la considerano l’inizio di un rimbalzo più duraturo in base a dieci motivi che dovrebbero sostenere le azioni cinesi nel medio lungo termine.

TECNOLOGIA SOTTOVALUTATA


L’annuncio nel gennaio 2025 di DeepSeek dello sviluppo di un modello di IA con le stesse funzionalità di ChatGPT, ma apparentemente a una frazione del costo ha evidenziato i potenziali progressi della Cina in ambito tecnologico. La maggiore visibilità del progresso tecnologico cinese in settori come i robot umanoidi, la guida autonoma, le energie rinnovabili e le biotecnologie comporterà una vasta gamma di opportunità di investimento.

‘NON COMBATTERE LA PBOC’


L’obiettivo esplicito quest’anno della la Banca Popolare cinese (PBoC) è stato quello di stabilizzare i prezzi degli asset come prestatore di ultima istanza per sostenere il mercato, concedendo ingenti crediti per il riacquisto di azioni. “Una chiara prova dell'intervento del governo di Pechino nel fornire una forte protezione al ribasso, se necessario, in particolare per i mercati azionari cinesi di classe A” riferiscono Wong e Russell.

FLUSSO INTERNO DI FONDI


La debolezza macroeconomica, la crescente incertezza occupazionale e il calo dei prezzi delle case ha portato a circa 7.000 miliardi di dollari in depositi bancari cinesi. Con rendimenti obbligazionari e tassi sui depositi scesi a livelli minimi record, ciò sta innescando una riallocazione verso le azioni nazionali. A lungo termine, è probabile che anche gli investitori istituzionali come le compagnie assicurative e i fondi pensione aumenteranno le loro allocazioni azionarie.

AUMENTO DEI RIACQUISTI DI AZIONI PROPRIE


Le aziende cinesi in aggregato (esclusi i settori finanziari) hanno circa 2.400 miliardi di dollari di liquidità nei loro bilanci. Ciò equivale a circa il 21% della loro capitalizzazione di mercato prevalente, superiore alla maggior parte degli altri mercati globali. Per aumentare l'attrattiva dei mercati azionari, le autorità di regolamentazione hanno adottato misure per migliorare i rendimenti per gli azionisti e i riacquisti di azioni proprie nelle azioni A cinesi hanno raggiunto livelli record nel 2024.

RIDUZIONE DEL LIVELLO DI EMISSIONE AZIONARIA


Dall'inizio del 2024, sono state adottate misure per affrontare l'elevato livello di emissione azionaria, che era stato a lungo un ostacolo per il mercato delle azioni A cinesi. “Le iniziative politiche nel 2024 si sono concentrate su aree quali una regolamentazione più severa delle IPO e meccanismi di delisting più incisivi. Riteniamo che ciò rappresenti un cambiamento strutturale che prepara il terreno per un equilibrio più favorevole tra domanda e offerta azionaria in futuro” sottolineano i due manager di Allianz Global Investors.

RISCHI TARIFFARI GESTIBILI


Il futuro delle relazioni tra Stati Uniti e Cina rimane incerto. Sebbene sia possibile un accordo commerciale più sostanziale, non si possono escludere improvvisi "scossoni". “A lungo termine, riteniamo che la risposta della Cina sarà un'attenzione costante alla sicurezza nazionale, in particolare aumentando la propria autosufficienza nei settori critici. Nel tempo, riteniamo che la localizzazione di capacità produttive avanzate in una vasta gamma di settori possa offrire significative opportunità di investimento” argomentano Wong e Russell.

AZIONI, VALUTAZIONI RAGIONEVOLI


Nonostante la ripresa dell’azionario cinese, le valutazioni rimangono ragionevoli e non dovrebbero rappresentare un ostacolo al futuro rialzo del mercato. “Il rally di quest'anno è stato raggiunto nonostante un contesto macroeconomico difficile. I prezzi delle case restano sotto pressione e lo slancio delle esportazioni si sta indebolendo a fronte di dazi più elevati. Una parte fondamentale della spiegazione risiede in un cambiamento significativo nella struttura dei mercati azionari cinesi” specificano i due manager di Allianz Global Investors. Il cui riferimento è al peso del settore dell'informatica, quasi triplicato negli ultimi dieci anni. Ora rappresenta quasi il 25% del mercato cinese A e include, oltre al settore dell'intelligenza artificiale nazionale, i sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), la robotica, le biotecnologie, la filiera dei veicoli elettrici.

UN MIGLIORE PROFILO RISCHIO / RENDIMENTO


Wong e Russell sono inoltre convinti che il rischio legato al mercato immobiliare cinese, uno dei principali problemi che hanno gravato sui titoli azionari cinesi negli ultimi anni, stia diminuendo dal momento che la sua flessione sia più vicina alla fine che all'inizio. L’analisi dei due manager di Allianz Global Investors si conclude indicando i mercati azionari cinesi come strumento di diversificazione del portafoglio. “Le azioni cinesi di classe A hanno una correlazione di 0,34 con le azioni globali negli ultimi 10 anni, il che significa che si muovono in direzioni diverse quasi il 70% delle volte. In confronto, le azioni europee e globali hanno una correlazione di 0,83. Pertanto, detenere azioni cinesi di classe A in un portafoglio globale può contribuire a generare un profilo rischio-rendimento complessivo migliore” concludono Wong e Russell.

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