Legge di bilancio
Via libera alla manovra, Meloni: “Per le imprese 8 miliardi di investimenti”
Confermato il contributo di banche e assicurazioni, prevista una detassazione sugli aumenti di stipendio e sui premi di produttività. Cambia l’Isee e sale l’età pensionabile. Tutte le novità
di Fabrizio Arnhold 17 Ottobre 2025 14:41

Interventi a favore dell’economia per 18,7 miliardi di euro, coperti con un minimo aumento del deficit e da 17,3 miliardi di minori spese e maggiori entrate. Una manovra “molto seria ed equilibrata”, ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo il via libera del Consiglio dei ministri alla prossima legge di bilancio.
“Sulle imprese abbiamo fatto uno sforzo molto importante: 8 miliardi su 18 complessivi”, ha spiegato la premier Meloni in conferenza stampa. “Dedichiamo alla famiglia circa 1,6 miliardi di euro un più”. Tra i provvedimenti, “voglio ricordare che aumentiamo da 40 a 60 euro al mese il bonus per le mamme lavoratrici e ancora di più escludiamo dal calcolo dell’Isee la prima casa con un limite di valore catastale”.
In manovra confermato anche il taglio dell’Iperf per i redditi compresi tra 28 e 50mila euro annui. “Con la legge di bilancio per il 2026 interveniamo ancora sull’Irpef come era ampiamente stato annunciato - ha proseguito la Meloni -. Ci concentriamo sul ceto medio, tagliamo dal 35 al 33 per cento l'aliquota per i redditi tra 28 e 50mila euro, è una misura che costa circa 2,8 miliardi di euro. Inoltre stanziamo 1 miliardo e 900 milioni di euro sui salari”.
"Abbiamo risposto anche a un'indicazione che veniva dalle parti sociali dicendo che per il 2025-2026 sull'aumento dei contratti fino a 28 mila euro la parte di aumento è tassata al 5%. E noi crediamo che possa essere un incentivo significativo per il rinnovo dei contratti che non sono stati rinnovati”, ha spiegato la premier. Taglio anche alla tassazione dei premi di produttività che dal 5% passano a un’aliquota dell’1% fino a 5mila euro.
La premier Meloni non teme un contraccolpo per banche e assicurazioni per le misure contenute nella manovra. “Chiaramente parliamo di portatori di interessi, è normale che quando ci si siede al tavolo ciascuno faccia la sua parte, però io ho trovato una consapevolezza anche nel sistema bancario sul quadro complessivo dell'Italia, su una strategia che funziona e che porta alla fine un beneficio anche a loro e sulla volontà di dare una mano su questo - ha aggiunto la presidente del Consiglio -. Poi possiamo non essere d'accordo sulle cifre o sul provvedimento più specifico ma c'era una disponibilità generale che ho trovato dall'inizio", perciò "ho ringraziato il sistema bancario e assicurativo".
Sulle pensioni, per il biennio 2027-2028 confermato “l’aumento graduale dei requisiti di accessi al pensionamenti connessi all’adeguamento dell’aspettativa di vita. A partire dal 2027 l’aumento dell’età pensionabile ci sarà ma sarà graduale. Per andare in pensione non serviranno subito 67 anni e 3 mesi, ma 67 anni e un mese, che saliranno a sue dal 2028 e poi tre nel 2029. Esclusi i lavori gravosi e usuranti.
8 MILIARDI PER LE IMPRESE
“Sulle imprese abbiamo fatto uno sforzo molto importante: 8 miliardi su 18 complessivi”, ha spiegato la premier Meloni in conferenza stampa. “Dedichiamo alla famiglia circa 1,6 miliardi di euro un più”. Tra i provvedimenti, “voglio ricordare che aumentiamo da 40 a 60 euro al mese il bonus per le mamme lavoratrici e ancora di più escludiamo dal calcolo dell’Isee la prima casa con un limite di valore catastale”.
TAGLIO DELL’IRPEF
In manovra confermato anche il taglio dell’Iperf per i redditi compresi tra 28 e 50mila euro annui. “Con la legge di bilancio per il 2026 interveniamo ancora sull’Irpef come era ampiamente stato annunciato - ha proseguito la Meloni -. Ci concentriamo sul ceto medio, tagliamo dal 35 al 33 per cento l'aliquota per i redditi tra 28 e 50mila euro, è una misura che costa circa 2,8 miliardi di euro. Inoltre stanziamo 1 miliardo e 900 milioni di euro sui salari”.
AUMENTI DI STIPENDIO DETASSATI
"Abbiamo risposto anche a un'indicazione che veniva dalle parti sociali dicendo che per il 2025-2026 sull'aumento dei contratti fino a 28 mila euro la parte di aumento è tassata al 5%. E noi crediamo che possa essere un incentivo significativo per il rinnovo dei contratti che non sono stati rinnovati”, ha spiegato la premier. Taglio anche alla tassazione dei premi di produttività che dal 5% passano a un’aliquota dell’1% fino a 5mila euro.
GRAZIE A BANCHE E ASSICURAZIONI
La premier Meloni non teme un contraccolpo per banche e assicurazioni per le misure contenute nella manovra. “Chiaramente parliamo di portatori di interessi, è normale che quando ci si siede al tavolo ciascuno faccia la sua parte, però io ho trovato una consapevolezza anche nel sistema bancario sul quadro complessivo dell'Italia, su una strategia che funziona e che porta alla fine un beneficio anche a loro e sulla volontà di dare una mano su questo - ha aggiunto la presidente del Consiglio -. Poi possiamo non essere d'accordo sulle cifre o sul provvedimento più specifico ma c'era una disponibilità generale che ho trovato dall'inizio", perciò "ho ringraziato il sistema bancario e assicurativo".
AUMENTA ETÀ PENSIONABILE
Sulle pensioni, per il biennio 2027-2028 confermato “l’aumento graduale dei requisiti di accessi al pensionamenti connessi all’adeguamento dell’aspettativa di vita. A partire dal 2027 l’aumento dell’età pensionabile ci sarà ma sarà graduale. Per andare in pensione non serviranno subito 67 anni e 3 mesi, ma 67 anni e un mese, che saliranno a sue dal 2028 e poi tre nel 2029. Esclusi i lavori gravosi e usuranti.
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