Il riassetto

Stm, dimissioni in vista per Visca dal board?

Secondo indiscrezioni, il rappresentante del Mef nel consiglio di sorveglianza della multinazionale italo-francese dei semiconduttori sarebbe pronto a lasciare

di Davide Lentini 16 Ottobre 2025 10:08

financialounge -  chip Paolo Visca rumors semiconduttori STM
Voci insistenti danno in arrivo le dimissioni di Paolo Visca dal supervisory board di Stm, dove siede in rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze, azionista paritetico con Bpifrance, la banca pubblica d’investimento francese. Visca, consigliere del ministro Giorgetti, era entrato nel board nel 2023 con un mandato triennale in scadenza nel 2026. L’indiscrezione, scrive Il Sole 24 Ore, non ha ricevuto né conferme né smentite, ma il riassetto della componente italiana sarebbe parte di un percorso condiviso per superare le tensioni interne e rilanciare la collaborazione con la controparte francese.

STM E IL RIASSETTO DELLA COMPONENTE ITALIANA


Dalla scorsa primavera la rappresentanza italiana nel supervisory board di Stm si è ridotta a due componenti: Visca e Simonetta Acri, che ha preso il posto di Donatella Sciuto, rettore del Politecnico di Milano. La posizione di vicepresidente in quota italiana, precedentemente ricoperta da Maurizio Tamagnini, è vacante da marzo. Nel frattempo la parte francese resta più consistente, con tre rappresentanti di Bpifrance, tra cui il presidente Nicolas Dufourcq, ceo della banca pubblica transalpina.

EQUILIBRI E POTERI NEL BOARD DI STM


Con una formazione ristretta, la componente italiana avrebbe di fatto perso il diritto di veto nelle delibere del consiglio di sorveglianza, alterando l’equilibrio che storicamente regolava la governance paritetica di Stm. L’eventuale dimissione di Visca, dunque, potrebbe aprire la strada a un intervento più ampio di ribilanciamento della rappresentanza nazionale, anche in vista delle prossime decisioni strategiche del gruppo nel comparto dei semiconduttori, considerato settore “strategico” da entrambi i governi.

CHI POTREBBE ENTRARE NEL BOARD DI STM


Tra i possibili nomi per la successione circola quello di Orio Bellezza, storico responsabile dell’attività manifatturiera di Stm. Tuttavia, come osserva il Sole 24 Ore, il suo ingresso sarebbe vincolato a una modifica statutaria, poiché non sono ancora trascorsi tre anni dalla sua uscita dal gruppo. Al momento non ci sono conferme ufficiali, ma la settimana prossima, martedì o mercoledì, è prevista una riunione del supervisory board per l’esame della trimestrale: potrebbe essere l’occasione per capire se i tempi sono maturi per la convocazione di un’assemblea straordinaria che reintegri la componente italiana.

STM E LA STRATEGIA INDUSTRIALE


Il dossier Stm rimane al centro dell’attenzione anche politica, vista la sua importanza per la sovranità tecnologica europea. Il possibile riassetto della rappresentanza italiana, sottolineano fonti vicine al dossier, non sarebbe dunque un segnale di frizione, ma un passo necessario per andare avanti nell’interesse dell’azienda.

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