Reddito fisso
Wellington Management segnala come la domanda di credito si confermi sostenuta
I fondamentali tecnici del credito globale risultano solidi, con i mercati che hanno dimostrato la capacità di assorbire un volume record di nuove emissioni nel mese di settembre
di Leo Campagna 15 Ottobre 2025 08:00

Nelle loro ultime riunioni, Bank of England, Bce e Bank of Japan hanno mantenuto invariati i loro tassi di riferimento. Negli Stati Uniti, invece, nella riunione di settembre 2025, il Federal Open Market Committee (FOMC) ha ridotto il tasso sui federal funds di 25 punti base, portandolo a un intervallo compreso tra 4,0% e 4,25%.”Nonostante la decisione di ridurre i tassi, Powell ha mantenuto un tono piuttosto da “falco”, respingendo le pressioni esterne e ribadendo l'impegno della Fed verso il doppio mandato di stabilità dei prezzi e piena occupazione” fa sapere Marco Giordano, Investment Director di Wellington Management.
Nell’ambito del debito pubblico, al centro dell’attenzione resta la Francia per lo stato di impasse politica in cui versa il Paese. Dopo che il primo ministro François Bayrou non ha ottenuto la fiducia del parlamento all'inizio di settembre, anche Sébastien Lecornu, successivamente incaricato dal presidente Macron di favorire la formazione di una coalizione volta a gestire il crescente deficit di bilancio, si è dimesso dopo poche settimane. “Un contesto di turbolenza in cui l’agenzia Fitch ha declassato il debito sovrano francese da AA- ad A+. In parallelo i rendimenti francesi hanno superato quelli italiani mentre gli spread rispetto ai bund tedeschi hanno mostrato un aumento significativo rispetto ai livelli minimi osservati durante l’estate” spiega Giordano.
L’Investment Director di Wellington nota come, a fronte di dati economici statunitensi contrastanti (tasso annualizzato di crescita del 3,8% nel secondo trimestre e inflazione stabile ma su livelli elevati), emergano segnali di debolezza del mercato del lavoro. “Al di fuori degli Stati Uniti, l’inflazione nell’area euro è rimasta stabile, mentre il PMI manifatturiero è tornato in area di contrazione (49,7) e la fiducia delle imprese tedesche si è ridotta a causa del peggioramento del sentiment sulle riforme governative” commenta Giordano.
Dal punto di vista degli investitori obbligazionari, i fondamentali tecnici del credito globale risultano solidi. Inoltre grazie alla capacità di assorbire volumi record di nuove emissioni nel mese di settembre, gli spread sono rimasti stabili e le concessioni sulle nuove emissioni si sono mantenute su livelli contenuti. “Dal lato dei dealer, emerge un livello record di posizioni short sull’investment grade. Gli investitori preferiscono restare vigili rispetto alla possibilità di incrementi nelle emissioni legate ai programmi di investimento delle imprese. Tuttavia le previsioni indicano che l’offerta netta dovrebbe mantenersi bassa, contribuendo così a prevenire significativi ampliamenti degli spread creditizi nel corso della restante parte dell’anno” argomenta l’Investment Director di Wellington Management.
Da segnalare, infine, il declassamento da parte di S&P di 269 tranche di 52 transazioni CMBS (titoli garantiti da ipoteca commerciale) statunitensi di tipo single-asset single-borrower (SASB). Si tratta di declassamenti che riflettono crescenti preoccupazioni riguardo l'esposizione al settore degli uffici e alle vulnerabilità strutturali. L’attenzione nel settore del credito strutturato è aumentata e giustifica un atteggiamento più cauto verso le operazioni collegate a immobili a uso ufficio in difficoltà o a conduttore unico. “E’ vero che molte delle obbligazioni interessate fossero già state identificate come problematiche, tuttavia il declassamento di alcune tranche potrebbe aver incorporato l'incertezza sulle future sfide di rilancio. Anche per questo è cruciale una costante sorveglianza del credito e sapere analizzare le diverse strategie adottate dagli asset manager nella gestione del rischio legato ai CMBS” conclude Giordano.
DEBITO PUBBLICO FRANCESE SOTTO I RIFLETTORI
Nell’ambito del debito pubblico, al centro dell’attenzione resta la Francia per lo stato di impasse politica in cui versa il Paese. Dopo che il primo ministro François Bayrou non ha ottenuto la fiducia del parlamento all'inizio di settembre, anche Sébastien Lecornu, successivamente incaricato dal presidente Macron di favorire la formazione di una coalizione volta a gestire il crescente deficit di bilancio, si è dimesso dopo poche settimane. “Un contesto di turbolenza in cui l’agenzia Fitch ha declassato il debito sovrano francese da AA- ad A+. In parallelo i rendimenti francesi hanno superato quelli italiani mentre gli spread rispetto ai bund tedeschi hanno mostrato un aumento significativo rispetto ai livelli minimi osservati durante l’estate” spiega Giordano.
ECONOMIA STATUNITENSE ED EUROPEA A CONFRONTO
L’Investment Director di Wellington nota come, a fronte di dati economici statunitensi contrastanti (tasso annualizzato di crescita del 3,8% nel secondo trimestre e inflazione stabile ma su livelli elevati), emergano segnali di debolezza del mercato del lavoro. “Al di fuori degli Stati Uniti, l’inflazione nell’area euro è rimasta stabile, mentre il PMI manifatturiero è tornato in area di contrazione (49,7) e la fiducia delle imprese tedesche si è ridotta a causa del peggioramento del sentiment sulle riforme governative” commenta Giordano.
I FONDAMENTALI TECNICI DEL CREDITO GLOBALE RISULTANO SOLIDI
Dal punto di vista degli investitori obbligazionari, i fondamentali tecnici del credito globale risultano solidi. Inoltre grazie alla capacità di assorbire volumi record di nuove emissioni nel mese di settembre, gli spread sono rimasti stabili e le concessioni sulle nuove emissioni si sono mantenute su livelli contenuti. “Dal lato dei dealer, emerge un livello record di posizioni short sull’investment grade. Gli investitori preferiscono restare vigili rispetto alla possibilità di incrementi nelle emissioni legate ai programmi di investimento delle imprese. Tuttavia le previsioni indicano che l’offerta netta dovrebbe mantenersi bassa, contribuendo così a prevenire significativi ampliamenti degli spread creditizi nel corso della restante parte dell’anno” argomenta l’Investment Director di Wellington Management.
GESTIONE DEL RISCHIO LEGATO AI CMBS
Da segnalare, infine, il declassamento da parte di S&P di 269 tranche di 52 transazioni CMBS (titoli garantiti da ipoteca commerciale) statunitensi di tipo single-asset single-borrower (SASB). Si tratta di declassamenti che riflettono crescenti preoccupazioni riguardo l'esposizione al settore degli uffici e alle vulnerabilità strutturali. L’attenzione nel settore del credito strutturato è aumentata e giustifica un atteggiamento più cauto verso le operazioni collegate a immobili a uso ufficio in difficoltà o a conduttore unico. “E’ vero che molte delle obbligazioni interessate fossero già state identificate come problematiche, tuttavia il declassamento di alcune tranche potrebbe aver incorporato l'incertezza sulle future sfide di rilancio. Anche per questo è cruciale una costante sorveglianza del credito e sapere analizzare le diverse strategie adottate dagli asset manager nella gestione del rischio legato ai CMBS” conclude Giordano.