L'analisi
Le tre tendenze dell'economia globale e come beneficiarne attraverso gli Etf attivi
Secondo Aberdeen Investments la trasformazione delle catene di approvvigionamento globali e la rivoluzione tecnologica ed energetica porteranno profondi cambiamenti e apriranno nuove opportunità per gli investitori
di Redazione 14 Ottobre 2025 18:30

L'economia globale è soggetta a profondi mutamenti. Le tensioni commerciali, l'intensificarsi delle "guerre tecnologiche" e la domanda di nuovi materiali stanno ridefinendo le geografie di produzione di beni e servizi aumentando la richiesta di materie prime necessarie per costruire un’economia più sostenibile e digitale. In particolare si delineano tre tendenze: la trasformazione delle catene di approvvigionamento globali, la rivoluzione tecnologica e quella energetica. Lo sostiene Aberdeen Investments, che ha presentato due nuovi Etf attivi progettati per trarre vantaggio da questi megatrend: abrdn Future Supply Chains UCITS Etf e abrdn Future Raw Materials UCITS Etf.
Il primo tema è quello della trasformazione delle catene di approvvigionamento globali. Si verifica sempre di più il ricorso al reshoring, cioè il rientro a casa delle aziende che in precedenza avevano delocalizzato. E al nearshoring, cioè il ricollocamento di un'azienda o parte di essa in un una nazione vicina a quella della sua sede principale. L'obiettivo è ridurre la dipendenza dai fornitori esteri in risposta all'entrata in vigore dei dazi e a modifiche nella politica fiscale. "Alcuni dei paesi più esposti ai dazi doganali- sottolinea Lizzy Galbraith, Senior Political Economist di Aberdeen Investments - potrebbero trarre i maggiori vantaggi dal reshoring. Paesi come Vietnam e Messico, ad esempio, sono i paesi più esposti alle misure punitive di Washington ma l'integrazione del Messico con le catene di approvvigionamento statunitensi e, per il Vietnam, una forte base manifatturiera nei paesi dell' area Asia-Pacifico li rendono probabili vincitori nel lungo periodo".
"Tra le aziende avvantaggiate da queste dinamiche - secondo Blair Couper, co-gestore dell'abrdn Future Supply Chains UCITS Etf - c'è Advantest, società giapponese specializzata in apparecchiature per testare la fedeltà dei chip semiconduttori all’avanguardia e WiseTech Global, un'azienda australiana di software che costituisce la spina dorsale del trasporto merci globale". La prima, con la costruzione di un numero crescente di impianti produttivi di semiconduttori negli Stati Uniti, spinta dall'imperativo di riportare la produzione in patria, potrebbe trarre beneficio dall’aumento della domanda per le sue tecnologie di collaudo. La seconda, invece, è ben posizionata per trarre vantaggio da catene di approvvigionamento più complesse, poiché aiuta ad automatizzare attività come le procedure doganali, divenute sempre più complesse a causa delle modifiche tariffarie e delle tensioni commerciali.
I progressi della tecnologia e la crescente spinta verso la decarbonizzazione stanno stimolando la domanda di materie prime che alimentano la rivoluzione tecnologica ed energetica in corso nel mondo. " I progressi tecnologici nel campo delle batterie, dei veicoli elettrici e dei semiconduttori, l'aumento della domanda di energia elettrica e il crescente utilizzo di energie rinnovabili, sono forti fattori trainanti che sostengono la domanda strutturale a lungo termine di alcune materie prime - analizza David Clancy, direttore della ricerca per Quantitative Index Solutions presso Aberdeen. Secondo la società d'investimento i cinque minerali strategici per sostenere la transizione verde e quella tecnologica sono rame, litio, nichel, alluminio ed elementi delle terre rare". "La domanda di questi materiali sembra destinata ad aumentare in modo significativo nei prossimi decenni", conclude l'analisi di Aberdeen Investments.
LA TRASFORMAZIONE DELLE CATENE DI APPROVVIGIONAMENTO
Il primo tema è quello della trasformazione delle catene di approvvigionamento globali. Si verifica sempre di più il ricorso al reshoring, cioè il rientro a casa delle aziende che in precedenza avevano delocalizzato. E al nearshoring, cioè il ricollocamento di un'azienda o parte di essa in un una nazione vicina a quella della sua sede principale. L'obiettivo è ridurre la dipendenza dai fornitori esteri in risposta all'entrata in vigore dei dazi e a modifiche nella politica fiscale. "Alcuni dei paesi più esposti ai dazi doganali- sottolinea Lizzy Galbraith, Senior Political Economist di Aberdeen Investments - potrebbero trarre i maggiori vantaggi dal reshoring. Paesi come Vietnam e Messico, ad esempio, sono i paesi più esposti alle misure punitive di Washington ma l'integrazione del Messico con le catene di approvvigionamento statunitensi e, per il Vietnam, una forte base manifatturiera nei paesi dell' area Asia-Pacifico li rendono probabili vincitori nel lungo periodo".
LE NUOVE TENDENZE PER GLI INVESTITORI
"Tra le aziende avvantaggiate da queste dinamiche - secondo Blair Couper, co-gestore dell'abrdn Future Supply Chains UCITS Etf - c'è Advantest, società giapponese specializzata in apparecchiature per testare la fedeltà dei chip semiconduttori all’avanguardia e WiseTech Global, un'azienda australiana di software che costituisce la spina dorsale del trasporto merci globale". La prima, con la costruzione di un numero crescente di impianti produttivi di semiconduttori negli Stati Uniti, spinta dall'imperativo di riportare la produzione in patria, potrebbe trarre beneficio dall’aumento della domanda per le sue tecnologie di collaudo. La seconda, invece, è ben posizionata per trarre vantaggio da catene di approvvigionamento più complesse, poiché aiuta ad automatizzare attività come le procedure doganali, divenute sempre più complesse a causa delle modifiche tariffarie e delle tensioni commerciali.
LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA ED ENERGETICA
I progressi della tecnologia e la crescente spinta verso la decarbonizzazione stanno stimolando la domanda di materie prime che alimentano la rivoluzione tecnologica ed energetica in corso nel mondo. " I progressi tecnologici nel campo delle batterie, dei veicoli elettrici e dei semiconduttori, l'aumento della domanda di energia elettrica e il crescente utilizzo di energie rinnovabili, sono forti fattori trainanti che sostengono la domanda strutturale a lungo termine di alcune materie prime - analizza David Clancy, direttore della ricerca per Quantitative Index Solutions presso Aberdeen. Secondo la società d'investimento i cinque minerali strategici per sostenere la transizione verde e quella tecnologica sono rame, litio, nichel, alluminio ed elementi delle terre rare". "La domanda di questi materiali sembra destinata ad aumentare in modo significativo nei prossimi decenni", conclude l'analisi di Aberdeen Investments.