Le previsioni
Fmi alza il Pil globale a +3,2%, quello italiano confermato al +0,5% nel 2025
Secondo la nuova edizione del World Economic Outlook, nonostante un primo semestre stabile, le prospettive restano “fragili” per il rischio dazi. Il Pil italiano atteso in crescita dello 0,8% nel 2026
di Fabrizio Arnhold 14 Ottobre 2025 16:21

Il Fondo monetario internazionale rivede leggermente al rialzo le stime di crescita globali per l’intero 2025, portandole al +3,2% dal 3% stimato a luglio e mantiene invariate quelle sul 2026 al +3,1%. Secondo la nuova edizione del World Economic Outlook, nonostante un primo semestre stabile, le prospettive restano “fragili” e rischi “orientati al ribasso” principalmente per il rischio dazi.
Il lieve miglioramento sul 2025 è dovuto a un “graduale adattamento alle tensioni commerciali”, scrive nell’outlook l’Fmi, ricordando che rispetto al 2024 l’economia globale accuserà un rallentamento. I tassi di crescita, infatti, resteranno “decisamente inferiori” alla media prepandemica del +3,7%.
Tra i rischi principali per l’economia, ci sono i dazi che “possono aumentare ulteriormente a causa delle rinnovate tensioni commerciali”. L’effetto si farebbe sentire anche sulle interruzioni delle catene di approvvigionamento, che potrebbero ridurre la crescita globale “dello 0,3% il prossimo anno”, precisa il Fondo monetario internazionale.
Per quanto riguarda l’Italia, l'Fmi conferma le previsioni di crescita dell’economia rilasciate a luglio e vede quest’anno un incremento del Pil dello 0,5%. Nel 2026, invece, la crescita del prodotto interno lordo è attesa dello 0,8%. L’outlook vede un quarto trimestre del 2025 migliore delle precedenti proiezioni, con +1% rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’OUTLOOK DELL'FMI
Il lieve miglioramento sul 2025 è dovuto a un “graduale adattamento alle tensioni commerciali”, scrive nell’outlook l’Fmi, ricordando che rispetto al 2024 l’economia globale accuserà un rallentamento. I tassi di crescita, infatti, resteranno “decisamente inferiori” alla media prepandemica del +3,7%.
RISCHIO DAZI
Tra i rischi principali per l’economia, ci sono i dazi che “possono aumentare ulteriormente a causa delle rinnovate tensioni commerciali”. L’effetto si farebbe sentire anche sulle interruzioni delle catene di approvvigionamento, che potrebbero ridurre la crescita globale “dello 0,3% il prossimo anno”, precisa il Fondo monetario internazionale.
PIL ITALIA CONFERMATO AL +0,5% NEL 2025
Per quanto riguarda l’Italia, l'Fmi conferma le previsioni di crescita dell’economia rilasciate a luglio e vede quest’anno un incremento del Pil dello 0,5%. Nel 2026, invece, la crescita del prodotto interno lordo è attesa dello 0,8%. L’outlook vede un quarto trimestre del 2025 migliore delle precedenti proiezioni, con +1% rispetto allo stesso periodo del 2024.
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