Debito sovrano

S&P conferma il rating dell’Italia a BBB+ con outlook stabile. A novembre tocca a Moody's

La decisione riflette la solidità dei conti pubblici e la stabilità politica, che continuano a sostenere la fiducia dei mercati. Ma l’industria italiana resta in difficoltà, con la produzione tornata in calo ad agosto

di Davide Lentini 11 Ottobre 2025 08:39

financialounge -  Debito sovrano moody's rating italia S&P Global Ratings
S&P Global Ratings ha confermato il rating dell’Italia a BBB+ con outlook stabile, mantenendo così la valutazione positiva già assegnata lo scorso aprile, quando aveva alzato il merito di credito dal precedente livello BBB. L’agenzia sottolinea che la tenuta dei conti pubblici, unita alla stabilità politica e al percorso riformatore, continua a sostenere la credibilità del Paese presso gli investitori internazionali. Il giudizio sul debito sovrano consolida la fase di miglioramento inaugurata a settembre da Fitch, che aveva promosso l’Italia sempre a BBB+ e con outlook stabile, riconoscendo "una dinamica del deficit in calo al 3,1% del Pil, grazie ai miglioramenti strutturali sul lato delle entrate e a un rigoroso controllo della spesa". A novembre è atteso il giudizio di Moody's.

RATING ITALIA, IL TREND RESTA POSITIVO


Le agenzie internazionali sembrano dunque convergere su una visione più costruttiva dell’Italia, premiando il quadro politico stabile e la gestione prudente della finanza pubblica. Il Dpfp, Documento programmatico di finanza pubblica, prevede per quest’anno un deficit attorno al 3% del Pil, mentre il debito resta elevato ma in fase di progressivo contenimento rispetto alla crescita nominale. Sul mercato obbligazionario, il Btp decennale mantiene uno spread stabile con il Bund tedesco, intorno agli 80 punti base, con rendimenti in lieve flessione rispetto ai picchi dello scorso anno.

A NOVEMBRE IL RATING ITALIA DI MOODY’S


Dopo S&P e Fitch, la prossima agenzia chiamata a esprimersi sarà DBRS, venerdì prossimo. La più attesa, tuttavia, resta Moody’s, che a maggio aveva confermato il rating a Baa3, un solo gradino sopra la soglia “junk”, migliorando però l’outlook da stabile a positivo. La revisione di Moody’s, prevista per il 21 novembre, rappresenterà un test chiave per verificare se il trend positivo del rating Italia potrà proseguire anche nei prossimi mesi.

PRODUZIONE INDUSTRIALE IN CALO


Accanto ai progressi sul fronte finanziario, restano segnali di debolezza dal lato reale dell’economia. Secondo Istat, ad agosto la produzione industriale è scesa del 2,4% rispetto a luglio e del 2,7% rispetto a un anno fa. Nella media giugno/agosto il calo è stato dello 0,6% sui tre mesi precedenti. I beni di consumo segnano -1,2% su base mensile, mentre l’energia arretra dello 0,6% sul mese e dell’8,6% sull’anno. I settori più penalizzati restano la fornitura di energia elettrica e gas (-13,5%) e le altre industrie manifatturiere (-6,4%), mentre crescono i comparti farmaceutico (+16,1%) e dei mezzi di trasporto (+9,9%).

Trending