Le prospettive
Azionario healthcare: AllianceBernstein svela come l’IA può rilanciare il settore
L’IA costituisce un fattore di differenziazione, grazie al quale nei prossimi anni le aziende potranno registrare maggiori successi, generare una crescita sostenuta e offrire un miglior potenziale di rendimento azionario
di Leo Campagna 8 Ottobre 2025 08:00

Dall’accelerazione delle approvazioni dei farmaci al miglioramento dell’esperienza dei pazienti, dalla chirurgia robotica ai patch per la rilevazione del cancro al seno. Sono solo alcune delle recenti innovazioni in campo medico ottenute grazie al progresso tecnologico e, più in particolare, all’evoluzione dell’intelligenza artificiale. “L’IA costituisce un fattore di differenziazione, grazie al quale nei prossimi anni le aziende potranno registrare maggiori successi, generare una crescita sostenuta e offrire un miglior potenziale di rendimento azionario” fanno sapere Vinay Thapar, CFA, Co-Chief Investment Officer and Senior Research Analyst US Growth Equities e Jane Bleeg, Portfolio Manager, Global Healthcare di AllianceBernstein.
OpenEvidence, una fonte di dati alimentata dall’IA e dedicata ai professionisti della sanità, sta rapidamente diventando l’OpenAI della professione medica, risolvendo bisogni cruciali relativi alla raccolta e allo scambio di informazioni. “Sollecitata da alcuni prompt, la piattaforma aggrega, visualizza e diffonde risposte elaborate a partire dalla sua crescente libreria di letteratura medica e ricerca accademica di prim’ordine, fornendo informazioni vitali per prendere decisioni ben informate” spiegano Thapar e Bleeg.
In parallelo si registrano i primi successi nelle procedure mediche basate sull’IA con gli sviluppi nella chirurgia robotica, senza assistenza umana, che stanno aprendo nuove strade. “Il solido modello di business di Intuitive Surgical l’ha resa azienda leader nei macchinari per la chirurgia robotica assistita e nei servizi di generazione dati. E’ probabile che l’IA possa imprimere ulteriore slancio alle offerte tecnologiche della società al punto di riuscire a trasformare l’intero processo chirurgico, dalla selezione del paziente alla guarigione” riferiscono i due manager di AllianceBernstein.
Anche la scoperta farmaceutica, gli studi di genomica (DNA) e la ricerca clinica potrebbero accelerare grazie all’IA. Nonostante al momento siano pochi i principi attivi scoperti dall’IA che hanno raggiunto la fase avanzata degli studi clinici, alcune compagnie continuano a sfruttare le analisi avanzate e la tecnologia del gemello digitale (modello virtuale) per simulare l’evoluzione della malattia, ottimizzare le molecole e personalizzare le terapie individuali. Da segnalare, inoltre, anche gli usi commerciali dell’IA nel settore sanitario. “Il fornitor di cloud per le scienze naturali, Veeva Systems, utilizza l’IA per snellire la gestione degli studi clinici e la conformità normativa per le case farmaceutiche” specificano Thapar e Bleeg.
Forse l’aspetto più rilevante è la potenzialità dell’IA nel curare in modo meno invasivo. Grazie all’IA, GE HealthCare utilizza effettua radiografie più nitide in meno tempo: questo non solo migliora la qualità delle immagini e la possibilità di formulare diagnosi più accurate ma riduce l’esposizione complessiva alle radiazioni. Al tempo stesso l’IA ha permesso di inventare i patch a ultrasuoni che consentono di rilevare o monitorare le cellule tumorali comodamente da casa.
Un altro potenziale beneficio per i pazienti è il contributo dell’IA nell’aiutare gli specialisti a comunicare meglio tra loro. “Si pensi ad un caso complesso in cui l’IA favorisca un confronto tra un nefrologo, un cardiologo e un endocrinologo, permettendo di formulare una diagnosi e una risposta più rapide che consentano al paziente di evitare il ricovero: un indubbio vantaggio per i pazienti ma anche per i costi del settore” argomentano i due manager di AllianceBernstein.
Gli investitori devono riuscire a focalizzarsi sui reali vantaggi per le singole aziende. “E’ cruciale approfondire come l’IA contribuisce al modello di business, oltre che al cash flow, alla redditività e alla posizione competitiva delle imprese. Bisogna anche considerare se la società esaminata abbia caratteristiche durevoli e se reinveste in misura superiore al costo del capitale. Inoltre, se il modello di business dell’impresa è di prim’ordine, il successo nell’IA tenderà a rafforzarlo, favorendone la rivalutazione in Borsa” concludono Thapar e Bleeg.
OPENEVIDENCE
OpenEvidence, una fonte di dati alimentata dall’IA e dedicata ai professionisti della sanità, sta rapidamente diventando l’OpenAI della professione medica, risolvendo bisogni cruciali relativi alla raccolta e allo scambio di informazioni. “Sollecitata da alcuni prompt, la piattaforma aggrega, visualizza e diffonde risposte elaborate a partire dalla sua crescente libreria di letteratura medica e ricerca accademica di prim’ordine, fornendo informazioni vitali per prendere decisioni ben informate” spiegano Thapar e Bleeg.
CHIRURGIA ROBOTICA
In parallelo si registrano i primi successi nelle procedure mediche basate sull’IA con gli sviluppi nella chirurgia robotica, senza assistenza umana, che stanno aprendo nuove strade. “Il solido modello di business di Intuitive Surgical l’ha resa azienda leader nei macchinari per la chirurgia robotica assistita e nei servizi di generazione dati. E’ probabile che l’IA possa imprimere ulteriore slancio alle offerte tecnologiche della società al punto di riuscire a trasformare l’intero processo chirurgico, dalla selezione del paziente alla guarigione” riferiscono i due manager di AllianceBernstein.
LA TECNOLOGIA DEL GEMELLO DIGITALE
Anche la scoperta farmaceutica, gli studi di genomica (DNA) e la ricerca clinica potrebbero accelerare grazie all’IA. Nonostante al momento siano pochi i principi attivi scoperti dall’IA che hanno raggiunto la fase avanzata degli studi clinici, alcune compagnie continuano a sfruttare le analisi avanzate e la tecnologia del gemello digitale (modello virtuale) per simulare l’evoluzione della malattia, ottimizzare le molecole e personalizzare le terapie individuali. Da segnalare, inoltre, anche gli usi commerciali dell’IA nel settore sanitario. “Il fornitor di cloud per le scienze naturali, Veeva Systems, utilizza l’IA per snellire la gestione degli studi clinici e la conformità normativa per le case farmaceutiche” specificano Thapar e Bleeg.
HEALTHCARE, CURARE IN MODO MENO INVASIVO
Forse l’aspetto più rilevante è la potenzialità dell’IA nel curare in modo meno invasivo. Grazie all’IA, GE HealthCare utilizza effettua radiografie più nitide in meno tempo: questo non solo migliora la qualità delle immagini e la possibilità di formulare diagnosi più accurate ma riduce l’esposizione complessiva alle radiazioni. Al tempo stesso l’IA ha permesso di inventare i patch a ultrasuoni che consentono di rilevare o monitorare le cellule tumorali comodamente da casa.
IA, AIUTARE GLI SPECIALISTI A COMUNICARE MEGLIO TRA LORO
Un altro potenziale beneficio per i pazienti è il contributo dell’IA nell’aiutare gli specialisti a comunicare meglio tra loro. “Si pensi ad un caso complesso in cui l’IA favorisca un confronto tra un nefrologo, un cardiologo e un endocrinologo, permettendo di formulare una diagnosi e una risposta più rapide che consentano al paziente di evitare il ricovero: un indubbio vantaggio per i pazienti ma anche per i costi del settore” argomentano i due manager di AllianceBernstein.
FOCALIZZARSI SUI REALI VANTAGGI PER LE SINGOLE AZIENDE
Gli investitori devono riuscire a focalizzarsi sui reali vantaggi per le singole aziende. “E’ cruciale approfondire come l’IA contribuisce al modello di business, oltre che al cash flow, alla redditività e alla posizione competitiva delle imprese. Bisogna anche considerare se la società esaminata abbia caratteristiche durevoli e se reinveste in misura superiore al costo del capitale. Inoltre, se il modello di business dell’impresa è di prim’ordine, il successo nell’IA tenderà a rafforzarlo, favorendone la rivalutazione in Borsa” concludono Thapar e Bleeg.