Risiko bancario

Unipol in rialzo a Piazza Affari per le voci di un interesse di UniCredit

Un nuovo possibile tassello del risiko bancario apre scenari nel settore assicurativo. In primo piano il futuro delle alleanze tra banche e compagnie

di Davide Lentini 7 Ottobre 2025 10:41

financialounge -  Bancassurance rumors Unicredit Unipol
A metà mattina il titolo Unipol segna a Piazza Affari un +1,57%, come conseguenza delle indiscrezioni su un possibile riassetto nel mondo della bancassurance. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, UniCredit starebbe valutando una collaborazione strategica con il gruppo assicurativo bolognese, riaccendendo i riflettori su un settore da tempo al centro del risiko finanziario italiano.

L'INTERESSE DI UNICREDIT PER UNIPOL


La parola chiave di questo potenziale accordo è “sinergia industriale”. UniCredit avrebbe creato una struttura interna dedicata all’ambito assicurativo, segnale chiaro di un interesse crescente verso questo mercato. L’idea di una partnership con Unipol risponde alla necessità di rafforzare la propria posizione nel segmento della distribuzione di polizze, in un momento in cui la scadenza dell'accordo con Allianz, prevista per il 2027, comincia a pesare nelle valutazioni strategiche.

PERCHÈ UNIPOL POTREBBE ESSERE L'ALLEATO IDEALE


Unipol, da oltre 15 anni orientata verso un modello di distribuzione diretta tramite partecipazioni bancarie, potrebbe offrire a UniCredit molto più di una semplice alleanza distributiva. In prospettiva, la futura aggregazione tra Bper e Popolare di Sondrio, due realtà di cui Unipol è azionista, rappresenta un asset di grande valore, soprattutto in aree geografiche strategiche per l’istituto guidato da Andrea Orcel.

IL NODO DELLA STABILITÀ INDUTRIALE


Un eventuale accordo tra UniCredit e Unipol non potrà prescindere da precisi equilibri di governance e da garanzie su durata, ritorni economici e controllo dell’operatività. Unipol, coerente con la propria filosofia di investimento, punterebbe a un’intesa che preveda una presenza azionaria nella controparte bancaria, come già fatto in passato con successo. Questo schema garantirebbe un allineamento d’interessi di lungo periodo tra i due gruppi.

LA VARIABILE BANCO BPM


E mentre si ragiona su Unipol, sullo sfondo del risiko bancario resta la variabile Banco Bpm, sempre più nel mirino di Crédit Agricole, primo azionista con il 19,8%. Se dovesse prendere forma un’integrazione con gli asset italiani del colosso francese, non si esclude una reazione “nazionale”, con una possibile alleanza tra player italiani per mantenere il controllo del terzo polo bancario. In questo scenario, ogni mossa diventa parte di un gioco strategico più ampio, dove anche Unipol potrebbe avere un ruolo da protagonista.

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