Protezione dell'investimento

Come funziona l’effetto airbag nei certificati di investimento

Previsto in specifici certificati a capitale condizionatamente protetto, può renderli un interessante strumento per l’investitore che propenda per un più contenuto profilo di rischio

di Leo Campagna 7 Ottobre 2025 09:32

financialounge -  certificates finanza
Provate ad immaginare di poter effettuare un investimento finanziario con un cuscinetto di protezione in caso di andamento negativo del mercato di riferimento. È quello che garantiscono i certificati di investimento con il cosiddetto airbag. La cui funzione, come per le auto, è quella di attutire il colpo, ovvero l’eventuale perdita di valore del capitale investito.

MECCANISMO DI PROTEZIONE PER RIDURRE L’ENTITÀ DELLA PERDITA


Ma procediamo con ordine. Gli airbag certificate sono certificati a capitale condizionatamente protetto. A scadenza, infatti, il capitale è garantito soltanto a determinate condizioni, per esempio se il sottostante non scende al di sotto del livello fissato dalla barriera. La loro particolarità consiste nel fatto che, qualora il sottostante a scadenza quotasse sotto il livello della barriera, scatta un meccanismo di protezione che riduce l’entità della perdita.

UN ESEMPIO CON TRE TITOLI BANCARI SOTTOSTANTI


Un esempio può chiarirne meglio il funzionamento. Ipotizziamo di aver investito in un certificato con sottostante tre titoli bancari italiani, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco BPM, con barriera al 55%, rimborso a 100 e il cosiddetto rapporto di airbag pari a 1,8182 (ovvero 100 : 55). Il certificato prevede tre premi mensili da 0,85% incondizionati e dal quarto mese un premio di 0,85% se nessuno dei tre titoli sottostanti quota ad un livello inferiore del 45% rispetto a quello iniziale. Grazie all’effetto memoria, le cedole mensili condizionate possono essere recuperate in una successiva osservazione se la condizione di pagamento del premio viene verificata.

DUE SITUAZIONI A SCADENZA


A scadenza, infine, potranno esserci due situazioni. Nella prima, tutti e tre i titoli del sottostante quotano ad un livello non inferiore alla barriera (ovvero né Intesa Sanpaolo, né Unicredit e nemmeno Banco BPM hanno registrato una perdita superiore al 45% rispetto al loro valore iniziale): il certificato scade, liquida 100 euro di nominale e paga la cedola mensile ed, eventualmente, anche quelle precedentemente non pagate.

EFFETTO AIRBAG


Nel secondo caso, invece, uno dei tre titoli bancari del sottostante quota al di sotto del livello barriera perdendo, per esempio il 50% del valore rispetto a quello di partenza. In questo caso il certificato con airbag esaminato paga 90,91 euro (50 euro x 1,8182, ovvero il valore nominale decurtato della perdita del 50% moltiplicato per il rapporto di airbag) a fronte di 100 euro di nominale facendo accusare all’investitore una perdita del 9,09%. Un certificato di investimento con le medesime caratteristiche senza effetto airbag riconoscerebbe a scadenza 50 euro facendo accusare una perdita del 50% all’investitore.

UN PIÙ CONTENUTO PROFILO DI RISCHIO


Dall’esempio si comprende come, grazie all’effetto airbag, la perdita per l’investitore si riduca in misura significativa. E’ altrettanto interessante notare come, nonostante questa maggiore protezione, un certificato con airbag possa comunque garantite all’investitore un premio consistente anche con un andamento negativo del sottostante sebbene, inevitabilmente, inferiore a quello di solito offerto da un medesimo certificato senza airbag. Si tratta pertanto di uno strumento indicato per l’investitore che propenda per un più contenuto profilo di rischio.

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