Le nomine

Mps decide il nuovo cda Mediobanca. In arrivo Scocchia, Poggio e due ex rettori

Dopo l’intesa su presidente e ad, Siena chiude la lista del nuovo board da presentare alla Bce. E intanto Moody's rivede al ribasso il rating di Piazzetta Cuccia dopo l'opas

di Davide Lentini 2 Ottobre 2025 10:36

financialounge -  Banca Mps Cristina Scocchia Ferruccio Resta Mediobanca Monica Poggio moody's Ops Mps su Mediobanca rumors Tiziana Togna Valter Lazzari
Dopo aver trovato l’accordo sul ticket di vertice, con Vittorio Grilli alla presidenza e Alessandro Melzi d’Eril come amministratore delegato, oggi è la volta del board. Il comitato nomine di Mps torna infatti a riunirsi per definire gli undici nomi che faranno parte del cda Mediobanca e che dovranno essere depositati entro domani per essere inviati alla Bce. Moody's, intanto, ha abbassato il giudizio su Piazzetta Cuccia e ha invece migliorato il rating di Siena.

IL POSSIBILE NUOVO CDA MEDIOBANCA


Secondo indiscrezioni tra i profili destinati a entrare nel nuovo consiglio di amministrazione di Mediobanca ci sarebbero l’amministratrice delegata di Illycaffè, Cristina Scocchia, e la numero uno di Bayer Italia, Monica Poggio. A loro si affiancherebbero due accademici di peso: Ferruccio Resta, ex rettore del Politecnico di Milano, e Valter Lazzari, già rettore della Liuc di Castellanza e oggi docente alla Sda Bocconi. Potrebbe entrare nel cda Mediobanca anche l'ex vice direttrice generale della Consob Tiziana Togna.

CDA MEDIOBANCA, LE INDISCREZIONI INDUSTRIALI


Nel futuro cda Mediobanca il peso dei profili imprenditoriali potrebbe rafforzarsi proprio con l’arrivo di Scocchia e Poggio, nomi sostenuti da Delfin. Un segnale che punta a bilanciare la prevalenza di competenze da investment banking. Gli ingressi di Resta e Lazzari porterebbero invece competenze legate alla formazione, all’innovazione e alla governance di lungo periodo.

VERSO L'ASSEMBLEA MEDIOBANCA DEL 28 OTTOBRE


Con l’ok del comitato nomine che dovrebbe arrivare oggi, l’intera lista a 11 approderà al cda di Mps per il via libera finale. Da lì scatterà il conto alla rovescia verso l’assemblea Mediobanca del 28 ottobre che definirà gli equilibri futuri della merchant bank.

MOODY'S ABBASSA IL RATING MEDIOBANCA


Ma a scaldare l’autunno di Piazzetta Cuccia non bastano le trattative sui nomi. A muovere le acque è intervenuta anche Moody’s, che ha rivisto i giudizi di credito dopo il successo dell'opas che ha portato Mps a diventare capogruppo di Mediobanca. L’agenzia ha infatti deciso di abbassare il merito di credito a lungo termine di Mediobanca a Baa3, riducendo anche il merito di credito di base a Ba1. Una scelta che, secondo indiscrezioni, avrebbe irritato non poco la merchant bank, tanto che Piazzetta Cuccia ha diffuso una nota ufficiale in cui sottolinea come "l’attuale rating non rifletta" la reale solidità del gruppo e che "il profilo creditizio sia invariato rispetto al periodo precedente il lancio dell’offerta di Banca Monte dei Paschi".

MIGLIORA IL GIUDIZIO SU MPS


Parallelamente, Moody’s ha invece premiato la capogruppo Siena, alzando il giudizio a lungo termine a Baa1 da Baa2, con il merito di credito di base confermato a Ba1. Un doppio movimento che porta oggi Mps ad avere un rating più alto rispetto a Mediobanca, fatto che diverse fonti finanziarie definiscono "di difficile comprensione", anche alla luce del peso storico e della credibilità della merchant guidata da Piazzetta Cuccia.

LA FUGA DEI BANKER DI MEDIOBANCA


In questo contesto, infine, si inseriscono le continue voci legate alla decisione di diversi banker di Mediobanca di non aderire al progetto di Mps e di voler trovare nuovi approdi. Sarebbe il caso, tra gli altri, di Angelo Viganò che, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, potrebbe entrare in Intesa Sanpaolo Pb, portando lì il suo portafoglio clienti.

Trending