L'outlook
Mercato azionario, le opportunità da cogliere in Polonia
Angelika Millendorfer, Responsabile Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management, fa il punto sui mercati dell’Europa centrale e orientale: fondamentale una selezione attenta
di Antonio Cardarelli 1 Ottobre 2025 07:55

Quali sono le prospettive per i mercati emergenti? A tracciare l’outlook per i prossimi mesi è Angelika Millendorfer, Responsabile Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management, che si concentra in particolare sui mercati dell’Europa orientale e centrale.
L’analisi parte dalla Polonia, dove alla fine del 2024 è salito al potere un governo pro-Unione europea. Ciò permetterà al Paese di accedere a fondi Ue congelati fino a un massimo di 76 miliardi di euro a partire dal 2025. Inoltre, sottolinea Millendorfer, dal nuovo programma di riarmo dell'Ue arriveranno prestiti a tasso agevolato per un importo massimo di quasi 44 miliardi di euro. Essendo meno esposta ai dazi americani, la Polonia dovrebbe crescere tra il 3% e il 3,5%, ben al di sopra della media europea. “Queste prospettive di crescita e un livello di valutazione molto favorevole sul mercato azionario hanno dato un forte impulso ai prezzi delle azioni polacche negli ultimi 12 mesi”, fa sapere l’esperta di Raiffeisen Capital Management.
Nonostante le speranze deluse sulla fine della guerra in Ucraina, secondo Millendorfer il potenziale di sorprese negative appare oggi piuttosto limitato. “A proposito di sorprese negative – precisa l’esperta - il mercato azionario polacco è stato recentemente colpito da un aumento temporaneo delle imposte sui profitti delle banche in Polonia. Questo, insieme alle speranze deluse sull'Ucraina, potrebbe essere stato uno dei fattori scatenanti della leggera correzione al ribasso di questo mercato azionario nelle ultime settimane”. Raiffeisen Capital Management continua a considerare molte società polacche, comprese le banche, come promettenti, con valutazioni ancora piuttosto favorevoli e un solido potenziale di crescita.
Per quanto riguarda l’Ungheria, al momento la view di Raiffeisen Capital Management è neutrale, nonostante il mercato azionario abbia registrato ottime performance. Questo perché l’Unione europea continua a bloccare fondi significativi e l’economia ungherese, fortemente dipendente dall’export, risente dei dazi e della crescita ancora debole in Germania e Austria. Inoltre, l’inflazione è ancora elevata e rappresenta un freno al margine di manovra della banca centrale. “Sebbene Budapest abbia intensificato in modo significativo la cooperazione economica con la Cina, gli investitori cinesi stanno ora frenando alcuni grandi progetti in Ungheria”, ricorda Millendorfer.
Rimanendo in Ungheria, va ricordato che il prossimo anno ci saranno le elezioni parlamentari e per la prima volta, sottolinea Millendorfer, Orban rischia di perdere la maggioranza. “Un cambio di governo potrebbe successivamente migliorare le relazioni con l'UE e quindi comportare anche lo sblocco di ingenti fondi UE per l'Ungheria. Tuttavia, mancano ancora diversi mesi alle elezioni e al momento è difficile prevederne l'esito finale”, commenta l’esperta di Raiffeisen Capital Management. Discorso simile anche per la Repubblica Ceca, dove le prospettive di crescita sono contenute.
In conclusione della sua analisi, l’esperta di Raiffeisen Capital Management ritiene ancora interessante l’Europa centrale e orientale, a patto di operare una buona selezione. “Nel complesso - commenta Angelika Millendorfer - nonostante alcuni aumenti significativi dei prezzi negli ultimi due anni, i mercati azionari dell'Europa centrale e orientale continuano a presentare uno sconto di valutazione considerevole rispetto ai mercati sviluppati e alcuni, come ad esempio la Polonia, hanno prospettive di crescita significativamente migliori”.
PROSPETTIVE MIGLIORATE PER LA POLONIA
L’analisi parte dalla Polonia, dove alla fine del 2024 è salito al potere un governo pro-Unione europea. Ciò permetterà al Paese di accedere a fondi Ue congelati fino a un massimo di 76 miliardi di euro a partire dal 2025. Inoltre, sottolinea Millendorfer, dal nuovo programma di riarmo dell'Ue arriveranno prestiti a tasso agevolato per un importo massimo di quasi 44 miliardi di euro. Essendo meno esposta ai dazi americani, la Polonia dovrebbe crescere tra il 3% e il 3,5%, ben al di sopra della media europea. “Queste prospettive di crescita e un livello di valutazione molto favorevole sul mercato azionario hanno dato un forte impulso ai prezzi delle azioni polacche negli ultimi 12 mesi”, fa sapere l’esperta di Raiffeisen Capital Management.
MERCATO AZIONARIO VERSO IL RECUPERO
Nonostante le speranze deluse sulla fine della guerra in Ucraina, secondo Millendorfer il potenziale di sorprese negative appare oggi piuttosto limitato. “A proposito di sorprese negative – precisa l’esperta - il mercato azionario polacco è stato recentemente colpito da un aumento temporaneo delle imposte sui profitti delle banche in Polonia. Questo, insieme alle speranze deluse sull'Ucraina, potrebbe essere stato uno dei fattori scatenanti della leggera correzione al ribasso di questo mercato azionario nelle ultime settimane”. Raiffeisen Capital Management continua a considerare molte società polacche, comprese le banche, come promettenti, con valutazioni ancora piuttosto favorevoli e un solido potenziale di crescita.
VIEW NEUTRALE SULL’UNGHERIA
Per quanto riguarda l’Ungheria, al momento la view di Raiffeisen Capital Management è neutrale, nonostante il mercato azionario abbia registrato ottime performance. Questo perché l’Unione europea continua a bloccare fondi significativi e l’economia ungherese, fortemente dipendente dall’export, risente dei dazi e della crescita ancora debole in Germania e Austria. Inoltre, l’inflazione è ancora elevata e rappresenta un freno al margine di manovra della banca centrale. “Sebbene Budapest abbia intensificato in modo significativo la cooperazione economica con la Cina, gli investitori cinesi stanno ora frenando alcuni grandi progetti in Ungheria”, ricorda Millendorfer.
ORBAN VERSO LA PRIMA SCONFITTA?
Rimanendo in Ungheria, va ricordato che il prossimo anno ci saranno le elezioni parlamentari e per la prima volta, sottolinea Millendorfer, Orban rischia di perdere la maggioranza. “Un cambio di governo potrebbe successivamente migliorare le relazioni con l'UE e quindi comportare anche lo sblocco di ingenti fondi UE per l'Ungheria. Tuttavia, mancano ancora diversi mesi alle elezioni e al momento è difficile prevederne l'esito finale”, commenta l’esperta di Raiffeisen Capital Management. Discorso simile anche per la Repubblica Ceca, dove le prospettive di crescita sono contenute.
MERCATI AZIONARIO A SCONTO IN POLONIA
In conclusione della sua analisi, l’esperta di Raiffeisen Capital Management ritiene ancora interessante l’Europa centrale e orientale, a patto di operare una buona selezione. “Nel complesso - commenta Angelika Millendorfer - nonostante alcuni aumenti significativi dei prezzi negli ultimi due anni, i mercati azionari dell'Europa centrale e orientale continuano a presentare uno sconto di valutazione considerevole rispetto ai mercati sviluppati e alcuni, come ad esempio la Polonia, hanno prospettive di crescita significativamente migliori”.