Mercato crypto
Tether verso una maxi raccolta da record: obiettivo 20 miliardi di dollari
Un’operazione che potrebbe ridisegnare gli equilibri delle criptovalute e avvicinare la società a 500 miliardi di valutazione, paragonabile a quella dei colossi tech
di Davide Lentini 25 Settembre 2025 10:35

Nel mercato delle criptovalute circola un rumor pesante: Tether, regina delle stablecoin, starebbe lavorando a un aumento di capitale senza precedenti, con l’obiettivo di raccogliere fino a 20 miliardi di dollari. Una cifra che, se confermata, spingerebbe la valutazione implicita della società verso i 500 miliardi di dollari, un livello vicino a quello di SpaceX e OpenAI.
Secondo indiscrezioni rilanciate da Bloomberg, Tether starebbe sondando investitori di primissimo piano, offrendo circa il 3% del capitale tramite collocamento privato. Le trattative, tuttavia, sono ancora in fase preliminare e i numeri potrebbero ridimensionarsi lungo il percorso. Se i 20 miliardi ipotizzati venissero raccolti integralmente, Tether entrerebbe di diritto nel club dei colossi privati più valutati al mondo. Sarebbe un salto dimensionale per una società che fino a pochi anni fa era al centro delle polemiche sulla trasparenza delle proprie riserve.
La partita si gioca anche sul fronte della concorrenza. Oggi Circle, che emette la stablecoin Usdc, capitalizza circa 30 miliardi di dollari. Un confronto impietoso se rapportato ai 172 miliardi di capitalizzazione di mercato di Usdt. Tether, insomma, resta il player dominante del settore.
Non si tratta soltanto di stablecoin. Paolo Ardoino, ceo del gruppo Tether, ha già indicato che i fondi servirebbero a finanziare un’espansione in diversi settori: intelligenza artificiale, commodity trading, energia, comunicazioni e media. Un piano di diversificazione che punta a trasformare Tether in un conglomerato tecnologico-finanziario globale.
C’è poi la prospettiva politica. Dopo i contrasti con le autorità durante il primo mandato Trump e la multa da 41 milioni pagata nel 2021, Tether prepara un ritorno sul mercato americano. La società ha annunciato una stablecoin regolamentata e ha chiamato a guidare il progetto Bo Hines, ex funzionario della Casa Bianca con delega al settore crypto. Per ora resta tutto nella cornice delle indiscrezioni, ma la macchina si è già messa in moto: una data room è stata aperta agli investitori e il deal potrebbe chiudersi entro la fine dell’anno. Sarebbe un passaggio storico, con potenziali ripercussioni su tutto l’ecosistema crypto e sulla stessa percezione globale delle stablecoin.
TETHER TRA GLI INVESTITORI GLOBALI
Secondo indiscrezioni rilanciate da Bloomberg, Tether starebbe sondando investitori di primissimo piano, offrendo circa il 3% del capitale tramite collocamento privato. Le trattative, tuttavia, sono ancora in fase preliminare e i numeri potrebbero ridimensionarsi lungo il percorso. Se i 20 miliardi ipotizzati venissero raccolti integralmente, Tether entrerebbe di diritto nel club dei colossi privati più valutati al mondo. Sarebbe un salto dimensionale per una società che fino a pochi anni fa era al centro delle polemiche sulla trasparenza delle proprie riserve.
LA COMPETIZIONE CON CIRCLE
La partita si gioca anche sul fronte della concorrenza. Oggi Circle, che emette la stablecoin Usdc, capitalizza circa 30 miliardi di dollari. Un confronto impietoso se rapportato ai 172 miliardi di capitalizzazione di mercato di Usdt. Tether, insomma, resta il player dominante del settore.
LE NUOVE SCOMMESSE DI TETHER
Non si tratta soltanto di stablecoin. Paolo Ardoino, ceo del gruppo Tether, ha già indicato che i fondi servirebbero a finanziare un’espansione in diversi settori: intelligenza artificiale, commodity trading, energia, comunicazioni e media. Un piano di diversificazione che punta a trasformare Tether in un conglomerato tecnologico-finanziario globale.
IL RITORNO NEGLI STATI UNITI
C’è poi la prospettiva politica. Dopo i contrasti con le autorità durante il primo mandato Trump e la multa da 41 milioni pagata nel 2021, Tether prepara un ritorno sul mercato americano. La società ha annunciato una stablecoin regolamentata e ha chiamato a guidare il progetto Bo Hines, ex funzionario della Casa Bianca con delega al settore crypto. Per ora resta tutto nella cornice delle indiscrezioni, ma la macchina si è già messa in moto: una data room è stata aperta agli investitori e il deal potrebbe chiudersi entro la fine dell’anno. Sarebbe un passaggio storico, con potenziali ripercussioni su tutto l’ecosistema crypto e sulla stessa percezione globale delle stablecoin.
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