Mercato obbligazionario

Reddito Fisso: le indicazioni di Morgan Stanley IM in vista di un autunno più instabile

Secondo gli esperti della casa d’investimento, i semi di una potenziale volatilità sono stati piantati e, sebbene i mercati possano apparire tranquilli, si stanno preparando a momenti sfidanti

di Leo Campagna 24 Settembre 2025 07:55

financialounge -  mercati Morgan Stanley Investment Management obbligazioni
La volatilità dei rendimenti del mercato obbligazionario durante l’estate è rimasta notevolmente contenuta e gli spread hanno continuato a comprimersi in modo positivo, nonostante un breve picco in seguito ai dati sull'occupazione negli Stati Uniti di inizio mese. “Tuttavia, sotto la superficie si stanno accumulando pressioni che potrebbero tradursi in movimenti più significativi con l'autunno”, tiene a sottolineare il Broad Markets Fixed Income Team di Morgan Stanley Investment Management.

UN FRAGILE EQUILIBRIO


Il mercato obbligazionario rimane infatti in un fragile equilibrio, stretto tra persistenti preoccupazioni per la crescita, come riflesso dai dati sull'occupazione negli Stati Uniti, e ostinate pressioni inflazionistiche sia a livello nazionale che estero, in particolare in Giappone. Allo stesso tempo, le preoccupazioni sull'offerta nei mercati dei titoli di Stato si stanno intensificando, a causa dell'aumento dei deficit e dei percorsi politicamente impegnativi verso una stretta fiscale in paesi come Francia, Regno Unito e Stati Uniti.

UN AUMENTO DEI PREMI A TERMINE


“Queste dinamiche portano ad un aumento dei premi a termine, un tema che continuiamo a privilegiare e che esprimiamo attraverso posizioni più ripide nelle curve dei titoli di Stato. I mercati hanno rivalutato i rendimenti reali a livelli visti l'ultima volta nei primi anni 2000, segnalando un netto allontanamento dall'era di repressione monetaria seguita alla crisi finanziaria globale. La domanda chiave ora è se i rendimenti reali debbano aumentare ulteriormente, in particolare sul lungo termine” commenta il Team.

LE CONTRADDIZIONI DI QUESTA FASE


In un contesto di ampi deficit e dinamiche fiscali strutturalmente vincolate, guidate da una situazione di stallo politico e da pressioni demografiche, gli esperti del Team di Morgan Stanley IM continuano a indagare sul tipo di fenomeno che si stia configurando. “I bilanci aziendali e delle famiglie rimangono solidi rispetto a redditi e profitti, soprattutto se confrontati con il patrimonio netto delle famiglie e le valutazioni azionarie. Gli spread sono storicamente ristretti perché i fondamentali del settore privato sono solidi ma le traiettorie del debito sovrano non sono rassicuranti” riferiscono i manager di Morgan Stanley IM.

FOCUS SUI TITOLI DI STATO CANADESI E NEOZELANDESI


I quali rivelano una loro posizione neutrale sulla duration nei mercati sviluppati, con un posizionamento selettivo a favore dei titoli di Stato canadesi e neozelandesi rispetto ai Treasury statunitensi. L'esposizione all'irripidimento della curva dei Treasury statunitensi e dei Bund tedeschi riflette la loro convinzione che l'aumento dei deficit e dei premi a termine sottoporrà a pressione i rendimenti a lungo termine. In Giappone, vengono invece mantenute posizioni lunghe sui breakeven dell'inflazione, riducendo tatticamente l'esposizione breve alla duration. Sul mercato valutario, sono privilegiate le posizioni corte (ribassiste) sul dollaro statunitense rispetto a un paniere di valute diversificato.

FONDAMENTALI FAVOREVOLI AI MERCATI EMERGENTI


Nei mercati emergenti, i fondamentali rimangono favorevoli, grazie al continuo slancio delle riforme e alle aspettative di crescita resilienti. “Le valute dei mercati emergenti sono sottovalutate e i differenziali di rendimento reale rimangono interessanti. La persistente debolezza del dollaro dovrebbe sostenere gli asset locali, sebbene l'incertezza sulla politica commerciale giustifichi un approccio bottom-up specifico per paese” puntualizza il team di Morgan Stanley IM.

CAUTO OTTIMISMO SUL CREDITO


Che rimane cautamente ottimista sul credito. Nell'investment grade, i solidi fondamentali societari e i fattori tecnici favorevoli supportano i rendimenti trainati dal carry (flussi cedolari), sebbene gli spread ridotti e i rischi legati alla politica commerciale richiedano selettività. Sono privilegiati gli emittenti con bilanci solidi e bassa ciclicità, in particolare i titoli finanziari. Nel segmento high yield, la preferenza va agli emittenti con fondamentali resilienti e strutture di capitale prudenti.

ESPOSIZIONE MIRATA AD ABS E CMBS COMMERCIALI GARANTITI


“Nel segmento dei bond convertibili, siamo costruttivi sui fondamentali, ma cauti sul ritmo di emissione, in particolare per le operazioni legate alle criptovalute e per questo riteniamo fondamentale la selettività. Nel credito cartolarizzato, si prevede un ulteriore restringimento degli spread MBS agency, supportati da valutazioni relative interessanti e da potenziali tagli dei tassi da parte della Fed. Il credito ipotecario residenziale rimane il nostro settore preferito, insieme a un'esposizione mirata ad ABS e CMBS commerciali garantiti da attività alberghiere e da selezionati immobili commerciali di prestigio” conclude il Broad Markets Fixed Income Team di  Morgan Stanley Investment Management.

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