Real estate

A Milano nessun rischio bolla immobiliare, resta alto a Zurigo e Miami

Secondo l’ultima edizione dell’Ubs Global Real Estate Bubble Index, Miami mostra il rischio di bolla più elevato tra le città analizzate, seguita da Tokyo e Zurigo. Anche città come Londra e Parigi a rischio basso

di Fabrizio Arnhold 23 Settembre 2025 18:33

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Secondo l’Ubs Global Real Estate Bubble Index 2025, la metropoli lombarda resta tra i mercati più equilibrati a livello internazionale, con un rischio di bolla immobiliare classificato come basso. Una condizione che contrasta con i segnali di surriscaldamento in città come Miami, Tokyo e Dubai, dove i prezzi crescono molto più velocemente dei redditi.

IL RAPPORTO UBS SUL RISCHIO BOLLA


Lo studio condotto da Ubs analizza 21 grandi mercati immobiliari globali. Nel 2025 il rischio di bolla più alto riguarda Miami, seguita da Tokyo e Zurigo. Dubai e Madrid hanno visto l’aumento più marcato rispetto all’anno precedente. Al contrario, Milano, insieme a Londra e Parigi, è inserita nella fascia a rischio basso, in compagnia di mercati come New York, San Francisco e Hong Kong.

IL CASO MILANESE


A differenza di altre metropoli europee, Milano mostra una dinamica più sostenibile: i prezzi reali delle abitazioni sono cresciuti meno rispetto ai redditi e agli affitti, riducendo gli squilibri che in altre città hanno alimentato timori di bolla. La disponibilità di nuovi sviluppi immobiliari, legata anche alle trasformazioni urbanistiche post-Expo e all’attrattività internazionale della città, ha permesso di contenere e distribuire meglio la domanda.



LA LEZIONE DELLE ALTRE CITTÀ


Lo studio ricorda che i mercati ad alto rischio hanno spesso sperimentato correzioni significative: città come Francoforte, Parigi, Toronto e Vancouver hanno registrato cali medi del 20% dai massimi a seguito del rialzo dei tassi. In confronto, i mercati più equilibrati hanno perso in media solo il 5% in termini reali. Milano si posiziona dunque come un mercato resiliente, meno esposto a shock esterni e a improvvisi cali di fiducia.

PROSPETTIVE SULL'IMMOBILIARE


Secondo Ubs, la riduzione attesa dei tassi di interesse entro il 2026 e l’offerta limitata di nuove abitazioni potrebbero riportare pressione al rialzo sui prezzi a livello globale. Tuttavia, Milano parte da una posizione più solida: l’accessibilità, pur non semplice, resta migliore rispetto a città come Londra o Parigi, mentre il legame tra crescita dei redditi e dinamica dei prezzi immobiliari si mantiene relativamente stabile. Certo, i prezzi delle abitazioni non sono alla portata di tutti, ma restano più accessibuli rispetto ad altre capitali europee.

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