Risiko bancario

Banco Bpm muove su Credit Agricole Italia per alzare il prezzo a Mps?

Le indiscrezioni sulle prossime mosse di Piazza Meda preoccupano mercato e analisti. L'operazione prevede l'acquisizione del 51% della divisione italiana della banca francese, con quote Anima e Agos

di Davide Lentini 22 Settembre 2025 11:54

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Seduta in calo per Banco Bpm (-1,1% a metà mattina), appesantita dalle indiscrezioni su un nuovo scenario di m&a che coinvolge Crédit Agricole. Secondo quanto riportato da Reuters nei giorni scorsi, l'istituto francese avrebbe arruolato Deutsche Bank e Rothschild come advisor per assisterla in una potenziale fusione della sua divisione italiana con l’istituto guidato da Giuseppe Castagna. Un'acquisizione ancora poco chiara, che sembra preoccupare il mercato.

BPM E LO SCHEMA DI ACQUISIZIONE


Lo scenario ipotizzato prevede che Banco Bpm rilevi inizialmente il 51% di Credit Agricole Italia, oggi controllata all’86% da Crédit Agricole, con una valutazione complessiva di circa 6 miliardi. La quota da 3 miliardi pari al 51% verrebbe pagata in parte con azioni Anima (il 39%, circa 1 miliardo), in parte con azioni Agos Ducato (il 36%, un altro miliardo) e il resto con azioni proprie di Banco Bpm.

BANCO BPM E I DUBBI STRATEGICI


La struttura finanziaria dell'operazione, se confermata, pare sollevare più di un dubbio. "Un deal di questo tipo - spiegano gli analisti di Intermonte - potrebbe porre interrogativi di strategia, dal momento che Banco Bpm si priverebbe di quote in fabbriche prodotto come Anima, andando in direzione opposta rispetto alla linea di internalizzazione perseguita negli ultimi anni". Ma c'è altro: restano aperti, infatti, i nodi sulla distribuzione del risparmio gestito. "Occorrerà capire il ruolo di Anima e Amundi", aggiungono ancora gli analisti.

OPERAZIONE INDUSTRIALE O MOSSA TATTICA?


Secondo altri osservatori, un’operazione di questo genere potrebbe anche avere un secondo fine. Ovvero alzare il prezzo in vista di una futura, e non esclusa, scalata di Mps, inserendosi nel più ampio risiko bancario italiano che vede Siena e Mediobanca al centro dei giochi. Resta dunque il quesito: quella su Cai è una vera opzione industriale, oppure solo una mossa tattica per spingere altri attori a riconoscere il pieno valore di Banco Bpm nel risiko senza esclusione di colpi che anima il sistema bancario italiano?


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