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Certificati di investimento: ecco tutti i punti di forza

Consentono di guadagnare anche con i mercati laterali o moderatamente negativi, offrono tante opzioni vantaggiose, sono negoziati su mercati regolamentati di Borsa Italiana e consentono una pianificazione fiscale efficiente

di Leo Campagna 19 Settembre 2025 09:49

financialounge -  certificates mercati
In questi ultimi anni sono cresciuti in misura significativa i volumi di emissioni e il numero di operatori attivi nell’ambito dei certificati di investimento. A invogliare una platea sempre maggiore di traders e investitori a utilizzare i certificates sono i loro molteplici punti di forza. A cominciare dalla diversificazione. L’investitore che acquista un certificato ha l’opportunità di investire in sottostanti, spesso non accessibili, come materie prime, indici, panieri di azioni, tassi di interesse e valute con, peraltro capitali ridotti. Infatti, per investire in questi strumenti sono sufficienti importi contenuti.

ADATTABILE ALLE DIVERSE CONDIZIONI DI MERCATO


Tramite un unico strumento finanziario, il sottoscrittore accede ad una strategia di investimento flessibile ed adattabile alle diverse condizioni di mercato (rialzista, lateriale o moderatamente negativo). In particolare, i certificati possono far guadagnare anche se il sottostante subisce delle perdite. Per esempio, un certificato con sottostante il titolo Intesa San Paolo con prezzo di riferimento iniziale a 5 euro e barriera al 50%, determinerebbe un flusso di cassa positivo per l’investitore anche a fronte di una discesa del prezzo dell’azione a 4 o a 3 euro. In pratica, nonostante una correzione del 20% o anche del 40% del sottostante del certificate, l’investitore otterrebbe un profitto. Da notare, inoltre, come l’investimento sarebbe comunque profittevole anche se il prezzo di Intesa Sanpaolo salisse o rimanesse stabile.

CERTIFICATI DI INVESTIMENTO, EFFETTO AIRBAG E EFFETTO QUANTO


Grazie invece alle opzioni incorporate nella struttura interna, i certificates riescono ad offrire un rendimento asimmetrico, ovvero differente rispetto all’andamento lineare del sottostante. Per esempio, l’effetto ‘airbag’ offre all’investitore una maggiore protezione rispetto ai tradizionali certificati, perché è in grado di attutire le perdite nel caso in cui il valore del sottostante dovesse scendere al di sotto di un determinato valore di riferimento. L’effetto ‘quanto’, invece, permette di neutralizzare la variazione del cambio valutario se il sottostante è quotato in una valuta diversa dall’euro, proteggendo così l'investitore dalla fluttuazione del tasso di cambio.

CAPITALE PROTETTO O PARZIALMENTE PROTETTO


Le tante opzioni disponibili e altri fattori della propria struttura interna consentono ai certificati di essere anche o a capitale protetto o a capitale parzialmente protetto. Quando i certificati offrono una protezione parziale del capitale è solitamente condizionata al fatto che il prezzo non scenda sotto un determinato valore, stabilito al momento dell’emissione del titolo (per esempio il 50% del valore iniziale). Nel caso in cui sono a capitale protetto, i certificati garantiscono all’investitore una protezione totale del capitale impiegato ma con un sacrificio dei rendimenti potenziali rispetto ai certificati a capitale parzialmente protetto e a quelli senza protezione del capitale.

QUOTAZIONE SU MERCATI REGOLAMENTATI DI BORSA ITALIANA


Un altro vantaggio per gli investitori è che i certificati sono quotati su mercati regolamentati. In Italia su SedeX, il mercato finanziario di Borsa Italiana per la negoziazione di covered warrant e certificate, e su EuroTLX, il mercato multilaterale di negoziazione (MTF) gestito da Borsa Italiana. Inoltre prevedono un market maker che facilita gli scambi tra domanda e offerta.

CERTIFICATI DI INVESTIMENTO, UN INTERESSANTE TRATTAMENTO FISCALE


Ma, probabilmente, il principale punto di forza è da ricercarsi nel trattamento fiscale. Le loro cedole e gli eventuali capital gain ottenuti da vendite di certificati di investimento a prezzi superiori a quelli di acquisto (plusvalenze) possono essere compensati con precedenti minusvalenze. Si tratta di una caratteristica che rende i certificati di investimento particolarmente preziosi in ottica di pianificazione fiscale perché possono risultare lo strumento finanziario più efficiente in termini fiscali per i clienti che possiedono delle minusvalenze.

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