L’apertura dei mercati
Borse europee in verde dopo i nuovi record di Wall Street
Avvio in cauto rialzo per i principali indici europei, dopo i nuovi massimi toccati da Wall Street, con il Nasdaq supportato dalla corsa dei titoli tech. A Milano focus sulle banche, sale Stellantis
di Fabrizio Arnhold 19 Settembre 2025 09:12

Le Borse europee aprono la giornata di scambi caute sulla parità, dopo i nuovi record messi a segno da Wall Street, con l’indice Dow Jones che ieri ha chiuso a +0,27%, lo S&P 500 a +0,48% e il Nasdaq a +0,94%, spinto dalla corsa dei titoli tech e dal rally di Intel (+22%). A Milano il Ftse Mib apre a +0,12%, il Dax di Francoforte a +0,24%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,26%, il Cac 40 di Parigi a +0,30% e il Ftse 100 di Londra a +0,11%. In calo la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei a -0,57%, dopo che la BoJ ha deciso di lasciare invariati i tassi.
La Bank of Japan non ha deciso di rialzare i tassi di interesse, ma ha predisposto la vendita di asset acquistati negli anni scorsi, soprattutto Etf azionari nazionali, per sostenere l’economia. Una mossa che il mercato ha letto come un atteggiamento restrittivo, che può avvicinare il prossimo rialzo dei tassi di interesse. Ieri l’Europa e Wall Street hanno chiuso in rialzo anche grazie al taglio del costo del denaro da parte della Federal Reserve che ha ridotto i tassi di 25 punti base, prevedendo altre due sforbiciate entro la fine del 2025.
Sul versante valutario, poco mosso il cross euro-dollaro, a 1,1774, da 1,1785 del precedente closing. In calo il prezzo del petrolio, con il Brent scadenza novembre che scambia a 67,28 dollari al barile, mentre il Wti ottobre a 63,23 dollari (-0,53%). Debole anche il gas naturale che sulla piattaforma di Amsterdam cede lo 0,4%, a 32,8 euro al megawattora.
Guardando ai singoli titoli, a Piazza Affari da seguire quelli del comparto bancario, dopo il cda di Mediobanca di ieri, con la lettera di addio di Alberto Nagel ai dipendenti, mentre Banco Bpm valuta le opzioni di fusione con Credit Agricole Italia o il terzo polo con Mps-Mediobanca. Intanto Fitch potrebbe rivedere al rialzo il giudizio sull’Italia. In avvio sale Stellantis (+2%), dopo la promozione di Berenberg. Lo spread scende a 78,5 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,52%.
BOJ NON ALZA I TASSI MA VENDE ETF
La Bank of Japan non ha deciso di rialzare i tassi di interesse, ma ha predisposto la vendita di asset acquistati negli anni scorsi, soprattutto Etf azionari nazionali, per sostenere l’economia. Una mossa che il mercato ha letto come un atteggiamento restrittivo, che può avvicinare il prossimo rialzo dei tassi di interesse. Ieri l’Europa e Wall Street hanno chiuso in rialzo anche grazie al taglio del costo del denaro da parte della Federal Reserve che ha ridotto i tassi di 25 punti base, prevedendo altre due sforbiciate entro la fine del 2025.
EURO-DOLLARO POCO MOSSO
Sul versante valutario, poco mosso il cross euro-dollaro, a 1,1774, da 1,1785 del precedente closing. In calo il prezzo del petrolio, con il Brent scadenza novembre che scambia a 67,28 dollari al barile, mentre il Wti ottobre a 63,23 dollari (-0,53%). Debole anche il gas naturale che sulla piattaforma di Amsterdam cede lo 0,4%, a 32,8 euro al megawattora.
A PIAZZA AFFARI SALE STELLANTIS
Guardando ai singoli titoli, a Piazza Affari da seguire quelli del comparto bancario, dopo il cda di Mediobanca di ieri, con la lettera di addio di Alberto Nagel ai dipendenti, mentre Banco Bpm valuta le opzioni di fusione con Credit Agricole Italia o il terzo polo con Mps-Mediobanca. Intanto Fitch potrebbe rivedere al rialzo il giudizio sull’Italia. In avvio sale Stellantis (+2%), dopo la promozione di Berenberg. Lo spread scende a 78,5 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,52%.
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