Le parole

Nagel lascia Mediobanca richiamando l’eredita di Cuccia e Maranghi

L’amministratore delegato invia una lettera ai dipendenti e cita Orazio: “La Grecia, conquistata dai Romani, conquistò il selvaggio vincitore”

di Antonio Cardarelli 18 Settembre 2025 12:13

financialounge -  finanza Mediobanca risiko bancario
Come previsto Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, si è dimesso nel corso del cda che si è tenuto oggi nella sede di Piazzetta Cuccia. Nagel ha inviato una lettera di commiato ai dipendenti.

MEDIOBANCA, L’ADDIO DI NAGEL


L’ex amministratore delegato ha ripercorso i suoi 34 anni in Mediobanca, di cui 22 anni trascorsi alla guida dell’istituto. “Un periodo molto lungo, nel quale abbiamo fatto insieme un percorso straordinario di crescita e rinnovamento ascrivibile interamente alla vostra capacità e senso di appartenenza”, ha detto. Nagel ha citato la cultura del gruppo Mediobanca fatta “di competenza, passione, trasparenza e understatement che abbiamo ereditato da banchieri straordinari come Enrico Cuccia e Vincenzo Maranghi. Una cultura che ti rimane cucita addosso”.

NAGEL CITA ORAZIO SUI “ROMANI CONQUISTATORI”


Nella missiva, l’ex ad guarda al futuro di Mediobanca dopo l’opas di Monte dei Paschi: “Vi attendono ora nuove sfide che, ne sono certo, sarete pronti a superare stando uniti e preservando quella cultura e diversità che vi rendono unici”. Nagel cita poi l’autore classico Orazio: “Ricordatevi di quanto scrisse Orazio ‘Graecia capta ferum victorem cepit’, ovvero ‘La Grecia, conquistata’ dai Romani, conquistò il selvaggio vincitore". “Non potrò mai ringraziarvi abbastanza per avermi dato il privilegio di lavorare con voi - conclude Nagel - Sono certo che la nuova proprietà della banca non potrà prescindere dal valorizzare il vostro non comune patrimonio di professionalità”.

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