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BlackRock svela tre driver per i mercati emergenti

La casa d’investimento, che in generale mantiene una posizione neutrale sulle azioni dei Paesi in via di sviluppo, ricerca elementi distintivi e preferisce il debito emergente in valuta locale a quello in valuta forte

di Leo Campagna 14 Settembre 2025 15:30

financialounge -  BlackRock mercati mercati emergenti
Dopo un periodo tutt’altro che brillante, quest’anno gli asset dei mercati emergenti hanno registrato buone performance. Gli esperti di BlackRock, nell'ultimo Weekly Market Commentary sul mercato e sui temi di investimento, hanno individuato tre driver che creano ulteriori opportunità, fermo restando che la selettività tra paesi e settori rimane fondamentale.

TRE DRIVER PER I MERCATI EMERGENTI


“In primis vediamo un dollaro statunitense più debole. In secondo luogo, notiamo un contesto macroeconomico sostanzialmente stabile, con tagli dei tassi e una forte crescita in alcuni paesi. Infine, ma non meno rilevante, continuano ad esserci grandi forze come l'intelligenza artificiale e la frammentazione geopolitica che determinano la dispersione di performance. In generale, manteniamo una posizione neutrale sulle azioni dei Paesi in via di sviluppo, ricercando spunti positivi e preferendo il debito emergente in valuta locale a quello in valuta forte” spiegano i manager della casa d’investimento.

UNA NOTEVOLE DISPERSIONE NELLE PERFORMANCE


Entrando più nello specifico, da inizio anno il debito emergente globale ha registrato un rendimento di quasi il 9%, contro il 4,5% dei Treasury statunitensi. Nell’azionario, invece, l'indice MSCI EM è in rialzo del 20%, ben al di sopra del 14% dell'indice dei mercati sviluppati MSCI World. Tuttavia, ciò maschera una notevole dispersione: secondo i dati LSEG, l'MSCI China è in rialzo del 29%, la Polonia di oltre il 50% e la Corea del Sud di oltre il 40%. In Cina, la de-escalation dei dazi e gli sforzi del governo per la ripresa dei consumi e la fiducia degli investitori hanno rafforzato il sentiment a breve termine.

FONDAMENTALE UN APPROCCIO GRANULARE


“In altri Paesi i fattori trainanti sono spesso legati a forze a lungo termine. La Corea ha tratto vantaggio dalle valutazioni convenienti e dal suo ruolo nella catena di fornitura di intelligenza artificiale e chip mentre il Vietnam beneficia della sua posizione nelle catene di fornitura riorganizzate e la Polonia dell'attenuazione del rischio geopolitico. Questo dimostra perché un approccio granulare sia fondamentale, dal momento che le grandi forze influenzano i rendimenti dei mercati emergenti in modi diversi” riferiscono i professionisti di BlackRock.

DOLLARO STATUNITENSE PIU’ DEBOLE


I quali segnalano anche un altro importante fattore che ha contribuito a trainare i rendimenti dei mercati emergenti: la debolezza del dollaro. Infatti, molte valute dei mercati emergenti sono in rialzo rispetto a un dollaro che quest'anno è sceso di circa il 10% rispetto alle principali valute. I periodi di debolezza del dollaro hanno storicamente coinciso con una performance relativa più solida dei mercati emergenti, comprese le azioni, poiché il rimborso del debito denominato in dollari è diventato più conveniente, sostenendo gli utili.

DIFFERENZE STRUTTURALI TRA I VARI PAESI


“Anche il miglioramento del contesto macroeconomico aiuta. E’ vero che l’FMI prevede che il divario di crescita tra mercati emergenti e mercati sviluppati si ridurrà nel 2025 rispetto al Media 2010-2019, ma con differenze strutturali in diversi paesi. Ad esempio, India e Vietnam stanno compiendo progressi nello sviluppo rispettivamente dei servizi e del settore manifatturiero. Messico e Brasile stanno invece dando prova di disciplina monetaria mentre le solide istituzioni finanziarie del Cile contribuiscono alla stabilità. Mentre l'inflazione è già tornata al di sotto dei livelli pre-pandemici in diversi mercati emergenti, i tagli dei tassi imminenti della Federal Reserve  darebbero alle banche centrali dei mercati emergenti maggiore margine di manovra, poiché seguire la Fed riduce il rischio di deprezzamento della valuta locale” sottolineano gli esperti di BlackRock che scorgono l’opportunità di bloccare i rendimenti delle obbligazioni in valuta locale in Ungheria, Repubblica Ceca, Sudafrica, Brasile, Messico e Colombia.

L’IMPATTO DELLE MEGA FORZE


Il terzo fattore sono le mega forze, i nuovi motori dei rendimenti, il cui impatto è disomogeneo nei mercati emergenti. “La riorganizzazione delle catene di approvvigionamento sta favorendo paesi come Messico, Brasile e Vietnam. Taiwan e Corea del Sud sono attori chiave nello sviluppo dei semiconduttori necessari per il progresso dell'intelligenza artificiale, e la Cina sta sviluppando la propria tecnologia di intelligenza artificiale. Paesi sudamericani come Cile e Perù stanno beneficiando della domanda di materiali essenziali per la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. In un orizzonte temporale a lungo termine, riteniamo che l'India possa sfruttare la sua popolazione più giovane e la crescente digitalizzazione per trasformarsi in un'economia digitale all'avanguardia” concludono i manager di BlackRock.

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