Il punto

Allianz Global Investors analizza un autunno di decisioni politiche critiche

Se a settembre la fiducia degli investitori dovesse vacillare, mantenere un portafoglio ampiamente diversificato potrebbe rivelarsi la strategia più efficace per contenere la volatilità potenziale

di Leo Campagna 6 Settembre 2025 15:00

financialounge -  Allianz Global Investors AllianzGI FED investimenti
Nei mesi estivi gli investitori sembrano essersi adattati ad un contesto geopolitico costantemente instabile. Lo si evince dall’indice CBOE Volatility (VIX), una misura delle aspettative di volatilità implicita dei titoli dell’S&P 500, e dall’indice di volatilità dei titoli governativi USA, che non hanno mostrato segnali di nervosismo. Per saper se tale tendenza possa proseguire anche durante la stagione autunnale, Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy di Allianz Global Investors, ha approfondito alcune questioni decisive. In particolare i dazi statunitense e i relativi effetti, le scelte di politica monetaria della Federal Reserve e le prospettive di crescita del PIL europeo.

MESSA ALLA PROVA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI


Se finora l’impatto dei dazi sulle importazioni statunitensi è stato relativamente contenuto, à però anche vero che le aliquote negoziate con Washington si sono nel frattempo assestate su un livello più alto del previsto, mentre negli Stati Uniti le entrate fiscali derivanti dai dazi stanno aumentando sensibilmente. Con la prospettiva che nei prossimi mesi i dazi possano essere in gran parte trasferiti sui prezzi al dettaglio, c’è il rischio che venga messa alla prova la fiducia dei consumatori, con possibili ripercussioni anche sulle dinamiche del mercato del lavoro e sulla crescita economica complessiva.

RISCHIO DI UNA FED MENO INDIPENDENTE


Per quanto riguarda invece la Fed, prosegue la pressione dell’amministrazione Trump affinché tagli i tassi di interesse. “I mercati potrebbero percepire una Fed meno indipendente, ossia svincolata dai tassi in base ai fondamentali economici e inflazionistici. Ad agosto gli investitori obbligazionari non hanno mostrato segnali evidenti di nervosismo, ma il sentiment potrebbe cambiare rapidamente” spiega Rondorf.

LE PROSPETTIVE DI CRESCITA DEL PIL EUROPEO


Relativamente alle prospettive di crescita del PIL europeo, Allianz Global Investors guarda non soltanto alle preoccupazioni per le ripercussioni della politica dei dazi statunitensi ma anche al pacchetto di stimoli fiscali del governo tedesco previsto dal 2026, che dovrebbe generare un primo impulso all'attività economica. Sullo sfondo restano comunque le serie sfide sul piano fiscale, in particolare in Francia e nel Regno Unito. “Se a settembre la fiducia degli investitori dovesse vacillare, mantenere un portafoglio ampiamente diversificato potrebbe rivelarsi la strategia più efficace per contenere la volatilità potenziale” puntualizza il manager di AllianzGI.

AZIONI, L’ASSET CLASS PREFERITA NEL LUNGO PERIODO


In attesa delle decisioni attese nelle prossime settimane, Rondorf ribadisce che le azioni rimangono la asset class preferita nel lungo periodo. Tuttavia, gli investitori dovrebbero seguire con attenzione l’evoluzione dell’azionario USA, particolarmente vulnerabile alla sovraponderazione dei big tech negli indici. Potrebbe essere opportuno valutare la copertura di una parte delle esposizioni in dollari all’interno dei portafogli azionari globali. Il biglietto verde sembra destinato ad un indebolimento nel medio termine anche per effetto dei persistenti dubbi sul suo status di bene rifugio e per la prospettiva di imminenti tagli dei tassi da parte della Fed.

FIDUCIA, MOMENTUM INCORAGGIANTE AL DI FUORI DEGLI STATI UNITI


“Settembre è statisticamente un mese volatile per i mercati azionari. Tuttavia il posizionamento degli investitori, in base alle rilevazioni di Deutsche Bank, non è al limite massimo e questo potrebbe contribuire a contenere eventuali correzioni” commenta il manager. Il quale, al di fuori degli Stati Uniti, intravede un momentum incoraggiante: in Europa, per le speranze di ripresa, e in Giappone, dove le aziende continuano a essere proiettate verso una maggiore redditività a lungo termine. Inoltre molti mercati emergenti presentano valutazioni interessanti.

FOCUS SUL DEBITO SOVRANO DI STATI UNITI, FRANCIA E REGNO UNITO


L’attenzione del manager di Allianz Global Investors è rivolta con attenzione ai mercati obbligazionari. In particolare alle tensioni sulla parte lunga delle curve dei rendimenti del debito sovrano, specialmente negli Stati Uniti, in Francia e nel Regno Unito. “Se la tendenza all'aumento dei rendimenti a lungo termine si radicasse, i governi sarebbero spinti maggiormente a ridurre ulteriormente la spesa con possibili ripercussioni sui mercati azionari” argomenta Rondorf. Secondo il manager di Allianz Global Investors, infine, se la domanda di oro resta solida, l’offerta globale di petrolio sembra destinata a superare la domanda nei prossimi mesi: una ipotesi quest’ultima che farebbe muovere, nella migliore delle ipotesi, lateralmente il prezzo del greggio.

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