La crisi del lusso
Yoox verso la vendita? Indiscrezioni su un possibile disimpegno di LuxExperience
L'e-commerce di moda potrebbe essere ceduto, secondo quanto scrive Misstweed, a causa della crisi del settore del lusso. Prevista anche la chiusura di The Outnet, lo store online con prezzi scontati.
di Davide Lentini 5 Settembre 2025 12:05

Non è un momento facile per Yoox né per l’intero comparto dell’e-commerce di moda. Dopo un’estate segnata da licenziamenti e ristrutturazioni che hanno colpito player come LuisaViaRoma e Ssense, nuove nubi si addensano sul gruppo Ynap, Yoox-Net-à-Porter. Secondo rumors riportati dal sito Misstweed, LuxExperience, la società proprietaria del brand, starebbe valutando la vendita di Yoox e la chiusura di The Outnet, lo store di moda di lusso a prezzi scontati, alimentando incertezze sul futuro del brand italiano pioniere delle vendite on line di capi di lusso. Per ora nessuna conferma ufficiale da parte di LuxExperience, ma la notizia arriva in un momento estremamente delicato per il gruppo, già scosso da un piano di ristrutturazione su larga scala.
Il 2 settembre LuxExperience ha annunciato un taglio di 211 posti di lavoro in Italia, pari al 20% dei dipendenti del gruppo. Le sedi più colpite sono quelle di Bologna, con 160 esuberi, e Milano, con 51. Previsti ulteriori 40 trasferimenti da Landriano a Milano che i sindacati temono possano preludere ad altri licenziamenti. In totale, a livello globale, il piano per il ridimensionamento di Yoox prevede 700 esuberi tra Europa e Stati Uniti. Secondo l’azienda, la decisione è legata a una contrazione dei ricavi di 191 milioni di euro nell’ultimo esercizio e a perdite cumulate per oltre 2 miliardi negli ultimi due anni. Una crisi che viene definita "strutturale e definitiva" e che ha provocato la reazione immediata dei sindacati, che hanno chiesto l’intervento del Ministero del Lavoro.
Un tempo caso di successo dell’e-commerce italiano, Yoox ha vissuto una parabola discendente dopo anni di crescita esplosiva. Fondata nel 2000 da Federico Marchetti, la società è diventata un colosso globale grazie alla fusione con Net-à-Porter nel 2015, sotto l’egida di Richemont. Dopo una fase di consolidamento, la vendita a Farfetch nel 2023 sembrava cosa fatta, ma il deal è saltato quando il gruppo di José Neves è entrato in crisi. La vera svolta è arrivata nell’ottobre 2024 quando Mytheresa, oggi ribattezzata LuxExperience, ha rilevato Ynap, completando l’acquisizione nel maggio 2025. A distanza di pochi mesi, però, la nuova proprietà ha avviato tagli drastici e una riorganizzazione che ora potrebbe culminare nella cessione del brand stesso.
Il caso Yoox si inserisce in un quadro più ampio di difficoltà che attraversa tutto il comparto dell’e-commerce di moda di lusso. I segnali di crisi sono evidenti: LuisaViaRoma ha aperto una procedura di composizione negoziata della crisi, mentre Ssense è alle prese con richieste di vendita da parte delle banche creditrici. Il modello dell’e-commerce di lusso, un tempo ritenuto il futuro della moda, oggi soffre di margini in calo, costi operativi crescenti e una crescente difficoltà a tenere il passo con l’evoluzione del comportamento dei consumatori digitali. In questo contesto, anche marchi storici come Yoox faticano a trovare una nuova identità sostenibile.
I TAGLI IN YOOX: 211 ESUBERI, IL 20% DEL PERSONALE
Il 2 settembre LuxExperience ha annunciato un taglio di 211 posti di lavoro in Italia, pari al 20% dei dipendenti del gruppo. Le sedi più colpite sono quelle di Bologna, con 160 esuberi, e Milano, con 51. Previsti ulteriori 40 trasferimenti da Landriano a Milano che i sindacati temono possano preludere ad altri licenziamenti. In totale, a livello globale, il piano per il ridimensionamento di Yoox prevede 700 esuberi tra Europa e Stati Uniti. Secondo l’azienda, la decisione è legata a una contrazione dei ricavi di 191 milioni di euro nell’ultimo esercizio e a perdite cumulate per oltre 2 miliardi negli ultimi due anni. Una crisi che viene definita "strutturale e definitiva" e che ha provocato la reazione immediata dei sindacati, che hanno chiesto l’intervento del Ministero del Lavoro.
LA PARABOLA DISCENDENTE DI YOOX
Un tempo caso di successo dell’e-commerce italiano, Yoox ha vissuto una parabola discendente dopo anni di crescita esplosiva. Fondata nel 2000 da Federico Marchetti, la società è diventata un colosso globale grazie alla fusione con Net-à-Porter nel 2015, sotto l’egida di Richemont. Dopo una fase di consolidamento, la vendita a Farfetch nel 2023 sembrava cosa fatta, ma il deal è saltato quando il gruppo di José Neves è entrato in crisi. La vera svolta è arrivata nell’ottobre 2024 quando Mytheresa, oggi ribattezzata LuxExperience, ha rilevato Ynap, completando l’acquisizione nel maggio 2025. A distanza di pochi mesi, però, la nuova proprietà ha avviato tagli drastici e una riorganizzazione che ora potrebbe culminare nella cessione del brand stesso.
LA CRISI DEGLI E-COMMERCE DI MODA
Il caso Yoox si inserisce in un quadro più ampio di difficoltà che attraversa tutto il comparto dell’e-commerce di moda di lusso. I segnali di crisi sono evidenti: LuisaViaRoma ha aperto una procedura di composizione negoziata della crisi, mentre Ssense è alle prese con richieste di vendita da parte delle banche creditrici. Il modello dell’e-commerce di lusso, un tempo ritenuto il futuro della moda, oggi soffre di margini in calo, costi operativi crescenti e una crescente difficoltà a tenere il passo con l’evoluzione del comportamento dei consumatori digitali. In questo contesto, anche marchi storici come Yoox faticano a trovare una nuova identità sostenibile.
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