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Governo Bayrou a rischio, Amundi analizza le implicazioni sugli asset francesi
L’azionario incorpora già nelle attuali quotazioni gran parte dei rischi politici e il debito francese entra in questa fase da una posizione di relativa forza mostrando un profilo di scadenza più lungo e minori oneri degli interessi
di Leo Campagna 4 Settembre 2025 07:55

Il voto di fiducia il prossimo 8 settembre e le discussioni sul bilancio 2026 dal 1° ottobre. E’ il complesso percorso che attende il governo Bayrou tra crescita moderata e sfide di consolidamento fiscale. Va ricordato che il quadro istituzionale francese garantisce che, anche se l'opposizione riuscisse a bloccare il piano di bilancio del governo in carica, il piano di bilancio dell'anno precedente rimane in vigore per decreto fino all'adozione di una nuova legge finanziaria.
“L’aumento dei consumi e degli investimenti dovrebbe far migliorare la crescita economica della Francia, ma l'incertezza politica potrebbe pesare sulla fiducia. E’ vero che la traiettoria del debito pubblico è al rialzo a causa dei persistenti deficit, tuttavia il basso costo del debito rispetto al passato e un profilo di scadenza più lungo hanno mantenuto il servizio del debito gestibile, riducendo l'impatto dell'aumento dei tassi. Resta il fatto che per la direzione della traiettoria del debito in futuro sarà fondamentale accelerare il risanamento fiscale nel prossimo anno” tengono a precisare Monica Defend, Head of Amundi Investment Institute, e Vincent Mortier, Group CIO, Amundi.
I due manager, analizzando le implicazioni per il mercato azionario francese, partono dalla reazione negativa all'annuncio del voto di fiducia sul governo Bayrou. Tuttavia le prese di profitto sui titoli nazionali hanno riguardato soprattutto i titoli finanziari, che avevano sovraperformato negli ultimi mesi, mentre il rischio politico è ora ampiamente scontato nelle quotazioni. “Più in generale, le azioni europee continuano a mostrare valutazioni relativamente interessanti rispetto a quelle statunitensi, offrendo opportunità per rafforzare l'esposizione durante eventuali ribassi del mercato, in particolare nei settori tematici a lungo termine” spiegano Defend e Mortier.
Vale peraltro la pena ricordare che oltre l'80% dei ricavi del CAC40 di Parigi proviene dall'estero. “Con le valutazioni statunitensi a livelli estremi, qualsiasi flessione nei mercati europei, inclusa la Francia, potrebbe offrire l'opportunità di rafforzare l'esposizione alla regione, in particolare in aree in linea con tendenze a lungo termine come il piano di bilancio tedesco e le iniziative di difesa” sottolineano i due manager di Amundi.
Passando al reddito fisso, la recente incertezza politica ha fatto ampliare gli spread OAT-Bund, con il differenziale a 10 anni passato da 65 punti base in estate a circa 80 punti base attuali. Un livello ancora al di sotto del picco di 90 punti base raggiunto a dicembre 2024 con, inoltre, il rischio di un potenziale declassamento già scontato. “Il voto di fiducia previsto per l'inizio di settembre arriva in un momento delicato, poiché il governo deve attuare misure credibili per ridurre il deficit al 3% del PIL entro il 2029. Finché non verrà ripristinata la chiarezza politica, è probabile che la volatilità degli spread francesi persista” argomentano Defend e Mortier.
I quali, tendono anche a ricordare come il debito francese entri in questa fase da una posizione di relativa forza mostrando un profilo di scadenza più lungo e minori oneri degli interessi. In particolare il costo medio di finanziamento si attesta oggi intorno al 2%, in calo rispetto al 3-5% prima del 2010 e a un minimo dell'1% nel 2021, mentre la scadenza media del debito è passata da 6 a 8,6 anni. “Il mercato obbligazionario sovrano francese rimane inoltre uno dei più solidi e liquidi dell'area dell'euro, il che lo rende un mercato privilegiato per gli investitori esteri. Mantiene una solida capacità fiscale, con un'ampia base imponibile, famiglie solventi e un bilancio solido. Inoltre, l'orientamento accomodante della BCE, unito a una crescita moderata e a pressioni disinflazionistiche, continua a fornire un contesto favorevole al reddito fisso” sottolineano i due manager di Amundi.
Al contempo, Defend e Mortier ammettono i rischi relativi alla credibilità del consolidamento fiscale, alla persistente instabilità politica e alla potenziale perdita di fiducia degli investitori nell'obiettivo del 2029. “L'evidenza, in termini di modello di fair value sulla Francia, è che lo spread OAT-Bund sta attualmente scontando circa 25 punti base di "premio per il rischio politico". Finché la situazione politica non si chiarirà, riteniamo che questo premio rimarrà in vigore” è la loro conclusione.
L’INCERTEZZA POLITICA POTREBBE PESARE SULLA FIDUCIA
“L’aumento dei consumi e degli investimenti dovrebbe far migliorare la crescita economica della Francia, ma l'incertezza politica potrebbe pesare sulla fiducia. E’ vero che la traiettoria del debito pubblico è al rialzo a causa dei persistenti deficit, tuttavia il basso costo del debito rispetto al passato e un profilo di scadenza più lungo hanno mantenuto il servizio del debito gestibile, riducendo l'impatto dell'aumento dei tassi. Resta il fatto che per la direzione della traiettoria del debito in futuro sarà fondamentale accelerare il risanamento fiscale nel prossimo anno” tengono a precisare Monica Defend, Head of Amundi Investment Institute, e Vincent Mortier, Group CIO, Amundi.
RISCHIO POLITICO AMPIAMENTE SCONTATO NELLE QUOTAZIONI
I due manager, analizzando le implicazioni per il mercato azionario francese, partono dalla reazione negativa all'annuncio del voto di fiducia sul governo Bayrou. Tuttavia le prese di profitto sui titoli nazionali hanno riguardato soprattutto i titoli finanziari, che avevano sovraperformato negli ultimi mesi, mentre il rischio politico è ora ampiamente scontato nelle quotazioni. “Più in generale, le azioni europee continuano a mostrare valutazioni relativamente interessanti rispetto a quelle statunitensi, offrendo opportunità per rafforzare l'esposizione durante eventuali ribassi del mercato, in particolare nei settori tematici a lungo termine” spiegano Defend e Mortier.
L’80% DEI RICAVI DEL CAC40 PROVIENE DALL’ESTERO
Vale peraltro la pena ricordare che oltre l'80% dei ricavi del CAC40 di Parigi proviene dall'estero. “Con le valutazioni statunitensi a livelli estremi, qualsiasi flessione nei mercati europei, inclusa la Francia, potrebbe offrire l'opportunità di rafforzare l'esposizione alla regione, in particolare in aree in linea con tendenze a lungo termine come il piano di bilancio tedesco e le iniziative di difesa” sottolineano i due manager di Amundi.
SPREAD OAT-BUND A CIRCA 80 PUNTI BASE
Passando al reddito fisso, la recente incertezza politica ha fatto ampliare gli spread OAT-Bund, con il differenziale a 10 anni passato da 65 punti base in estate a circa 80 punti base attuali. Un livello ancora al di sotto del picco di 90 punti base raggiunto a dicembre 2024 con, inoltre, il rischio di un potenziale declassamento già scontato. “Il voto di fiducia previsto per l'inizio di settembre arriva in un momento delicato, poiché il governo deve attuare misure credibili per ridurre il deficit al 3% del PIL entro il 2029. Finché non verrà ripristinata la chiarezza politica, è probabile che la volatilità degli spread francesi persista” argomentano Defend e Mortier.
UNA POSIZIONE DI FORZA RELATIVA PER IL DEBITO FRANCESE
I quali, tendono anche a ricordare come il debito francese entri in questa fase da una posizione di relativa forza mostrando un profilo di scadenza più lungo e minori oneri degli interessi. In particolare il costo medio di finanziamento si attesta oggi intorno al 2%, in calo rispetto al 3-5% prima del 2010 e a un minimo dell'1% nel 2021, mentre la scadenza media del debito è passata da 6 a 8,6 anni. “Il mercato obbligazionario sovrano francese rimane inoltre uno dei più solidi e liquidi dell'area dell'euro, il che lo rende un mercato privilegiato per gli investitori esteri. Mantiene una solida capacità fiscale, con un'ampia base imponibile, famiglie solventi e un bilancio solido. Inoltre, l'orientamento accomodante della BCE, unito a una crescita moderata e a pressioni disinflazionistiche, continua a fornire un contesto favorevole al reddito fisso” sottolineano i due manager di Amundi.
IL PREMIO PER IL RISCHIO POLITICO
Al contempo, Defend e Mortier ammettono i rischi relativi alla credibilità del consolidamento fiscale, alla persistente instabilità politica e alla potenziale perdita di fiducia degli investitori nell'obiettivo del 2029. “L'evidenza, in termini di modello di fair value sulla Francia, è che lo spread OAT-Bund sta attualmente scontando circa 25 punti base di "premio per il rischio politico". Finché la situazione politica non si chiarirà, riteniamo che questo premio rimarrà in vigore” è la loro conclusione.