Previdenza
Pensioni a rischio a settembre, ecco chi potrebbe non ricevere l’assegno
I pensionati che beneficiano di una integrazione al trattamento minimo o una maggiorazione sociale, dovranno comunicare i redditi entro il 19 settembre per evitare di perdere l’assegno
di Fabrizio Arnhold 1 Settembre 2025 14:40

A settembre pensioni a rischio per chi riceve trattamenti legati al reddito. In alcuni casi si potrebbe addirittura arrivare alla revoca dell’assegno. Chi beneficia di integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale e pensioni ai superstiti, deve comunicare i propri redditi all’Inps. Diversamente c’è la possibilità che la pensione salti.
La data da segnare sul calendario è il 19 settembre. Entro questo termine, infatti, i pensionati che percepiscono integrazioni legate al reddito sono tenuti a comunicare all’Inps i redditi percepiti negli anni passati. Chi non lo fa, va incontro prima alla sospensione, poi alla revoca della pensione. Quest’anno le pensioni a rischio revoca sono quelle di chi non ha trasmesso i redditi percepiti nel 2021. Si parte con una sospensione di 60 giorni. Se il pensionato non trasmette la dichiarazione all’Inps, si procede poi con la sospensione.
Per evitare la revoca, i pensionati dovranno procedere all’invio della dichiarazione dei redditi per l’anno richiesto, 2020 o 2021. Si può procedere direttamente dal portale dell’Inps, nell’area My Inps, entro il 19 settembre. Va precisato che la ricostruzione dei redditi va presentata dai pensionati che nel corso dell’anno di riferimento non hanno presentato la dichiarazione dei redditi, magari perché non hanno altri redditi se non quelli da pensione e, quindi, l’Inps non può definire la loro condizione reddituale.
PENSIONE DI SETTEMBRE, CHI RISCHIA
La data da segnare sul calendario è il 19 settembre. Entro questo termine, infatti, i pensionati che percepiscono integrazioni legate al reddito sono tenuti a comunicare all’Inps i redditi percepiti negli anni passati. Chi non lo fa, va incontro prima alla sospensione, poi alla revoca della pensione. Quest’anno le pensioni a rischio revoca sono quelle di chi non ha trasmesso i redditi percepiti nel 2021. Si parte con una sospensione di 60 giorni. Se il pensionato non trasmette la dichiarazione all’Inps, si procede poi con la sospensione.
COME EVITARE LA REVOCA
Per evitare la revoca, i pensionati dovranno procedere all’invio della dichiarazione dei redditi per l’anno richiesto, 2020 o 2021. Si può procedere direttamente dal portale dell’Inps, nell’area My Inps, entro il 19 settembre. Va precisato che la ricostruzione dei redditi va presentata dai pensionati che nel corso dell’anno di riferimento non hanno presentato la dichiarazione dei redditi, magari perché non hanno altri redditi se non quelli da pensione e, quindi, l’Inps non può definire la loro condizione reddituale.
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