Piazza Affari
Tim in caduta libera a Piazza Affari (-9%) dopo lo stop di Iliad alle trattative
Il gruppo francese di telecomunicazioni ha dichiarato di aver interrotto i colloqui per una fusione con l'operatore italiano e di aver abbandonato questa possibilità
di Annalisa Lospinuso 28 Agosto 2025 13:59
Tim crolla del 9% a Piazza Affari portandosi a 0,41 euro. La discesa del titolo è iniziata dopo la comunicazione ufficiale della sospensione definitiva delle trattative con Iliad per una possibile fusione o integrazione strategica. Questa mattina il gruppo francese di telecomunicazioni Iliad ha dichiarato di aver interrotto le trattative per un m&a con l'operatore italiano Telecom Italia (Tim) e di aver abbandonato questa possibilità.
“Non abbiamo più alcun colloquio con Tim dall'inizio di aprile e non riprenderanno”, ha dichiarato il direttore generale del gruppo Thomas Reynaud, interrogato a margine della pubblicazione dei risultati semestrali del gruppo.
Da febbraio 2025, le voci di un possibile consolidamento nel settore tlc italiano hanno alimentato speranze e speculazioni sul futuro di Tim. Iliad, insieme a CVC, era tra i principali contendenti per ridefinire gli assetti del mercato: un ingresso che avrebbe potuto scuotere fortemente il titolo e offrire potenziali scossoni positivi sul fronte valorizzazione e rilievo competitivo. Tuttavia, l’interesse del governo italiano, esercitando la cosiddetta golden power, ha frenato queste spinte speculative, preferendo un approccio più rassicurante attraverso la partecipazione di Poste Italiane, soggetto controllato dallo Stato.
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Un episodio simile era già avvenuto a febbraio, quando la cessione della quota Cdp a Poste aveva calamitato un taglio del –6,5% circa, sempre a causa della perdita di appeal speculativo. In quell’occasione, il piano industriale di Tim, pur promettendo modestia nei risultati e gradualità, risultava troppo "tranquillo" per sostenere un rally in Borsa.
TIM: L'ABBANDONO DI ILIAD
“Non abbiamo più alcun colloquio con Tim dall'inizio di aprile e non riprenderanno”, ha dichiarato il direttore generale del gruppo Thomas Reynaud, interrogato a margine della pubblicazione dei risultati semestrali del gruppo.
LA TRATTATIVA
Da febbraio 2025, le voci di un possibile consolidamento nel settore tlc italiano hanno alimentato speranze e speculazioni sul futuro di Tim. Iliad, insieme a CVC, era tra i principali contendenti per ridefinire gli assetti del mercato: un ingresso che avrebbe potuto scuotere fortemente il titolo e offrire potenziali scossoni positivi sul fronte valorizzazione e rilievo competitivo. Tuttavia, l’interesse del governo italiano, esercitando la cosiddetta golden power, ha frenato queste spinte speculative, preferendo un approccio più rassicurante attraverso la partecipazione di Poste Italiane, soggetto controllato dallo Stato.
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Un episodio simile era già avvenuto a febbraio, quando la cessione della quota Cdp a Poste aveva calamitato un taglio del –6,5% circa, sempre a causa della perdita di appeal speculativo. In quell’occasione, il piano industriale di Tim, pur promettendo modestia nei risultati e gradualità, risultava troppo "tranquillo" per sostenere un rally in Borsa.
