Politica commerciale
Raggiunto l'accordo finale tra Ue e Usa su dazi al 15%. Esclusi vino e alcolici
L’accordo, annunciato dalla Commissione europea, fissa un’aliquota massima del 15% sulle esportazioni Ue, includendo settori strategici come auto, farmaci, semiconduttori e legname
di Annalisa Lospinuso 21 Agosto 2025 15:22

Trovato l'accordo tra Ue e Usa su dazi al 15%. I due Paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta che definisce un nuovo quadro tariffario nelle relazioni transatlantiche, dopo l'impegno preso da Ursula von der Leyen e Donald Trump a fine luglio. L’accordo, annunciato dalla Commissione europea, fissa un’aliquota massima del 15% sulle esportazioni Ue, includendo settori strategici come auto, farmaci, semiconduttori e legname. I mercati non hanno reagito alla notizia e i listini europei rimangono deboli, mentre i futures di Wall Street sono negativi.
Nella nota viene precisato che "i settori già soggetti a dazi della nazione più favorita (Npf) pari o superiori al 15% non saranno soggetti a dazi aggiuntivi". Misura che Bruxelles ritiene cruciale per mantenere la competitività dell’industria automobilistica europea. L’intesa prevede dazi zero o ridotti per comparti considerati strategici: aerei e componentistica, farmaci generici e ingredienti chimici, sughero e altre risorse naturali non reperibili negli Usa.
Secondo il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, si tratta dell’accordo commerciale "più favorevole che gli Stati Uniti abbiano mai esteso a un partner" con vantaggi diretti per le imprese europee rispetto ai competitor globali. Nei casi in cui i dazi sono già al 15% o più alti non verranno introdotti ulteriori oneri, riducendo così l’esposizione a escalation tariffarie. Sul fronte industriale, Ue e Usa lavoreranno a soluzioni condivise per gestire la sovracapacità globale di acciaio e alluminio, settori strettamente legati alla sicurezza economica.
Oltre ai dazi, l’accordo ha un forte valore geopolitico. Bruxelles si è impegnata a rafforzare la sicurezza energetica con acquisti di Gnl, petrolio e prodotti nucleari dagli Stati Uniti per 750 miliardi di dollari entro il 2028. Parallelamente, arriveranno almeno 40 miliardi di dollari di chip AI statunitensi per potenziare i data center europei.
Sul versante degli investimenti, le imprese europee prevedono 600 miliardi di dollari di capitali in settori strategici negli Usa entro il 2028, mentre la cooperazione in ambito difesa sarà intensificata per aumentare l’interoperabilità Nato.
Nonostante i progressi, restano escluse dal perimetro dell’accordo le bevande alcoliche, comparto cruciale per il made in Italy. Con esportazioni di vino verso gli Usa vicine ai 2 miliardi di euro annui, il mancato abbattimento dei dazi penalizza in particolare i produttori italiani, costretti a competere con Paesi che già godono di accordi bilaterali favorevoli come Cile e Australia. “Le porte non sono chiuse per sempre”, ha sottolineato Sefcovic, confermando che Bruxelles continuerà a negoziare per estendere l’intesa anche a vino, liquori, acciaio e alluminio.
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha definito l’accordo “un passo concreto per ripristinare chiarezza e coerenza nel commercio transatlantico”. L’intesa mette fine al rischio di una guerra commerciale con dazi più alti, che avrebbe avuto effetti destabilizzanti su settori chiave e sulla fiducia degli investitori.
DAZI AL 15% SULLE MERCI UE
Nella nota viene precisato che "i settori già soggetti a dazi della nazione più favorita (Npf) pari o superiori al 15% non saranno soggetti a dazi aggiuntivi". Misura che Bruxelles ritiene cruciale per mantenere la competitività dell’industria automobilistica europea. L’intesa prevede dazi zero o ridotti per comparti considerati strategici: aerei e componentistica, farmaci generici e ingredienti chimici, sughero e altre risorse naturali non reperibili negli Usa.
ACCORDO UE E USA SU DAZI AL 15%
Secondo il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, si tratta dell’accordo commerciale "più favorevole che gli Stati Uniti abbiano mai esteso a un partner" con vantaggi diretti per le imprese europee rispetto ai competitor globali. Nei casi in cui i dazi sono già al 15% o più alti non verranno introdotti ulteriori oneri, riducendo così l’esposizione a escalation tariffarie. Sul fronte industriale, Ue e Usa lavoreranno a soluzioni condivise per gestire la sovracapacità globale di acciaio e alluminio, settori strettamente legati alla sicurezza economica.
UE E USA: LA SICUREZZA ENERGETICA
Oltre ai dazi, l’accordo ha un forte valore geopolitico. Bruxelles si è impegnata a rafforzare la sicurezza energetica con acquisti di Gnl, petrolio e prodotti nucleari dagli Stati Uniti per 750 miliardi di dollari entro il 2028. Parallelamente, arriveranno almeno 40 miliardi di dollari di chip AI statunitensi per potenziare i data center europei.
INVESTIMENTI USA-UE
Sul versante degli investimenti, le imprese europee prevedono 600 miliardi di dollari di capitali in settori strategici negli Usa entro il 2028, mentre la cooperazione in ambito difesa sarà intensificata per aumentare l’interoperabilità Nato.
ESCLUSI VINO E ALCOLICI
Nonostante i progressi, restano escluse dal perimetro dell’accordo le bevande alcoliche, comparto cruciale per il made in Italy. Con esportazioni di vino verso gli Usa vicine ai 2 miliardi di euro annui, il mancato abbattimento dei dazi penalizza in particolare i produttori italiani, costretti a competere con Paesi che già godono di accordi bilaterali favorevoli come Cile e Australia. “Le porte non sono chiuse per sempre”, ha sottolineato Sefcovic, confermando che Bruxelles continuerà a negoziare per estendere l’intesa anche a vino, liquori, acciaio e alluminio.
VON DER LEYEN: PASSO CONCRETO
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha definito l’accordo “un passo concreto per ripristinare chiarezza e coerenza nel commercio transatlantico”. L’intesa mette fine al rischio di una guerra commerciale con dazi più alti, che avrebbe avuto effetti destabilizzanti su settori chiave e sulla fiducia degli investitori.
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