L'assemblea
Mediobanca, assemblea vota no all'ops su Banca Generali
L'Ad, Alberto Nagel: “Il rifiuto da soci in conflitto interesse. Opportunità mancata” . Giù i titoli delle banche coinvolte dall'operazione
di Annalisa Lospinuso 21 Agosto 2025 11:11

Bloccata dai soci l'ops di Mediobanca su Banca Generali. L'assemblea ha dato parere contrario all'operazione che prevedeva uno scambio della quota del 13,1% della banca in Generali (un pacchetto di 6,3 miliardi) con le azioni di Banca Generali. Doveva essere il primo passo verso la creazione di un polo del wealth management. A caldo l'ad di Mediobanca, Alberto Nagel, che ha fortemente voluto l'ops, ha commentato: "No all'ops su banca Generali da soci in conflitto di interesse. Opportunità mangata, ora focus sul piano".
Giù il titolo della banca che lascia sul terreno lo 0,47% a 21,18 euro. Banca Generali estende le perdite a 2,9% portandosi a 49,50 euro.
Il voto si è svolto questa mattina, durante un’assemblea riservata e gestita tramite rappresentante designato. I voti favorevoli si sono fermati infatti al 35% del capitale sociale (vale a dire a circa il 44,9% del capitale presente, pari complessivamente al 78% del capitale), "rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati". I contrari sono stati pari al 10% del capitale sociale, "sostanzialmente il gruppo Caltagirone", mentre gli astenuti si sono attestati al 32%, "di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit". Mediobanca ha quindi dichiarato "decaduta l’offerta su Banca Generali".
Nel frattempo, Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha visto le adesioni alla sua ops su Mediobanca salire fino al 19% circa, pur con uno scambio considerato sfavorevole e uno sconto del 2-3% sul prezzo attuale del titolo. La Banca senese punta a superare il 35% delle adesioni per acquisire controllo effettivo, ma aspira anche al 66% per maggiore legittimità politica e operativa.
GIÙ MEDIOBANCA E BANCA GENERALI
Giù il titolo della banca che lascia sul terreno lo 0,47% a 21,18 euro. Banca Generali estende le perdite a 2,9% portandosi a 49,50 euro.
VOTI FAVOREVOLI AL 35%
Il voto si è svolto questa mattina, durante un’assemblea riservata e gestita tramite rappresentante designato. I voti favorevoli si sono fermati infatti al 35% del capitale sociale (vale a dire a circa il 44,9% del capitale presente, pari complessivamente al 78% del capitale), "rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati". I contrari sono stati pari al 10% del capitale sociale, "sostanzialmente il gruppo Caltagirone", mentre gli astenuti si sono attestati al 32%, "di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit". Mediobanca ha quindi dichiarato "decaduta l’offerta su Banca Generali".
LA CONTROFFENSIVA DI MPS
Nel frattempo, Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha visto le adesioni alla sua ops su Mediobanca salire fino al 19% circa, pur con uno scambio considerato sfavorevole e uno sconto del 2-3% sul prezzo attuale del titolo. La Banca senese punta a superare il 35% delle adesioni per acquisire controllo effettivo, ma aspira anche al 66% per maggiore legittimità politica e operativa.
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