Il simposio

Neuberger Berman: Jackson Hole può riscrivere la traiettoria dei mercati

Trump torna a colpire la Fed chiedendo le dimissioni di Lisa Cook. A poche ore dall'avvio del simposio, ecco gli elementi fondamentali al centro degli incontri del Wyoming

di Annalisa Lospinuso 20 Agosto 2025 16:19

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Mancano poche ore al simposio di Jackson Hole, tradizionale appuntamento estivo dei principali banchieri centrali. L'incontro si svolge proprio nei giorni in cui la Federal Reserve è tornata al centro del dibattito finanziario globale. Dimissioni, pressioni politiche e dati macroeconomici contraddittori hanno aumentato l’incertezza sulla traiettoria dei tassi. Questo pomeriggio, Donald Trump ha chiesto le dimissioni della governatrice della Fed, Lisa Cook, citando una richiesta del capo della Federal Housing Finance Agency statunitense, che sollecita il dipartimento di Giustizia a indagare su Cook per presunte frodi sui mutui.

MERCATI AZIONARI POCO SCOSSI


Ma i mercati azionari non sembrano scossi. Secondo Maya Bhandari, Chief Investment Officer Multi-Asset Strategies EMEA di Neuberger Berman, “i mercati azionari sembrano affrontare questi sviluppi con maggiore tranquillità rispetto a quelli obbligazionari, mostrando una reazione più composta”.

JACKSON HOLE: DATI E INFLAZIONE SOTTO LA LENTE


La sostituzione temporanea della governatrice Adriana Kugler con Stephen Miran, nominato dal presidente Trump, e le speculazioni sulla successione di Jerome Powell hanno alimentato i timori di un aumento delle interferenze politiche sulla Fed. Nel frattempo, i dati macroeconomici hanno complicato il quadro. Il Producer Price Index (PPI) di luglio è salito dello 0,9% su base mensile e del 3,3% annuo, segnalando un’inflazione all’ingrosso più persistente. Il dato ha neutralizzato la lettura più favorevole del Consumer Price Index (CPI), che aveva contribuito a spingere i listini su nuovi massimi a inizio agosto.

IL MERCATO PREZZA NUOVO TAGLIO A SETTEMBRE


“Il mercato continua a prezzare un taglio dei tassi a settembre, ma la probabilità non è più scontata come pochi giorni fa. La volatilità dei dati sull’inflazione rende più complesso il percorso verso una politica monetaria più espansiva”, sottolinea Bhandari. In questo quadro sarà interessante vedere cosa emergerà da Jackson Hole. Il simposio del Wyoming di fine agosto si conferma come l’appuntamento più atteso. Storicamente, le dichiarazioni della Fed in questa sede hanno spesso orientato i mercati globali.

JACKSON HOLE: I PUNTI FONDAMENTALI


Quest’anno l’attenzione sarà su tre fronti. Il primo è l'inflazione dei servizi: eventuali segnali di stabilizzazione o risalita potrebbero raffreddare le attese di tagli rapidi. Poi il mercato del lavoro: la resilienza occupazionale resta un fattore chiave per la credibilità di una politica più accomodante. Infine, le prospettive di medio termine. Il mercato guarda a indicazioni sul 2026, anno in cui gli operatori temono un rallentamento dei tagli e tassi sopra il 3,5% almeno fino a metà anno.

NESSUN ANNUNCIO RIVOLUZIONARIO


“Non ci aspettiamo annunci rivoluzionari, ma Jackson Hole offrirà l’occasione per calibrare il linguaggio della Fed in vista della riunione di settembre. Se emergeranno timori sull’inflazione dei servizi, i tagli previsti potrebbero slittare, con rendimenti destinati a restare elevati”, avverte Bhandari di Neuberger Berman.

SMALL CAP E POLITICA FISCALE


Mentre gli obbligazionari si concentrano sulla persistenza dell’inflazione e sui rischi fiscali legati al deficit, i mercati azionari continuano a scommettere su tassi più bassi. L’indice Russell 2000, che rappresenta le small cap americane, ha messo a segno rialzi sostenuti negli ultimi mesi. La stagione di volatilità tipica tra agosto e settembre è già evidente, ma lo scenario di medio termine resta positivo.

POSIZIONE SOVRAPPESATA SULLE SMALL CAP


“Se guardiamo oltre le turbolenze di breve periodo, vediamo un contesto favorevole per le small e mid cap. Il mix di attese di tassi più bassi, deregolamentazione e misure pro-crescita mantiene intatta l’attrattività di questo segmento di mercato. Per questo motivo il nostro Comitato Asset Allocation mantiene una posizione sovrappesata sulle small cap”, conclude Bhandari.

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