I numeri

Gli Etf crescono ancora: nei primi 6 mesi del 2025 raccolti oltre 900 miliardi di dollari

Secondo il report di State Street la crescita nella prima parte dell'anno è stata del 25% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Sale l'interesse per quelli a gestione attiva e per quelli legati alle criptovalute

di Davide Lentini 18 Agosto 2025 10:56

financialounge -  ETF state street
La corsa agli Etf non conosce soste. Nei primi sei mesi del 2025 hanno attirato afflussi netti per oltre 900 miliardi di dollari. Sono i numeri del report semestrale di State Street, tra i principali fornitori globali e pioniere del settore. Si tratta di una crescita del 25% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando i flussi avevano toccato 720 miliardi. Il ritmo attuale, se mantenuto, proietta il 2025 verso un nuovo anno record, ben oltre i 1.900 miliardi raccolti in tutto il 2024.

IL PERCHÈ DEL SUCCESSO DEGLI ETF


Gli Exchange Traded Fund sono fondi quotati in Borsa che consentono di investire in un ampio ventaglio di sottostanti, tra indici azionari, titoli di Stato, materie prime come l’oro, perfino criptovalute, con la stessa semplicità con cui si acquista un’azione. La combinazione di costi di gestione molto contenuti, trasparenza, facilità di negoziazione e liquidità immediata li ha resi strumenti sempre più popolari.

LA CRESCITA DEGLI ETF A GESTIONE ATTIVA


Secondo il report di State Street, gli Etf attivi sono oggi tra i protagonisti del settore. Nei primi sei mesi del 2025 proprio quelli gestiti attivamente hanno registrato afflussi per 267 miliardi di dollari, in aumento del 73% su base annua. Negli Stati Uniti quasi il 40% della raccolta complessiva è confluita su strategie attive, portando il patrimonio globale oltre la soglia simbolica dei mille miliardi di dollari. Un traguardo storico, se si pensa che fino a pochi anni fa gli Etf erano associati quasi esclusivamente a strategie passive.

AUMENTA L'INTERESSE PER QUELLI LEGATI ALLE CRIPTO


Un altro fattore chiave è rappresentato dagli asset digitali. Gli Etf legati alle criptovalute gestiscono già 152 miliardi di dollari a livello globale, con gli Stati Uniti in testa (146 miliardi) seguiti dal Canada (6 miliardi). L’iShares Bitcoin Trust (Ibit) di BlackRock si conferma il più grande fondo di questo segmento, con un patrimonio di 75 miliardi di dollari. Secondo le previsioni di State Street, entro la fine dell’anno i flussi verso gli Etf su criptovalute potrebbero superare quelli diretti ai metalli preziosi, che attualmente valgono circa 200 miliardi di dollari.

NON SOLO USA, GLI ETF PIACCIONO ANCHE IN EUROPA


La crescita, sottolinea il report di State Street, non riguarda solo il Nord America. In Europa sempre più asset manager stanno ampliando la propria offerta di Etf attivi, spinti dalla domanda di prodotti che uniscano la flessibilità degli Etf con le competenze gestionali tradizionali. Parallelamente, i mercati asiatici, con Hong Kong e Singapore in testa, stanno assistendo a una rapida espansione dell’offerta di Etf tematici e legati alle tecnologie emergenti.

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