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Le opportunità da cogliere sui mercati secondo UBS Asset Management

La casa d’investimento, che mantiene una posizione corta sul dollaro USA e un’esposizione al debito in valuta locale dei mercati emergenti, sfrutta i metalli preziosi  per proteggersi da eventuali shock geopolitici

di Leo Campagna 13 Agosto 2025 12:02

financialounge -  mercati ubs asset management
Un’aliquota del 15% sulle importazioni europee appare gestibile soprattutto se si pensa che, fino a poche settimane fa, si ipotizzava il 50%. Gli asset rischiosi hanno infatti reagito più a questa riduzione dell’incertezza che non ai livelli dei dazi in sé. Inoltre, sempre in tema di maggiore chiarezza, c’è da segnalare l'approvazione del One Big Beautiful Bill Act.

MERCATO PIU’ FIDUCIOSO SUL DEFICIT USA


“All’inizio dell’anno, i rendimenti dei Treasury decennali erano saliti fino al 4,80%, in parte a causa dei timori di un’espansione fiscale incontrollata per finanziare la proroga dei tagli fiscali di Trump. Poi però i piani di espansione fiscale sono stati ridotti dai legislatori mentre le entrate tariffarie sono destinate a crescere. Grazie a questo mix i timori di un deficit USA fuori controllo sono rientrati e adesso il mercato è più fiducioso che l'aumento del disavanzo non peggiorerà” fa sapere Evan Brown, Head of Strategy & Portfolio Manager, Active Multi Asset, UBS Asset Management nel Macro Monthly.

UBS AM: MERCATI PIÙ ATTENTI AI DATI ECONOMICI


La riduzione dell’incertezza è uno snodo cruciale ma anche per le aziende, in particolare per quelle più esposte nelle importazioni che possono pianificare strategie di pricing e adattare le catene di approvvigionamento. Il One Big Beautiful Bill Act ha inoltre chiarito il trattamento fiscale per gli investimenti in capitale e in ricerca e sviluppo, migliorando la visibilità per le decisioni relative agli investimenti e alla gestione della liquidità. “Restano da chiarire questioni aperte, come i dazi su semiconduttori e prodotti farmaceutici o le potenziali sanzioni secondarie sul petrolio russo, ma i mercati stanno spostando l’attenzione verso i dati economici” riferisce Brown.

OSSERVATO SPECIALE IL MERCATO DEL LAVORO USA


In quest’ottica, uno degli osservati speciali è il mercato del lavoro. Il rapporto sull'occupazione di luglio è stato un vero e proprio banco di prova. Più che i 73.000 nuovi posti di lavoro rispetto ai 100.000 previsti e un tasso di disoccupazione al 4,25% (leggermente superiore alla previsione del 4,2%), a preoccupare è stata una netta revisione al ribasso di 258.000 unità per i dati di maggio e giugno. “Il mercato ha rapidamente prezzato un percorso più aggressivo di tagli da parte della Fed, riflettendo un mercato del lavoro che ora appare più debole rispetto alle attese” spiega il manager di UBS AM.

SEGNALI DI RESILIENZA DA CONSUMATORI E AZIENDE


Brown esclude che la Fed sia in ritardo nel prevenire un deterioramento del mercato del lavoro e una recessione. Il mercato del lavoro è caratterizzato da un numero limitato di assunzioni o licenziamenti. Ma ciò che conta è che la crescita del reddito nominale è solida. D’altra parte i consumatori e le aziende evidenziano segnali di resilienza come dimostrato dall’andamento delle entrate fiscali e della spesa con carte.

UNA VIEW COSTRUTTIVA SUGLI ASSET RISCHIOSI


Alla luce di tutto questo, il manager di UBS AM rivela la propria view costruttiva sulle prospettive a medio termine per gli asset rischiosi. “Una maggiore chiarezza sulle politiche, anche in presenza di rischi macroeconomici persistenti, costituisce un sostegno favorevole. La resilienza delle aziende americane di fronte ai molteplici shock è consolidata mentre gli utili restano di buon livello. E’ però anche vero che, nell’immediato, ci aspetta un periodo più debole e i dati di breve termine potrebbero essere volatili, soprattutto considerando che i mercati probabilmente presteranno maggiore attenzione alla reazione della Fed. Riteniamo che un calo del mercato sarebbe normale e potrebbe rappresentare un’opportunità di acquisto” puntualizza Brown.

DEBITO EMERGENTE IN VALUTA LOCALE E PREZIOSI


L’Head of Strategy & Portfolio Manager, Active Multi Asset di UBS Asset Management non esclude un rallentamento dell’economia statunitense e globale, che manterranno comunque un tono resiliente. In caso di rallentamento economico più significativo, si aspetta che i flussi verso asset difensivi a sostegno del mercato dei Treasury prevarranno sulle persistenti preoccupazioni sui livelli di debito pubblico e sull’inflazione. “Restiamo corti (ribassisti) sul dollaro statunitense, poiché l’economia e i tassi USA stanno “raggiungendo al ribasso” il resto del mondo. Una dinamica favorevole al debito in valuta locale dei mercati emergenti. L’esposizione ai metalli preziosi, invece, la sfruttiamo come copertura contro un disancoraggio delle aspettative d’inflazione e contro eventuali shock geopolitici” conclude il manager.

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