Tecnologia
Elon Musk minaccia di fare causa ad Apple
Il miliardario ha annunciato che xAI denuncerà Apple per la violazione delle normative antitrust dell’App Store: “Impossibile per qualsiasi azienda di IA, eccetto OpenAI, scalare la classifica delle app”
di Antonio Cardarelli 12 Agosto 2025 11:00
Scintille tra Elon Musk e Apple. Il fondatore di Tesla ha fatto sapere, tramite X, che la sua startup di intelligenza artificiale xAI farà causa ad Apple per presunte violazioni nelle normative antitrust nella gestione delle classifiche dell’App Store.
Secondo Musk, Apple starebbe favorendo OpenAI rispetto ad altri competitor. "Apple si comporta in modo tale da rendere impossibile a qualsiasi azienda di IA, eccetto OpenAI, di raggiungere il primo posto nell'App Store, il che rappresenta una palese violazione delle norme antitrust. xAI intraprenderà un'azione legale immediata", ha scritto Musk su X. Tuttavia, l’imprenditore non ha fornito prove concrete a sostegno della sua tesi.
Interpellate da Reuters, Apple, OpenAI e xAI non hanno risposto alle richieste di commento. Attualmente, ChatGPT si colloca al primo posto nella sezione "App gratuite più popolari" dell'App Store per iPhone negli Stati Uniti; Grok di xAI occupa la quinta posizione, mentre Gemini di Google si trova alla cinquantasettesima. Secondo i dati forniti da Sensor Tower, ChatGPT guida anche le classifiche del Google Play Store. Apple ha avviato una collaborazione con OpenAI finalizzata all'integrazione di ChatGPT su dispositivi quali iPhone, iPad e Mac.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMA
In un altro post, pubblicato lunedì, Musk aveva attaccato nuovamente Apple per il mancato inserimento nella sezione “Must Have” dell’App Store di X e Grok. “X è la app di notizie numero uno al mondo e Grok è la quinta tra tutte le app? State facendo politica?", ha scritto Musk. Le dichiarazioni di Musk arrivano mentre regolatori e concorrenti intensificano il controllo sull'influenza di Apple sull'App Store. Nel mese di aprile, un giudice statunitense ha stabilito che Apple ha violato un'ordinanza del tribunale volta a garantire una maggiore concorrenza nell'App Store e ha deferito la società ai procuratori federali per un'indagine relativa a un possibile oltraggio penale, nell'ambito di una causa intentata da Epic Games, creatore di Fortnite.
SCONTRO TRA ELON MUSK E APPLE
Secondo Musk, Apple starebbe favorendo OpenAI rispetto ad altri competitor. "Apple si comporta in modo tale da rendere impossibile a qualsiasi azienda di IA, eccetto OpenAI, di raggiungere il primo posto nell'App Store, il che rappresenta una palese violazione delle norme antitrust. xAI intraprenderà un'azione legale immediata", ha scritto Musk su X. Tuttavia, l’imprenditore non ha fornito prove concrete a sostegno della sua tesi.
CHATGPT AL PRIMO POSTO NELL’APP STORE
Interpellate da Reuters, Apple, OpenAI e xAI non hanno risposto alle richieste di commento. Attualmente, ChatGPT si colloca al primo posto nella sezione "App gratuite più popolari" dell'App Store per iPhone negli Stati Uniti; Grok di xAI occupa la quinta posizione, mentre Gemini di Google si trova alla cinquantasettesima. Secondo i dati forniti da Sensor Tower, ChatGPT guida anche le classifiche del Google Play Store. Apple ha avviato una collaborazione con OpenAI finalizzata all'integrazione di ChatGPT su dispositivi quali iPhone, iPad e Mac.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMAAPPLE NEL MIRINO ANTITRUST
In un altro post, pubblicato lunedì, Musk aveva attaccato nuovamente Apple per il mancato inserimento nella sezione “Must Have” dell’App Store di X e Grok. “X è la app di notizie numero uno al mondo e Grok è la quinta tra tutte le app? State facendo politica?", ha scritto Musk. Le dichiarazioni di Musk arrivano mentre regolatori e concorrenti intensificano il controllo sull'influenza di Apple sull'App Store. Nel mese di aprile, un giudice statunitense ha stabilito che Apple ha violato un'ordinanza del tribunale volta a garantire una maggiore concorrenza nell'App Store e ha deferito la società ai procuratori federali per un'indagine relativa a un possibile oltraggio penale, nell'ambito di una causa intentata da Epic Games, creatore di Fortnite.
