L'apertura dei mercati
Borse in rialzo spinte dalla proroga della tregua commerciale tra Usa e Cina
Donald Trump annuncia la sospensione dei dazi alla Cina per altri 90 giorni e fa sapere che l'oro importato negli Usa non subirà tassazioni ulteriori. L'economista Antoni a capo del Bureau of Labor Statistics, oggi il dato sull'inflazione
di Antonio Cardarelli 12 Agosto 2025 09:06

Le Borse europee accolgono con una serie di rialzi la tregua tariffaria tra Washington e Pechino. Milano, Parigi e Francoforte guadagnano lo 0,4% in avvio, mentre la Borsa di Tokyo ha chiuso in deciso rialzo a +2,14%.
Via libera da Donald Trump all’ordine esecutivo che prolunga di altri tre mesi la tregua tariffaria tra Usa e Cina, in scadenza oggi. Lo ha annunciato il presidente americano su Truth, affermando che “tutti gli altri elementi dell’accordo rimangono invariati”. L’obiettivo è guadagnare tempo per arrivare a un’intesa prima di Natale, periodo “caldo” per l’import-export. La proroga evita che i dazi americani sui prodotti cinesi salgano al 145%, mentre i dazi cinesi sui beni americani avrebbero dovuto raggiungere il 125%. Al momento quindi le tariffe statunitensi su Pechino restano del 30%, mentre quelle cinese sul Made in Usa al 10%. Lo stesso Trump, su Truth, ha fatto sapere che l'oro importato negli Usa non sarà oggetto di dazi.
Messo per il momento da parte il pericolo escalation nella guerra commerciale, gli investitori tornano a concentrarsi sulla pubblicazione del dato sull’inflazione Usa di luglio. Un dato strettamente legato al possibile taglio dei tassi di interesse della Fed a settembre, considerato probabile dall’86% degli operatori secondo le elaborazioni di Cme FedWatch.
Altro appuntamento da seguire è il vertice tra Trump e Putin in programma il 15 agosto in Alaska. Secondo le indiscrezioni, si parlerà anche di spartizione di territori per arrivare a una pace definitiva in Ucraina. All’incontro non sarà presente Zelensky, né alcun rappresentante dell’Unione europea, anche se Trump ha detto che subito dopo l’incontro li metterà al corrente dell’accaduto. “L’incontro successivo – ha detto Trump – sarà tra Putin e Zelensky o tra Zelensky, Putin e me”. Il presidente ucraino ha già fatto sapere di non essere intenzionato a cedere territori alla Russia.
Intanto Trump, dopo il licenziamento di Erika McEntarfer, ha annunciato la nomina dell’economista di orientamento conservatore E.J. Antoni a capo del Bureau of Labor Statistics. "La nostra economia è in forte espansione e E.J. Antoni garantirà che i dati pubblicati siano ONESTI e ACCURATI" (con i due aggettivi scritti in maiuscolo, ndr), ha aggiunto il presidente.
Sul mercato valutario, l'euro scambia a 1,1610 dollari (1,1601 la chiusura di ieri). Sul fronte dell'energia, sopra la parità il prezzo del petrolio con il future settembre sul Wti in progresso dello 0,28% a 64,14 dollari al barile e la consegna di ottobre sul Brent in rialzo dello 0,3% a 66,83 dollari. Sale dello 0,5% a 33,15 euro al megawattore il gas naturale ad Amsterdam. Poco mosso il future sull'oro, già ieri in discesa dopo il rally di venerdì. Trump ha precisato che non ci saranno dazi sul metallo giallo: il contratto di riferimento segna +0,09% a 3.341 dollari l'oncia.
DAZI, PROROGATA LA TREGUA TRA CINA E USA
Via libera da Donald Trump all’ordine esecutivo che prolunga di altri tre mesi la tregua tariffaria tra Usa e Cina, in scadenza oggi. Lo ha annunciato il presidente americano su Truth, affermando che “tutti gli altri elementi dell’accordo rimangono invariati”. L’obiettivo è guadagnare tempo per arrivare a un’intesa prima di Natale, periodo “caldo” per l’import-export. La proroga evita che i dazi americani sui prodotti cinesi salgano al 145%, mentre i dazi cinesi sui beni americani avrebbero dovuto raggiungere il 125%. Al momento quindi le tariffe statunitensi su Pechino restano del 30%, mentre quelle cinese sul Made in Usa al 10%. Lo stesso Trump, su Truth, ha fatto sapere che l'oro importato negli Usa non sarà oggetto di dazi.
ATTESA PER L’INFLAZIONE AMERICANA
Messo per il momento da parte il pericolo escalation nella guerra commerciale, gli investitori tornano a concentrarsi sulla pubblicazione del dato sull’inflazione Usa di luglio. Un dato strettamente legato al possibile taglio dei tassi di interesse della Fed a settembre, considerato probabile dall’86% degli operatori secondo le elaborazioni di Cme FedWatch.
ATTESA PER IL VERTICE DI FERRAGOSTO SULL’UCRAINA
Altro appuntamento da seguire è il vertice tra Trump e Putin in programma il 15 agosto in Alaska. Secondo le indiscrezioni, si parlerà anche di spartizione di territori per arrivare a una pace definitiva in Ucraina. All’incontro non sarà presente Zelensky, né alcun rappresentante dell’Unione europea, anche se Trump ha detto che subito dopo l’incontro li metterà al corrente dell’accaduto. “L’incontro successivo – ha detto Trump – sarà tra Putin e Zelensky o tra Zelensky, Putin e me”. Il presidente ucraino ha già fatto sapere di non essere intenzionato a cedere territori alla Russia.
TRUMP NOMINA ANTONI ALLE STATISTICHE DEL LAVORO
Intanto Trump, dopo il licenziamento di Erika McEntarfer, ha annunciato la nomina dell’economista di orientamento conservatore E.J. Antoni a capo del Bureau of Labor Statistics. "La nostra economia è in forte espansione e E.J. Antoni garantirà che i dati pubblicati siano ONESTI e ACCURATI" (con i due aggettivi scritti in maiuscolo, ndr), ha aggiunto il presidente.
VALUTE E PETROLIO
Sul mercato valutario, l'euro scambia a 1,1610 dollari (1,1601 la chiusura di ieri). Sul fronte dell'energia, sopra la parità il prezzo del petrolio con il future settembre sul Wti in progresso dello 0,28% a 64,14 dollari al barile e la consegna di ottobre sul Brent in rialzo dello 0,3% a 66,83 dollari. Sale dello 0,5% a 33,15 euro al megawattore il gas naturale ad Amsterdam. Poco mosso il future sull'oro, già ieri in discesa dopo il rally di venerdì. Trump ha precisato che non ci saranno dazi sul metallo giallo: il contratto di riferimento segna +0,09% a 3.341 dollari l'oncia.
Trending