Verso l'Ipo
SoftBank seleziona big a Wall Street per quotare l’app dei pagamenti PayPay
Sarebbe la prima quotazione in USA di un investimento di maggioranza del colosso nipponico dopo quella del produttore di chip Arm Holdings nel 2023 coronata da un forte successo
di Stefano Caratelli 11 Agosto 2025 10:17

La giapponese SoftBank starebbe selezionando le grandi banche d'investimento di Wall Street per assisterla nel lancio di una possibile IPO in USA di PayPay, la sua app di pagamento. L’anticipazione è stata lanciata da Reuters, poi ripresa dai principali media finanziari, secondo cui le banche che stanno guidando i preparativi per la quotazione sarebbero Goldman Sachs, JPMorgan, Mizuho Financial e Morgan Stanley. L'offerta di PayPay potrebbe raccogliere più di 2 miliardi di dollari dagli investitori e potrebbe partire già nell'ultimo trimestre di quest'anno.
Le grandi banche citate hanno preferito non commentare e fonti interpellate dalla stessa Reuters hanno sottolineato che le informazioni non sono di dominio pubblico, avvertendo che fattori come tempistica e importo che l'IPO potrebbe raccogliere sono soggetti alle condizioni di mercato. PayPay ha contribuito a incoraggiare i consumatori giapponesi ad abbandonare la tradizionale preferenza per il contante, offrendo sconti sui pagamenti effettuati tramite la sua app mobile, che oltre ai pagamenti offre anche servizi bancari e carte di credito.
ricorda che già due anni Reuters aveva riportato che SoftBank stava valutando la quotazione di PayPay a Wall Street, ribadendo poi all'inizio di quest'anno di voler quotare in borsa l'azienda. Se venisse realizzata, sarebbe la prima quotazione in USA di un investimento di maggioranza di SoftBank dopo la quotazione del produttore di chip Arm Holdings, che ha avuto un enorme successo, approdata sul listino nel 2023 con una valutazione di 54,5 miliardi di dollari, poi aumentata fino all'attuale capitalizzazione di oltre 145 miliardi.
Negli USA le IPO hanno ripreso slancio sostenute dai forti utili del settore tecnologico e dai segnali di progresso nei negoziati commerciali con la Cina che hanno contribuito a ripristinare la fiducia degli investitori. L'ondata di debutti sul mercato segna un'inversione di tendenza rispetto a inizio anno, quando proprio l'incertezza sui dazi di Trump aveva bloccato le nuove quotazioni. Attualmente, la proprietà di PayPay è suddivisa tra una serie di entità che fanno capo a SoftBank: l'operatore wireless SoftBank Corp, il braccio finanziario Vision Fund e l'azienda internet LY Corp, joint venture tra SoftBank e Naver Corp.
BOCCHE CUCITE DELLE GRANDI BANCHE
Le grandi banche citate hanno preferito non commentare e fonti interpellate dalla stessa Reuters hanno sottolineato che le informazioni non sono di dominio pubblico, avvertendo che fattori come tempistica e importo che l'IPO potrebbe raccogliere sono soggetti alle condizioni di mercato. PayPay ha contribuito a incoraggiare i consumatori giapponesi ad abbandonare la tradizionale preferenza per il contante, offrendo sconti sui pagamenti effettuati tramite la sua app mobile, che oltre ai pagamenti offre anche servizi bancari e carte di credito.
UNA MOSSA GIA’ VALUTATA DUE ANNI FA CNBC
ricorda che già due anni Reuters aveva riportato che SoftBank stava valutando la quotazione di PayPay a Wall Street, ribadendo poi all'inizio di quest'anno di voler quotare in borsa l'azienda. Se venisse realizzata, sarebbe la prima quotazione in USA di un investimento di maggioranza di SoftBank dopo la quotazione del produttore di chip Arm Holdings, che ha avuto un enorme successo, approdata sul listino nel 2023 con una valutazione di 54,5 miliardi di dollari, poi aumentata fino all'attuale capitalizzazione di oltre 145 miliardi.
LA RIPRESA DELLE IPO IN USA DOPO LO SHOCK DEI DAZI
Negli USA le IPO hanno ripreso slancio sostenute dai forti utili del settore tecnologico e dai segnali di progresso nei negoziati commerciali con la Cina che hanno contribuito a ripristinare la fiducia degli investitori. L'ondata di debutti sul mercato segna un'inversione di tendenza rispetto a inizio anno, quando proprio l'incertezza sui dazi di Trump aveva bloccato le nuove quotazioni. Attualmente, la proprietà di PayPay è suddivisa tra una serie di entità che fanno capo a SoftBank: l'operatore wireless SoftBank Corp, il braccio finanziario Vision Fund e l'azienda internet LY Corp, joint venture tra SoftBank e Naver Corp.
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