Mercato azionario
Webuild svetta a Piazza Affari dopo il via libera al progetto del Ponte sullo Stretto
L’approvazione dell’opera da 13,5 miliardi di euro rappresenta un catalizzatore per Webuild, a capo del consorzio Eurolink che costruirà l’infrastruttura di collegamento tra Sicilia e Calabria
di Antonio Cardarelli 7 Agosto 2025 11:33

Webuild svetta a Piazza Affari grazie all’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. Le azioni della società di costruzioni viaggiano con un rialzo di poco inferiore al 4% a 4,2 euro.
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha approvato il progetto per la costruzione del ponte. In precedenza era stato siglato l’atto aggiuntivo al contratto tra la società concessionaria Stretto Di Messina e il contraente Eurolink, consorzio guidato da Webuild. Si tratta di un contratto da 10,6 miliardi di euro, che sta spingendo al rialzo il titolo a Piazza Affari, già sostenuto da conti semestrali oltre le attese.
Il progetto del Ponte sullo Stretto prevede la costruzione di un ponte di lunghezza complessiva di 3,666 metri con una campata centrale sospesa di 3,300 metri, che lo renderanno il più lungo del mondo per questa particolare tipologia di ponti. Le opere complementari al ponte includono oltre 40 chilometri di strade e ferrovie, tre stazioni ferroviarie a Messina, un centro direzionale in Calabria e varie opere di compensazione territoriale. Il completamento dell’opera è previsto nel 2032-33 e i cantieri, secondo quanto annunciato dal ministro Salvini, dovrebbero partire tra settembre e ottobre.
Gli analisti di Intermonte ricordano che la spesa per lo Stato, pari a 13,5 miliardi, dovrà essere approvata dalla Corte dei Conti entro 60 giorni e successivamente “il contratto verrà inserito nel backlog Webuild (circa 20% del backlog attuale). Il progetto ha un profilo di margini e cash flow/working capital attraente con la prima tranche di anticipi (stimati a 600 milioni) incassata nell’anno in corso”. Nel report i broker ricordano che il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha dichiarato che spetterà al Ministro della Difesa ed al Ministro del Tesoro decidere se il costo dell’opera sarà parte dell’impegno assunto a livello Nato “lo scorso giugno di aumentare lo spending difesa al 5% del GDP di cui 1,5% in infrastrutture e progetti dual use”.
Secondo Equita l’approvazione del progetto “rappresenta un catalyst importante per Webuild (stimiamo preliminarmente un valore dell’opera pari a circa 350/500 milioni per Webuild 9%/12% dell’attuale market cap) con il supporto politico del governo che è oggi molto elevato”. Ad oggi, ricordano gli esperti, l’opera non è inclusa nel backlog e nei target della società. “Continuiamo a ritenere - proseguono - che il Ponte sullo Stretto di Messina sia il perno dell’importante piano di investimenti previsto dal governo italiano nello sviluppo della mobilità in Meridione tra cui le due direttrici ferroviarie Palermo-Catania-Messina e Salerno-Reggio Calabria".
WEBUILD GUIDA IL CONSORZIO DEL PONTE SULLO STRETTO
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha approvato il progetto per la costruzione del ponte. In precedenza era stato siglato l’atto aggiuntivo al contratto tra la società concessionaria Stretto Di Messina e il contraente Eurolink, consorzio guidato da Webuild. Si tratta di un contratto da 10,6 miliardi di euro, che sta spingendo al rialzo il titolo a Piazza Affari, già sostenuto da conti semestrali oltre le attese.
I NUMERI DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA
Il progetto del Ponte sullo Stretto prevede la costruzione di un ponte di lunghezza complessiva di 3,666 metri con una campata centrale sospesa di 3,300 metri, che lo renderanno il più lungo del mondo per questa particolare tipologia di ponti. Le opere complementari al ponte includono oltre 40 chilometri di strade e ferrovie, tre stazioni ferroviarie a Messina, un centro direzionale in Calabria e varie opere di compensazione territoriale. Il completamento dell’opera è previsto nel 2032-33 e i cantieri, secondo quanto annunciato dal ministro Salvini, dovrebbero partire tra settembre e ottobre.
INTERMONTE: SPESE PER 13,5 MILIARDI DI EURO
Gli analisti di Intermonte ricordano che la spesa per lo Stato, pari a 13,5 miliardi, dovrà essere approvata dalla Corte dei Conti entro 60 giorni e successivamente “il contratto verrà inserito nel backlog Webuild (circa 20% del backlog attuale). Il progetto ha un profilo di margini e cash flow/working capital attraente con la prima tranche di anticipi (stimati a 600 milioni) incassata nell’anno in corso”. Nel report i broker ricordano che il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha dichiarato che spetterà al Ministro della Difesa ed al Ministro del Tesoro decidere se il costo dell’opera sarà parte dell’impegno assunto a livello Nato “lo scorso giugno di aumentare lo spending difesa al 5% del GDP di cui 1,5% in infrastrutture e progetti dual use”.
EQUITA: IL PONTE È UN CATALIZZATORE PER WEBUILD
Secondo Equita l’approvazione del progetto “rappresenta un catalyst importante per Webuild (stimiamo preliminarmente un valore dell’opera pari a circa 350/500 milioni per Webuild 9%/12% dell’attuale market cap) con il supporto politico del governo che è oggi molto elevato”. Ad oggi, ricordano gli esperti, l’opera non è inclusa nel backlog e nei target della società. “Continuiamo a ritenere - proseguono - che il Ponte sullo Stretto di Messina sia il perno dell’importante piano di investimenti previsto dal governo italiano nello sviluppo della mobilità in Meridione tra cui le due direttrici ferroviarie Palermo-Catania-Messina e Salerno-Reggio Calabria".
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