In trasferta
Il meeting Bce di ottobre si terrà a Firenze
La riunione del Consiglio direttivo “abbandona” Francoforte per arrivare nel capoluogo toscano il 29 e 30 ottobre
di Antonio Cardarelli 7 Agosto 2025 10:59

Il meeting della Bce del 29 e 30 ottobre si terrà a Firenze. Ad annunciarlo è stata la Banca d’Italia tramite il proprio sito.
La riunione di politica monetaria del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, che quindi prenderà anche decisioni sui tassi di interesse, non si terrà come al solito a Francoforte, ma verrà ospitato a Firenze. Dopo la riunione si terrà la conferenza stampa nella quale la presidente della Bce, Christine Lagarde, risponderà alle domande dei giornalisti.
In attesa del meeting della Bce a Firenze, nella giornata di oggi è stato diffuso il bollettino economico nel quale è stata ribadita la volontà di stabilizzare l’inflazione al 2% a medio termine. “Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, seguirà un approccio guidato dai dati, secondo il quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione", si legge nel bollettino economico. Dunque “le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria".
Il Consiglio direttivo "non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi. In ogni caso, il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti gli strumenti di cui dispone nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sull’obiettivo di medio termine e per preservare l’ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria", si legge ancora nel bollettino Bce.
Dopo alcuni, seppur temporanei, effetti positivi di un aumento della produzione derivante dall’anticipazione delle esportazioni nel primo trimestre, nei prossimi mesi i dazi più elevati potrebbero esercitare forti effetti negativi sul comparto manifatturiero rispetto ad altri settori dell’economia". E' quanto si legge nel bollettino economico pubblicato oggi dalla Bce. "Inoltre, i recenti sviluppi in Medio Oriente hanno accresciuto l’incertezza geopolitica, gravando sul settore manifatturiero".
RIUNIONE BCE A FIRENZE A OTTOBRE
La riunione di politica monetaria del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, che quindi prenderà anche decisioni sui tassi di interesse, non si terrà come al solito a Francoforte, ma verrà ospitato a Firenze. Dopo la riunione si terrà la conferenza stampa nella quale la presidente della Bce, Christine Lagarde, risponderà alle domande dei giornalisti.
IL BOLLETTINO BCE: APPROCCIO BASATO SUI DATI
In attesa del meeting della Bce a Firenze, nella giornata di oggi è stato diffuso il bollettino economico nel quale è stata ribadita la volontà di stabilizzare l’inflazione al 2% a medio termine. “Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, seguirà un approccio guidato dai dati, secondo il quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione", si legge nel bollettino economico. Dunque “le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria".
“PRONTI AD ADEGUARE GLI STRUMENTI”
Il Consiglio direttivo "non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi. In ogni caso, il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti gli strumenti di cui dispone nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sull’obiettivo di medio termine e per preservare l’ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria", si legge ancora nel bollettino Bce.
EFFETTI DAZI SULL'ECONOMIA
Dopo alcuni, seppur temporanei, effetti positivi di un aumento della produzione derivante dall’anticipazione delle esportazioni nel primo trimestre, nei prossimi mesi i dazi più elevati potrebbero esercitare forti effetti negativi sul comparto manifatturiero rispetto ad altri settori dell’economia". E' quanto si legge nel bollettino economico pubblicato oggi dalla Bce. "Inoltre, i recenti sviluppi in Medio Oriente hanno accresciuto l’incertezza geopolitica, gravando sul settore manifatturiero".
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