Trasporti
I robotaxi Baidu in Europa dal 2026
I mezzi senza conducente saranno disponibili in Germania e nel Regno Unito tramite la piattaforma di carpooling Lyft
di Antonio Cardarelli 4 Agosto 2025 16:24

Baidu ha annunciato il lancio in Europa, a partire dal 2026, dei suoi robotaxi. L’idea è quella di sfruttare la piattaforma americana di carpooling Lyft per mettere a disposizione, almeno all’inizio, i robotaxi in Germania e nel Regno Unito. Ovviamente l’accordo diventerà operativo dopo aver ottenuto il via libera delle autorità regolatorie locali, hanno fatto sapere Baidu e Lyft in una nota congiunta.
La flotta di veicoli autonomi in questione è quella di "Apollo Go", il servizio di robotaxi sviluppato da una società tecnologica cinese. Baidu e Lyft hanno comunicato che nei prossimi anni la flotta sarà ampliata a migliaia di veicoli in Europa, senza tuttavia specificare i tempi necessari per l’ottenimento delle autorizzazioni né i Paesi che potrebbero essere coinvolti nel progetto. Questa rappresenta la seconda espansione internazionale per Baidu nelle ultime settimane. A luglio, la società aveva stipulato un accordo analogo con Uber per la distribuzione dei robotaxi in Asia e Medio Oriente.
I taxi senza conducente di Baidu operano già in aree selezionate, sia negli Stati Uniti, sia in Cina. A Wuhan, per esempio, è attiva una flotta di oltre 500 veicoli, prenotabili tramite app all’interno di zone designate. Anche nel quartiere finanziario di Pudong, a Shanghai, sono state rilasciate licenze per i robotaxi. Oltre a Baidu, aziende cinesi come WeRide stanno espandendo le loro attività all’estero, con progetti nei Paesi del Golfo e una recente iniziativa pilota in Svizzera.
I ROBOTAXI DI BAIDU IN EUROPA
La flotta di veicoli autonomi in questione è quella di "Apollo Go", il servizio di robotaxi sviluppato da una società tecnologica cinese. Baidu e Lyft hanno comunicato che nei prossimi anni la flotta sarà ampliata a migliaia di veicoli in Europa, senza tuttavia specificare i tempi necessari per l’ottenimento delle autorizzazioni né i Paesi che potrebbero essere coinvolti nel progetto. Questa rappresenta la seconda espansione internazionale per Baidu nelle ultime settimane. A luglio, la società aveva stipulato un accordo analogo con Uber per la distribuzione dei robotaxi in Asia e Medio Oriente.
LE ESPERIENZE SIMILI
I taxi senza conducente di Baidu operano già in aree selezionate, sia negli Stati Uniti, sia in Cina. A Wuhan, per esempio, è attiva una flotta di oltre 500 veicoli, prenotabili tramite app all’interno di zone designate. Anche nel quartiere finanziario di Pudong, a Shanghai, sono state rilasciate licenze per i robotaxi. Oltre a Baidu, aziende cinesi come WeRide stanno espandendo le loro attività all’estero, con progetti nei Paesi del Golfo e una recente iniziativa pilota in Svizzera.
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