Mercato azionario

Azioni con valutazioni estreme: Man Group vede opportunità per gli investitori value

Sebbene l'entusiasmo suscitato dall'intelligenza artificiale abbia spinto certe valutazioni a livelli elevati, la storia insegna che i titoli negoziati a quei multipli raramente generano i rendimenti necessari a giustificare il loro prezzo

di Leo Campagna 31 Luglio 2025 14:45

financialounge -  Ben Zhao dan taylor MAN Group treasury valutazioni estreme
Il ritorno di valutazioni estreme sui mercati azionari alimentato dalla rivoluzione dell'AI, ha spinto oltre il 20% dell'indice MSCI World ad avere un rapporto EV/Sales superiore a 10. Quando un rapporto tra valore aziendale (EV) e vendite è superiore a 10 o 20 volte, il mercato è disposto a pagare prezzi straordinariamente elevati rispetto ai ricavi delle società.

VALUTAZIONI ESTREME: LA PRECEDENTE ANALISI DEL 2020


“Si tratta di un fenomeno piuttosto sorprendente nell'attuale contesto di inflazione persistente e tassi di interesse normalizzati, ovvero con i rendimenti del Treasury statunitense a 10 anni intorno al 4,5%” fanno Dan Taylor, CIO di Man Numeric, e Ben Zhao, Portfolio Manager presso Man Numeric (parte di Man Group). In una loro precedente analisi alla fine del 2020, hanno analizzato questo fenomeno quando le azioni FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix, Google) hanno registrato un'impennata. La conclusione fu che questo tipo di titoli avrebbe probabilmente sottoperformato e così è stato dal 2020 al 2022, con un loro ritardo significativo delle performance.

VALUTAZIONI ESTREME: COSA RIVELANO I DATI STORICI


Sulla base dei dati storici, i due manager hanno evidenziato come queste società ipervalutate tendono a deludere in termini di rendimenti sul capitale proprio (ROE) o di crescita sostenuta necessari per giustificare tali valutazioni. In termini di performance di borsa, i titoli con EV/Sales superiore a 10 volte, hanno accusato una sottoperformance mediana del 65% su cinque anni nell'indice Russell 1000 e del 33% nell'indice MSCI World. Per i titoli con EV/Sales superiore a 20 volte, la sottoperformance mediana è stata del 73% nell'indice Russell 1000 e del 50% nell'indice MSCI World.

A COSA SOMIGLIA L’ATTUALE SITUAZIONE DI MERCATO


L’attuale situazione di mercato ha molte similitudini con la bolla di Internet della metà/fine degli anni '90, quando, in un ambiente caratterizzato da tassi di interesse piuttosto normali, l’avvento di una tecnologia rivoluzionaria calamitava ingenti somme di capitale. “Se il momento ChatGPT alla fine del 2022 fosse equivalente al momento Netscape del 1995 potremmo trovarci all'equivalente del 1998 e il beta azionario sarebbe molto interessante nei prossimi due anni. Tutto l’opposto dello scenario che ci aspetterebbe se fossimo più vicini alla situazione del 2000” puntualizzano Taylor e Zhao.

LA CRITICITÀ DEL BOOM DEGLI INVESTIMENTI PASSIVI


I due manager di Man Group segnalano poi un'altra criticità legata al boom degli investimenti passivi. “La loro crescita sempre maggiore può contribuire ad aggravare la mancanza di disciplina in termini di valutazione dei titoli azionari. I flussi passivi gonfiano le società con maggiore capitalizzazione di borsa senza tener conto della valutazione, rendendo più facile il persistere e la crescita delle bolle speculative” spiegano.

UNA CERTA DISPERSIONE DELLE VALUTAZIONI


La buona notizia è che emerge una certa dispersione delle valutazioni, ovvero la differenza tra i titoli più economici e quelli più costosi. Si tratta di un fattore non particolarmente utile a breve termine, ma che segnala migliori opportunità per gli investitori value. “E’ stato così all’inizio degli anni 2000 dopo lo scoppio della bolla Internet, nel 2009 dopo la crisi finanziaria globale e persino nel 2021-2022 dopo il rally post-COVID. Storicamente, una maggiore dispersione ha segnalato maggiori opportunità per i titoli sottovalutati, mentre spread più ridotti suggeriscono minori inefficienze da sfruttare” argomentano Taylor e Zhao.

I FONDAMENTALI CONTINUANO A ESSERE CRUCIALI


Il Giappone presenta una dispersione più ridotta del solito, mentre altre regioni evidenziano situazioni leggermente più ampie della media. In pratica, a fronte di alcune parti del mercato che appaiano eccessivamente costose, esistono ancora opportunità per gli investitori Value, in particolare al di fuori del Giappone. “Per tutte queste ragioni consigliamo un atteggiamento cauto negli investimenti in Borsa ricordando che i fondamentali continuano ad essere cruciali” concludono i due manager di Man Group.

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