Settore vini e liquori
Arnault (Lvmh) spinge sull'Ue affinché ottenga dagli Usa dazi a zero su champagne e liquori
Il fondatore del colosso del lusso, che detiene i marchi Moët & Chandon, Veuve Clicquot e Hennessy Cognac, vorrebbe un accordo migliore con gli Usa per difendere i viticoltori della regione
di Annalisa Lospinuso 31 Luglio 2025 11:10

l miliardario francese Bernard Arnault fa sentire la sua voce sui dazi su vini e liquori. L’accordo raggiunto tra Donald Trump e Ursula von der Leyen in Scozia è solo il canovaccio, ora bisognerà definire i dettagli. C’è chi punta ad ottenere tariffe a zero per la propria categoria merceologica. Come Arnault, il cui gruppo Lvmh possiede marchi di champagne come Moët & Chandon e Veuve Clicquot, nonché Hennessy Cognac. Il manager avrebbe chiesto all’Unione Europea di lavorare per raggiungere un accordo migliore con gli Stati Uniti sui dazi doganali per difendere i viticoltori della regione, come scrive Bloomberg.
L’Ue spingerebbe per un accordo tariffario speciale sui superalcolici e sul vino, promosso da Arnault, secondo Bloomberg. Il fondatore del colosso del lusso francese vorrebbe un accordo che riporti i settori dei liquori e del vino al modo in cui operavano prima degli annunci tariffari di Trump nel Giorno della Liberazione, hanno affermato le fonti di Bloomberg.
La speranza di Arnault - e dell’Ue – è di ritornare a uno scenario di dazi zero per gli alcolici e a un’aliquota migliore per il vino, pari a circa il 6-7%.
La divisione Vini e liquori del gruppo Lvmh ha registrato ricavi per 2,58 miliardi (in calo rispettivamente del 7 e dell’8%) e un utile operativo di 524 milioni (-33%). L’andamento negativo è legato alle tensioni sul fronte commerciale sui mercati chiave di Usa e Cina, come sottolinea la nota.
ARNAULT SPINGE PER DAZI MIGLIORI SU VINI E LIQUORI
L’Ue spingerebbe per un accordo tariffario speciale sui superalcolici e sul vino, promosso da Arnault, secondo Bloomberg. Il fondatore del colosso del lusso francese vorrebbe un accordo che riporti i settori dei liquori e del vino al modo in cui operavano prima degli annunci tariffari di Trump nel Giorno della Liberazione, hanno affermato le fonti di Bloomberg.
DAZI AL 6-7% SUI VINI
La speranza di Arnault - e dell’Ue – è di ritornare a uno scenario di dazi zero per gli alcolici e a un’aliquota migliore per il vino, pari a circa il 6-7%.
IN RALLENTAMENTO IL SETTORE VINI E LIQUORI
La divisione Vini e liquori del gruppo Lvmh ha registrato ricavi per 2,58 miliardi (in calo rispettivamente del 7 e dell’8%) e un utile operativo di 524 milioni (-33%). L’andamento negativo è legato alle tensioni sul fronte commerciale sui mercati chiave di Usa e Cina, come sottolinea la nota.
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