Commercio
Bruxelles difende accordo sui dazi con Trump: meglio di una guerra commerciale
Il commissario al commercio Maros Sefcovic: “L’intesa raggiunta è al 100% meglio di una guerra commerciale, il mondo non è più quello che c’era prima del 2 aprile”. Delusione a Parigi e Budapest
di Fabrizio Arnhold 28 Luglio 2025 16:23

L’accordo sui dazi al 15% tra Europa e Usa è sempre meglio di una guerra commerciale. Per la Commissione europea, questa intesa fornisce stabilità e prevedibilità alle relazioni commerciali ed economiche in una fase di acuta difficoltà sul piano geopolitico con la guerra in Ucraina ancora lontano da una soluzione e la concorrenza cinese, che non è più soltanto economico-tecnologica.
Prevale una sorta di senso di rassegnazione, non certo di vittoria per l’accordo. Ma l’accordo raggiunto con gli Stati Uniti in Scozia non mette in discussione l’autonomia dell’Unione nella definizione delle regole del mercato interno, a cominciare dalla tassazione per finire con le normative sui gruppi digitali.
Il commissario al commercio Maros Sefcovic ha spiegato come il mondo sia cambiato, dopo le tariffe introdotte dal presidente Usa Donald Trump. “Alcuni credono ancora si possa tornare alla situazione precedente il 2 aprile, credo che guardando agli accordi stipulati tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali nelle ultime settimane o al numero di lettere che stabiliscono le nuove tariffe doganali da qui al primo agosto, sia abbastanza ovvio che il mondo che c’era prima del 2 aprile sia svanito, dobbiamo semplicemente adattarci, dobbiamo affrontare le sfide che derivano da questo nuovo approccio. L’intesa raggiunta è al 100% meglio di una guerra commerciale”, ha detto Sefcovic.
Sulla stessa lunghezza d’onda il governo tedesco e quello italiano. Umori opposti a Parigi, con il primo ministro Bayrou che parla di “giorno buio” e di “sottomissione” agli Usa. Il premier ungherese Orban ha detto che Trump “ha mangiato Ursula von der Leyen a colazione”.
ACCORDO SUI DAZI DA DIFENDERE
Prevale una sorta di senso di rassegnazione, non certo di vittoria per l’accordo. Ma l’accordo raggiunto con gli Stati Uniti in Scozia non mette in discussione l’autonomia dell’Unione nella definizione delle regole del mercato interno, a cominciare dalla tassazione per finire con le normative sui gruppi digitali.
ADATTARSI AL NUOVO MONDO
Il commissario al commercio Maros Sefcovic ha spiegato come il mondo sia cambiato, dopo le tariffe introdotte dal presidente Usa Donald Trump. “Alcuni credono ancora si possa tornare alla situazione precedente il 2 aprile, credo che guardando agli accordi stipulati tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali nelle ultime settimane o al numero di lettere che stabiliscono le nuove tariffe doganali da qui al primo agosto, sia abbastanza ovvio che il mondo che c’era prima del 2 aprile sia svanito, dobbiamo semplicemente adattarci, dobbiamo affrontare le sfide che derivano da questo nuovo approccio. L’intesa raggiunta è al 100% meglio di una guerra commerciale”, ha detto Sefcovic.
DELUSIONE A PARIGI E BUDAPEST
Sulla stessa lunghezza d’onda il governo tedesco e quello italiano. Umori opposti a Parigi, con il primo ministro Bayrou che parla di “giorno buio” e di “sottomissione” agli Usa. Il premier ungherese Orban ha detto che Trump “ha mangiato Ursula von der Leyen a colazione”.
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